Capitolo 38

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Si gira e appena mi mette a fuoco, spalanca gli occhi.
La mia mano è ancora sulla sua spalla.
Non dice nulla.
<<Perché mi stai evitando?>> Chiedo cercando una qualche risposta dentro ai suoi occhi ma abbassa lo sguardo. <<Ti sei pentito di quello che mi hai detto al picnic? Parla ti prego>> lo imploro.
Prende il mio viso fra le mani e mi guarda.
<<Non mi pentirei mai di quello che ho detto. Provo davvero qualcosa di forte per te. Solo che...>> Fa la cadere le sue mani e si tocca i capelli.
<<Cosa sta succedendo?>> Sono preoccupata adesso.
Sospira e si guarda in giro.
<<So che ti devo dire la verità, ma ti prego, dammi fino a domani mattina. Passiamo la serata insieme, ti dirò tutto promesso>> mi prende le mani e mi guarda negli occhi.
Solo al pensiero che c'è una verità sotto e che forse era tutto finto mi fa cadere nell'angoscia più totale.
Cosa è successo? Quale verità?
<<Non posso aspettare fino a domani. Sei sparito per giorni. Hai già tardato abbastanza.>> Sbotto.
Mi sembra assurdo. Altre bugie?
<<Fidati di me, passiamo un po' di tempo insieme, poi te lo dico.>> Mi stringe le mani ma io divincolo la presa.
<<Cosa credi che sia una bambola? Come pensi che passerei questa serata?La passerei a pensare a cosa mi dovrai dire.>> Faccio qualche passo indietro e metto le braccia a conserte.
Si avvicina. <<Sapevo che sarebbe finita così. Ti prego>> mi supplica.
Il solo pensiero che mi abbia mentito mi dà ai nervi.
Non di nuovo, basta bugie.
Ora sono io a non dire più niente. <<Andiamo a prendere una pizza. Fidati di me>> mi prende per mano e inizia a camminare.
Mi blocco di colpo e si gira a guardarmi. <<Se domani mattina non me lo dirai, non farti più vivo>> ordino.
Annuisce. <<Va bene, promesso>> Andiamo a prendere un'altra pizza, quella che avevo già ordinato deve essere già arrivata in camera mia.
Saliamo in camera mia,chiudo la porta e accendo la luce.
Mangiamo in silenzio.
Prova a fare qualche domanda o battuta ma io non rido.
Mangio metà pizza e butto il resto.
Mi risiedo sul letto e inizio a guardarlo.
<<Ashley non fare così ti prego>> dice dando un'altro morso alla sua pizza. <<Parla o puoi anche andartene>> sbotto.
Appoggia il suo cartone sulla scrivania e si risiede accanto a me.
Fa un lungo sospiro.
<<L'altro giorno al picnic non ti ho chiesto di essere la mia ragazza per un motivo: non mi conosci fino in fondo>> abbassa lo sguardo.
<<Cosa vuoi dire?>>
<<Le lettere,i fiori, il picnic. Non erano mie idee>> mormora piano.
Non dico niente ma faccio segno di continuare.
<<Quando quel tizio ti ha aggredito, non sono stato io a salvarti>> Temo di sentire la risposta. <<È stato James.>>

