Her || Jungkook X Reader

Ferite non guarite

  POV YOU

Mi ritrovai sola nel mio ufficio, intenta a risolvere gli ultimi rapporti arrivati la mattina. Sbuffai guardando che l'orologio segnava già le 3 del pomeriggio ed io ancora non avevo finito. Forse dovrei fare come gli altri e lasciare il lavoro da parte questa settimana. D'altro canto non riesco nemmeno a concentrarmi granchè visto che continuo a pensare a Yoongi e Kookie... 

Solo questa ci mancava, essere confusa tra due ragazzi che comunque spariranno dalla mia vita tra qualche giorno.

- T/N, sono Tae, posso entrare?- la sua voce fu accompagnata da due bussi alla porta.
- Sì, entra pure.-
Taehyung? Ma che cosa ci fa qui?

Taehyung entrò nel mio ufficio col suo solito fascino e sorriso disarmante e senza tanti convenevoli si buttò nella sedia di fronte a me.
- Come stai oggi mia dolce T/N?- chiese poggiando i gomiti sulla scrivania e rivolgendomi uno sguardo furbetto. Hmm.. decisamente strano atteggiamento, poi capii il perchè.
- Allora Tae, dimmi, di che cos'hai bisogno?- domandai con un sorriso a 32 denti.
- Ma come hai fatto a sapere che volessi qualcosa?- interrogò attonito.
- Beh la tua faccia è esattamente la stessa che hanno i miei clienti quando stanno per chiedermi qualche favore quindi sputa il rospo.-
- Diamine se sei intelligente! Beh, veramente volevo chiederti se ti va di venire alla festa avec moi.- con naturalezza rivolse entrambi i pollici verso se stesso regalandomi un sorriso burlesco.
Sghignazzai alla vista dei suoi gesti, ora faceva pure il francesino.
- Perchè io?-
- Non dirmi che sei già impegnata!-
- Non ho detto questo, ho solo chiesto perchè io?-
- Veramente mi piacerebbe andare con una ragazza alla festa e siccome Namjoon voleva chiedere a Melania se lo può accompagn...-
- Fermo fermo fermo. Hahahaha, Namjoon vuole chiedere a Melania di accompagnarlo alla festa?- mi sbellicai dalle risate per qualche minuto e sentii Tae aggiungere:
- Verrà dopo a chiederti indicazioni sul come procedere.-
- Ahahah, l'unica cosa che chiederò in cambio del mio aiuto è un video di Meli di come reagisce quando riceve l'invito. Ma in ogni caso, perchè ci tieni ad andare con una ragazza?-
- Mah...non so T/N... era solo un'idea, è che con te sembra tutto più facile.-

Improvvisamente vidi un'ondata di tristezza prendere il sopravvento sul suo viso che scacciò subito sostituendola col suo solito sorriso.
- Ok, spiegami che cosa vuol dire questo esattamente?-
Non mi rispose nè mi guardò negli occhi, sembrava quasi stesse decidendo in quel momento se svelarmi un grande segreto oppure no. Improvvisamente si alzò dalla sedia e chiuse la porta per poi ritornare al suo posto e guardarmi serio negli occhi. Uno sguardo così intenso che istintivamente deglutii come per prendere coraggio.

- Credo di essere innamorato di te.-
Aspetta...
COSA? Ma come? No, questo non può assolutamente essere. Rimasi a guardarlo rincitrullita per un paio di minuti senza avere la minima ideea di come reagire.
- Aspetta, Tae... come? Ma tu non puoi dire queste cose! Ci conosciamo da appena due giorni! E poi "credo" é diverso da "so".-
- E cosa c'entra questo? Tu sei... diversa. Punto. Tu puoi...-
- Cosa?- chiedo sempre più confusa.
- Tu puoi aiutarmi, ma per fare questo devi stare con me.-

COSAAAAA? Ma di che cosa sta parlando? Lo osservai attentamente per capire cosa gli fosse preso. Sembrava agitato, un po' nervoso, molto diverso dal Taehyung pervertito ed allegro a cui ero abituata.
- Tae... Non capisco...-
- DEVI ESSERE MIA, LO CAPISCI?- gridò queste ultime parole e per un momento ebbi paura di una possibile reazione violenta.
Ok, calma T/N, probabilmente qui non c'entro io, chiaramente ha qualche problema che lui pensa io possa risolvere.
- Umm... Tae, ti prego di non gridare ma di parlarmi! Non capisco con che cosa ti potrei mai aiutare e soprattutto non capisco perchè sei così nervoso.-

Sentendo quelle parole il suo viso si rilassò visibilmente e chiuse gli occhi inspirando profondamente.
- Scusami tanto, non volevo gridare... Senti T/N.. la verità... Niente... lascia stare.-
Fece per alzarsi ed andarsene ma inchiodai il suo polso alla scrivania alzandomi a mia volta ed impedendogli di andarsene.