Cᴀʟᴍ ᴅᴏᴡɴ; ʏᴏᴏɴᴋᴏᴏᴋ [√]

25th

Tra i due ormai c'era un silenzio assordante, difficile da interrompere, facile da rimanere a sentire.

Yoongi rimase senza parole quando il minore si allontanò da lui, posizionandosi nella medesima precedente posizione.

Jungkook, nel suo, non sapeva precisamente perché lo avesse fatto.
Era solito accontentare tutte le richieste che il suo subconscio gli suggeriva, non tirandosi mai indietro.
E così aveva fatto.

Sentendosi però strano, non capiva.

«Hai un'altra coperta? Qui dentro fa davvero freddo» chiese il minore, stanco di quell'atmosfera.

«È nell'armadio, in camera» mormorò il maggiore con un po' di esitazione, finalmente guardandolo.

Ma poi ci pensò, non era la prima volta che si erano baciati. Perché adesso qualcosa avrebbe dovuto cambiare?

Ma il maggiore si arrese, rilasciando un sospiro. Quella non era l'ora di pensare, voleva soltanto rimettersi nel suo letto e soffrire nell'agonia della sua febbre, in pace.

Era la seconda volta, a distanza di poco tempo, che si ammalava. Forse era l'occasione giusta per lasciarci le penne, doveva solo ammalarsi ed ammalarsi ancora. Forse.

Il minore tornò avvolto anch'egli da una coperta, trovando il maggiore con gli occhi chiusi e la fronte sudata, i capelli un po' umidi.

«Torna a letto, idiota» prese posto Jungkook.

«Sei tu che mi hai costretto a venire fin qui, adesso dimmi il cazzo che vuoi e vattene» accanto al maggiore.

«Ti ho detto, torna a letto» togliendo la coperta che aveva sulle proprie spalle e mettendola su quelle di Yoongi.

Ma Yoongi si era addormentato con il capo poggiato sulla spalla di Jungkook.

E Jungkook non poté fare, ancora una volta, a meno di sorridere.