Cosa?
<<Cosa? Com'è possibile, mi stai prendendo in giro?>> Quasi urlo.
Scuote la testa. <<È la verità. Per questo prima di farti una proposta del genere volevo che conoscessi anche il vero me>> spiega.
Ditemi che non è serio, mi sembra di sognare.
<<Vuoi dire che dato che tu non hai un briciolo di personalità, ti facevi dettare tutte le idee da un'altra persona?!>> Mi alzo in piedi.
<<Non sapevo da cosa iniziare, ti avevo visto più di una volta ma non sapevo che scusa usare per parlarti.. Così poi Miriam mi ha dato l'idea del nuovo arrivato>>prova a spiegare ma lo fermo all'istante.
<<Miriam? Cosa c'entra Miriam? >> Strillo.
Questa conversazione è insostenibile. <<Mi ha dato una mano>> Miriam mi odia, non mi farebbe mai del bene.
<<Calmati per favore>> si avvicina ma lo allontano.
<<Non voglio sentire un altra parola. Tu sai quanto odio le bugie, sapevi cosa era successo con Zac e invece hai fatto lo stesso>> sbotto.
<<Lasciami finire>> mi prega. <<Hai già detto abbastanza>> lo fermo. <<Sapevo sarebbe finita così>>
<<E allora perché mi hai mentito?>> urlo di nuovo.
Inizia a camminare avanti indietro. <<Per avere una possibilità in più>> borbotta.
<<In questo modo te le sei bruciate tutte le possibilità>> dico piano.
Non dico altro e lui poco dopo esce dalla mia stanza.
Non mi scende nemmeno una lacrima, sono solo arrabbiata con lui.
Ha preferito farsi dettare a bacchetta le cose da un altro.
E con James? Non so se sono arrabbiata, forse penso di non esserlo.
Ma non mi torna il fatto che non mi parlava più e in realtà era sempre presente.
Quando mi sono svegliata dallo svenimento che avevo avuto, ho pensato che Drake fosse il mio eroe, il mio nuovo inizio.
Invece davo troppe attenzioni all'eroe sbagliato.

🍍🍍

Mi sveglio di soprassalto al suono della sveglia.
Prendo il telefono e vedo cinque chiamate e dieci messaggi di Drake.
Non li ho sentiti perché avevo il telefono in silenzioso.
Di certo, non lo richiamo.
È lunedì no? Un'altra entusiasmante settimana inizia.
Entusiasmante, si fa per dire.
Mi alzo e faccio tutto come di routine.
Ovviamente finisco per correre per arrivare in tempo, anche questo è di routine.
Entro in classe e vedo Drake seduto al suo banco.
Quando mi vede mi guarda, in attesa di qualche mio cenno, gesto.
Mi avvio e vado oltre il suo banco.
Mi siedo nella fila dietro.
James è seduto al suo solito posto, dove accanto mi sono seduta anche io per quasi quattro anni.
Inizia la lezione e cerco di concentrarmi il più possibile.
Appena la lezione finisce schizzo fuori prima che Drake posso dirmi qualcosa.
Mi dirigo alla lezione di storia e inglese, poi sono soddisfatta di aver assistito a così tante lezioni.
Stranamente, ho dato il massimo.
Decido di fare una passeggiata, nei sentieri, vicino ai campi da tennis e gli alberi più verdi.
Non è difficile notarlo.
James è sotto il suo albero come al solito.
Ha un libro in mano.
'Ci sono un oceano di motivi per essere felici'.
È la frase che mi ha colpito di più nelle sue lettere.
Perché si, ora so che erano sue.
Mi avvicino titubante.
Quando gli sono davanti butto la borsa per terra e lui si accorge di me. <<Ciao>> Mi siedo davanti a lui. <<Drake mi ha detto tutto>> dico giocherellando con l'erba.
<<Ah, sei arrabbiata?>> Chiude tutti i libri davanti a sé.
<<Con lui tanto, ma con te no>> sospiro. <<Bene>> non dice altro. <<Voglio solo sapere perché l'hai fatto>> dico guardandolo.
Fa un grosso respiro, poi inizia a spiegare.
<<Voglio iniziare col dirti che odio Zac, tutto è partito da lì. Sapevo che ti avrebbe fatto del male. Vedervi qui a baciarvi...Non ci ho visto più. Per questo per un po' non  ti ho parlato...>> Fa una piccola pausa, poi continua.
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Come promesso, ecco il capitolo un po' più lungo del solito.
Ho un po' di cose da dirvi, però cercherò di non in chiacchiere.
1-Grazie per tutto il vostro sostegno! In pochissimo tempo stiamo diventando tantissimi e devo ringraziarvi per ogni singola stellina che mi lasciate e commento dove esponete le vostre ipotesi e impressioni. Grazie!
2-In questo capitolo abbiamo fatto chiarezza su qualche punto, Drake ha mentito ad Ashley. C'è ancora qualche possibilità per la #Drashley? E con James? Come andrà a finire?
3-Se vi dicessi che presto inizia a postare anche un'altra storia in contemporanea a questa? Gli dareste un'occhiata?
//🍍.

Niente è come sembraWhere stories live. Discover now