84th

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Yoongi si trovava a qualche metro di distanza da Jungkook, mentre entrambi percorrevano le vie di quella che non era la loro città.

Ogni tanto gli capitava di alzare lo sguardo sulla figura dell'altro, distogliendo la sua mente dai vari pensieri che lo stavano divorando, per poi ritornare con la testa china ad osservare l'asfalto.

Nessuno dei due osava proferire parola, nessuno dei due si permetteva di interrompere quel silenzio frastornante fra di loro da quando avevano lasciato l'appartamento del maggiore.

Non sapevano cosa dirsi, o meglio, Jungkook non lo sapeva, Yoongi, al contrario, avrebbe voluto dirgli tante cose, ma taceva, preferendo evitare quell'inevitabile litigio.

Aveva, però, accettato di spostarsi con lui appena fuori città, per cambiare aria da quel posto, da tutti quei problemi che ogni giorno continuavano ad accumularsi ed aggravarsi.

Perse quasi l'equilibrio quando non vide un dislivello, aggrappandosi al nulla.

«Tutto okay?» si sentì chiedere dal minore, che vide girato nella sua direzione, fermo, ansioso di una risposta.

Yoongi annuì, mordendosi internamente la guancia e raggiungendo Jungkook per posizionarsi al suo fianco.

«Siamo quasi arrivati» mormorò proprio quest'ultimo, tornando a guardare davanti a sé.

«Pensavo stessimo camminando senza una meta» al contrario, Yoongi continuava ad osservarlo.

Jungkook aveva un aspetto un po' malandato, ma era sempre lo stesso.
Con l'aria gelida che arrivava loro addosso, poteva notare come il suo viso si facesse sempre più rosso, infreddolito, ma come, per testardaggine, non volesse accettate la sciarpa che Yoongi continuava a porgergli.

«No, certo che no. Altrimenti non avrei così insistito per venire qui» sospirò il minore, finché il suo sguardo non si illuminò alla vista di uno dei suoi posti preferiti.

Yoongi rimase sorpreso, non aspettandosi di ritrovarsi in un posto del genere, soprattutto considerato il freddo che continuava a non voler andare via.

Jungkook accennò un sorriso, mentre si voltava ancora una volta verso il maggiore e gli porgeva la mano, che venne afferrata con un po' di titubanza.

E così anche Jungkook si sentì, titubante sul da farsi.

«Perché siamo qui?» provò a domandare il maggiore, ma non ricevette risposta e semplicemente lo seguì, scendendo le scale in legno, facendo attenzione a non scivolare a causa del fatto che fossero bagnate.

«Cazzo» però borbottò, aggrappandosi alla spalla di Jungkook, il quale si trovava in basso rispetto a lui, quando rischiò letteralmente di cadere.

Jungkook fece una risatina, poco prima di scendere l'ultimo scalino ed aiutare anche l'altro.

«Sta' attento a dove metti i piedi» mormorò il minore, facendo incrociare le loro dita, «o se vuoi, posso portarti io.»

«A meno che non siano sabbie mobili, penso di farcela» rispose Yoongi, con tono infastidito e con un lieve accenno di rabbia, che aveva trattenuto in quel percorso silenzioso.

Il minore abbassò il capo, non provando a dire più nulla, consapevole che se non avessero innanzitutto parlato, la situazione sarebbe andata avanti in quel modo per tanto altro tempo.

Lo trascinò poi fino ad una panca poco distante, invitandolo a sedersi.

Yoongi si osservò attorno, non potendo fare a meno di pensare che trovarsi in spiaggia, al tramonto, era una delle cose assolutamente da rifare nella vita. Se poi considerava con chi si trovava, tralasciando le questioni in sospeso, non poteva chiedere di meglio.

Cᴀʟᴍ ᴅᴏᴡɴ; ʏᴏᴏɴᴋᴏᴏᴋ [√]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora