Capitolo V

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Il primo giorno di dicembre è una domenica fredda e grigia che sembra minacciare neve, ma fino a quel momento niente di concreto. Il cielo scuro è uno dei motivi per cui Louis si sveglia così tardi, l'altro motivo sono i molteplici round di sesso acrobatico della sera prima, e il fatto che sia, appunto, domenica. Si stiracchia come un gatto, assonnato e felice, e dietro di lui Harry tira su col naso e lo attira a sé, punzecchiandolo sul culo con la sua erezione mattutina. Sono entrambi nudi sotto le coperte calde.

"Buongiorno anche a te," mormora Louis, la voce impastata dal sonno. L'unica risposta di Harry è un leggero sbuffo.

Louis sogghigna tra sé, decidendo di essere un po' dispettoso, e si agita in modo seducente, premendo con più decisione il culo contro l'erezione di Harry. Quest'ultimo emette un gemito gutturale e si struscia pigramente contro di lui un paio di volte, prima di immobilizzarsi di nuovo. Il suo uccello è ficcato tra le natiche di Louis, e stavolta è il suo turno di gemere, sentendo la propria erezione crescere in mezzo alle gambe.

"Harry," bisbiglia, spingendosi contro di lui, "Harry, svegliati."

"Mmmnh," brontola Harry, strusciandosi nuovamente e stringendo la presa su Louis.

Louis ridacchia, allungando una mano sotto le coperte per pizzicare il culetto di Harry. Quest'ultimo si sveglia di soprassalto, aggrappandosi a Louis con più forza e sfregandosi contro di lui.

"Mmm," Harry geme di nuovo, un timbro completamente differente dall'ultimo suono che ha emesso. "Giorno, Lou." Lascia scivolare una mano dalla pancia di Louis verso il basso, afferrando senza stringere la sua semi erezione. "Hai dormito bene?"

"Sì," soffia Louis, sentendo i muscoli delle cosce irrigidirsi quando Harry gli sfiora ripetutamente la punta con il pollice fino a farlo indurire del tutto.

"Ti fa male?" chiede Harry in un sussurro, e Louis sente la sua erezione calda schiacciata contro di lui, sente le gocce di liquido preseminale sulle fossette in fondo alla schiena.

"Ovvio," risponde Louis, e sarebbe dovuta essere una battuta – sprezzante, addirittura, ma viene fuori più come un gemito, il che fa scoppiare a ridere Harry contro la sua spalla, compiaciuto. L'altra mano del riccio scende a stringergli i testicoli, massaggiandoli con il palmo caldo. Louis geme, inarcando la schiena e strusciandosi contro di lui, sogghignando quando Harry inspira bruscamente.

Harry comincia a ruotare i fianchi, muovendosi e spingendo esattamente come farebbe se fosse dentro Louis, e certo che Louis è dolorante, ma non crede che ci sarà mai una volta in cui dirà di no al cazzo di Harry nel culo.

"Che meraviglia," mormora Harry. Afferra l'erezione di Louis con più decisione e comincia a muovere la mano per tutta la sua lunghezza, ruotandola sulla punta proprio come piace a lui. Proprio quando Louis sta per crollare e chiedere a Harry di fotterlo, quest'ultimo morde la pelle morbida e sottile del suo collo e comincia a succhiare, forte.

Louis sobbalza nella presa di Harry, ma è immobilizzato dalle mani del ragazzo tra le sue gambe, dall'erezione a spingere tra le sue natiche e dalla bocca di Harry sulla sua gola, e si rende conto di non potersi affatto muovere – è più eccitante di quanto dovrebbe essere, sinceramente, cazzo...

"Harry," piagnucola Louis, sentendo il sangue risalire sotto la sua pelle. Harry gli starà lasciando un gran bel succhiotto.

Quando comincia a pungere e a far quasi male, Harry si tira indietro, scoppiando a ridere. "Porca troia, scusa amore."

"Mmmh?" chiede Louis, distratto dalla mano abile di Harry intenta a stuzzicarlo appena sotto i testicoli.

"Mi sono lasciato prendere la mano," dice Harry, poi lecca il marchio che pare gli abbia lasciato.

You are the Blood [Larry Stylinson • Italian Translation]Where stories live. Discover now