FESTA IN SPIAGGIA

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Un suono assordante mi fa aprire gli occhi, guardo il cellulare, chi diavolo è a quest'ora? -Mmh!-
-Signorina, sveglia che tra pochi minuti ti vengo a prendere.- piagnucolo.
-Ma Joy, è ancora presto!- si mette a ridere.
-Sono le nove, matta!-
-Le nove?...- mi alzo immediatamente dal letto, ignoro completamente il piccolo giramento di testa. -me lo potevi dire prima? Accidenti Joy!- si mette nuovamente a ridere. Attacco. Corro in bagno e ad un certo punto mi trovo con il mio povero sedere dolorante per terra. -AU CHE DOLORE!- sbuffo. Mi rialzo. Entro in bagno e trovo i miei nella doccia. -Uh, scusate io - cacchio che imbarazzo! Chiudo immediatamente la porta. Scendo giù e per dimenticare quello che ho appena visto, mi scolo la caffettiera. -Tesoro...- mi volto e vedo mia madre in accappatoio. -ahm, ecco io - sorrido.
-Mamma tranquilla, capita - non sono molto convinta di quello che sto per dire. -vi amate e -
-Sophie... - mi interrompe subito. -ti stavo per chiedere se mi potresti versare un po' di caffè - seconda figura di merda, in una mattina.
-Ahm... - arrossisco. -certo - prendo la caffettiera e mi accorgo che il caffè è finito. -bisogna rifarlo, non puoi farlo tu? Sai, Joy mi ha chiamata qualche minuto fa e -
-Tranquilla tesoro.- scappo in bagno, mi preparo e infine esco di casa ad aspettare Joy.
Pochi minuti dopo, eccolo lì, in macchina con il finestrino abbassato e il suo braccio sulla portiera. Si ferma davanti a me. Sorride, accidenti che bello che è!
-Vuoi un passaggio, pupetta?- lo guardo perplessa.
-Pupetta? Oh andiamo Joy, devi aggiornare il vocabolario!- si mette a ridere.
-Meglio puffetta?-
-Già, grande puffo ritardatario!- esclamo guardandolo male.
-Veramente sei tu la ritardataria!-
-Non è vero. Tra un po' si fermava qualcuno per chiedermi quanto volevo.-
-Eh?-
-Nulla, andiamo. Sto morendo di fame!- entro in macchina e ci rechiamo al bar e dopo un abbondante colazione, iniziamo a lavorare. -Sophiee.- una bambina con i capelli castani e lunghi, gli occhi verdi mi viene incontro e mi abbraccia.
-Buongiorno Bettina.-
-Guarda, ti ho preso un regalo.- sorrido.
-Un regalo?-
-Sì. È la sorpresa del ovetto kinder.- mi metto a ridere. È un pupazzetto molto carino. -Grazie tesoro.- La giornata passa in fretta.

***

Sono al telefono con le mie amiche. Denise si è già presa una cotta e Jene non ha conosciuto ancora nessuno. -E così carino, ragazze.- continua Deni.
-Lo stai dicendo da un'ora!- esclama Jene. Io mi metto a ridere.
-Lo so, ma è così carino!- Jene sbuffa. -Ragazze, voglio ritornare a casa.-
-Perché?-
-Non mi sto divertendo. I nonni mi hanno dato il coprifuoco, dicono che sono ancora piccola.- io e Deni scoppiamo a ridere.
-No va be! Dai, inventa che vai a dormire presto e poi verso mezza notte scappi fuori dal balcone.-
-Deni, i miei nonni vivono al quarto piano!-
-Ah! Allora inventati che devi andare a buttare la spazzatura e che ritorni tardi.- esclama convinta Deni.
-Deni, hai dei piani infallibili!- esclamo divertita.
-Vero?- si mette a ridere. -dai almeno ho fantasia.-
-Certo.- esclama Jene prendendola in giro. Sorrido.
-Dato che fai tanto la simpatica, signorina Nana malefica, dicci un po' come sta andando il lavoro con il bel signor fusto Joy.- esclama Deni.
-Ah già vero, come va il lavoro con Joy?-
-Bene. Lui è bravo con i bambini e... -
-Ed è anche bello, chissà quante bimbe sbavano dietro a lui.-
-Chissà quanto sei scema, Deni.- esclamo ridendo e poi si aggiungono anche loro.
Dopo un po' attacchiamo e chiamo Jack.

***

Come tutte le mattine, Joy mi chiama per farmi alzare dal letto, ormai è diventato la mia sveglia umana. Esco di casa e lui è già davanti casa mia. Entro in macchina e come tutte le mattine, prima di andare a lavorare andiamo a far colazione.
-Stasera c'è una festa in spiaggia, vieni?- mi chiede Joy.
-Ma domani -
-Domani non si lavora, Sophie.- esclama sorridendo. Ormai mi conosce molto bene. -Uh.-
-Allora, vieni o no? È estate anche per noi!- esclama.
-Perché no! Okay.-

***
Le mie amiche mi hanno aiutata a decidere cosa mettermi per la festa, ovviamente via skype. Ho deciso di mettermi un abito semplice, lungo con dei motivi a fiori e lo sfondo bianco, ha le bretelle sottili e una cinturino sotto il seno. I capelli li ho legati con una traccia allentata di lato. Mi sono truccata con mascara e il rossetto rosa. Ai piedi ho scelto dei semplici infradito bianche. Mi reco in sala dove c'è la mia mamma. -Come sto?- le chiedo.
-Sei bellissima, bambina mia.- sorrido. Le do un bacio e infine esco di casa. Joy c'è già. È sempre più bello.
-Come sei bella.- mi manca un battito. Non puoi farti mancare un battito! Ti ricordo che sei fidanzata. Ssh!
Sorrido. -Andiamo?- gli chiedo.
-Okay.- Ci rechiamo alla festa in spiaggia. C'è un falò è piena di gente giovane, c'è musica e si sente odore di alcool. -Beh, non bevi?- mi chiede.
-Coca cola, solo coca cola!- mi guarda male.
-Sei la solita perfettina.-
-Cosa? No, non è vero! E che non mi voglio ubriacare. Tutto qui.- si mette a ridere.
-Non ti sei mai ubriacata, eh?-
-No, e che - divento rossa. -okay, e che quando bevo, ecco io -
-Okay, ho capito, ti prendo qualcosa io, di bello forte.- non riesco a controbattere perché si allontana velocemente. Dopo qualche minuto, ritorna con due bicchieri. Ha un sorrisetto che non dice nulla di buono.
-Tieni.- mi porge il bicchiere.
-Cos'è?- gli chiedo.
-Tu assaggia.-
-Non è che mi hai drogato il -
-Assaggia.- esclama sorridendo come un ebete. Alzo gli occhi al cielo e bevo un sorso. Sa di pesca. Wow, estathe alcolico? Ne bevo un altro sorso e ancora giù fino a finirlo. Mi ritrovo davanti alle casse ballare come una matta e a ridere con Joy.

Accidenti! Mi Sono Innamorata Del Fratello Del Mio Fidanzato! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora