Capitolo 13

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Mi sveglio prima che suoni la sveglia e questo è molto strano. Mi vesto e poi  vado al bar a prendere un cappuccino.
Vedo Hope in lontananza che parla con delle ragazze del suo corso mentre consultano dei libri. Mi aveva detto di avere la verifica di latino.
Dopo aver bevuto il cappuccino decido di chiamare Zac, giusto per sentirlo. Non riesco a stargli troppo lontano.
Mi risponde la segreteria quindi mi arrendo all'idea di vederlo nel pomeriggio quando mi darà altre ripetizioni di chimica.
Entro in classe e vedo James che si è seduto vicino un altro ragazzo.
La cosa mi sconvolge abbastanza dato che siamo vicini di banco di chimica da almeno 2anni ma cerco di stare composto e mi siedo nel primo banco che mi capita.
La lezione inizia e solo quando il ragazzo accanto a me mi chiede una gomma, noto che era lo stesso di ieri sera, Drake.
Anche lui mi riconosce infatti appena finita la lezione, al contrario di James che va dritto per la sua strada, esce con me dall'aula.
«Quindi frequentiamo lo stesso corso» mi sorride lui.
«Sembra proprio di si»
«Sono abbastanza fortunato dato che non conosco praticamente nessuno» ridacchia.
«Farai presto amicizia, ne sono sicura» è molto gentile.
«Hai degli impegni oggi pomeriggio? Non so potremmo» dice lui ma non lo ascolta fino in fondo.
Vedo Zac in lontananza.
Sta venendo verso di me e non ha l'aria molto allegra.
« Sono impegnata oggi pomeriggio mi spiace..ci possiamo vedere più avanti se vuoi. Ma ora devo andare» dico alquanto imbarazzata.
Ho paura che l'espressione di Zac sia per colpa mia e di questo ragazzo, quindi voglio raggiungerlo adesso. «Non c'è problema...Allora ci vediamo»
Vado verso Zac che continua a camminare per la sua direzione e io con lui.
« Hey cosa succede» chiedo quando lo raggiungo.
«Mi è andato male un affare che avevo in sospeso con una persona, ma non è un tuo problema tranquilla» sentenzia baciandomi la testa.
«Ah e sarei felice se tu non dessi troppa confidenza ad altri ragazzi» aggiunge.
Ah quindi sono io che do confidenze ad altri ragazzi. Lui e Beth scusa?
«Non esagerare» lo rimprovero subito.
«Non esagero infatti»
«Non lo conosco nemmeno» sbotto.
«Meglio così»
«anche tu hai le tue amiche, Beth?» forse non dovevo ma le parole mi escono fuori da sole.
«Beth è un altra storia» mi corregge.
«come lo era James ma ormai non è più un problema» ridacchia.
Io non gli ho raccontato nulla, come lo sa?
«Come fai a saperlo?» chiedo abbasando gli occhi. Mi manca terribilmente.
«Le voci girano Ashley. Ma non rimanerci male, è andata meglio così» dice baciandomi la testa.
«Non so neanche perché ce l'ha con me»
«É tutta invidia» sentenzia lui. «Invidia di cosa?» rido. James non è una persona invidiosa.
«Di noi»
«Si è rimesso con la sua ex, quindi poco cambia» odio Miriam, L'ha fatto soffrire molto.
«Ma non farmi ridere, tra te e Miriam c'è una bella differenza»
Non dico altro e lo bacio.
È una persona strana, incorreggibile, che non sa sempre come trattare al meglio una ragazza.
Spesso litighiamo, sta troppo tempo con altre ragazze e questo mi fa morire. Ma penso di iniziare a provare qualcosa di forte per lui.
Decidiamo di andare in un'aula per studiare chimica e ci restiamo molto più del dovuto. Da un'obbligo è diventato un piacere stare con lui, posso dire grazie a James e alla sua parlantina e al prof se ora stiamo insieme. Perché noi stiamo insieme vero?
Dopo un paio d'ore mi saluta invitandomi ad un'altra festa per sabato sera e dicendomi che stasera aveva un impegno con dei suoi amici.
Non avendo nulla da fare, mi dirigo verso la palestra, a volte ci vado alla sera per pensare.
Accendo la luce e vedo James in un angolo.

Niente è come sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora