I Choose You... //Reader × Bnha//

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T/n's pov

-Shawn?- incredula di vederlo rimasi paralizzata sul posto.
-Ehi ci sono anch'io- urlò una chioma più tendente all'arancione pallido mentre saltava per farsi notare.
-Non ci posso credere...Aiden tu sei vivo..io pensavo che tu....cioè...- ero sempre più perplessa.
-Quante storie,adesso che importa,siamo venuti a vederti e tu ci accogli in questa maniera?- Aiden allargò le braccia e io mi avvicinai stringendolo in un forte abbraccio.
Shawn ci guardò con un sorriso stampato in faccia.
staccatomi da Aiden abbracciai anche Shawn.
-Che ci fate qui?-
-Se ci fai accomodare ti raccontiamo-
Presi frettolosamente le chiavi ed aprì la porta invitandoli ad entrare.
-dov'è Shinsou?- chiese Aiden squadrando ogni centimetro della casa.
-Mi ha detto che ha un impegno e che tornerà più tardi-
-Volete qualcosa da mangiare,bere?- loro scossero la testa.
-Non staremo qui per molto,abbiamo affittato una casa un po' più distante da questa- spiegò Shawn.
-E dovremmo finire di traslocarci- concluse Aiden.
-Ok,allora spiegatemi-
Ci sedettimo sul divano.
-Dopo quell'incidente io pensando di essere rimasto solo,sono andato all'estero per ricominciare tutto da capo.
Ho comprato un appartamento ho continuato i studi e non ho mai smesso di giocare a calcio,senza trascurare il pattinaggio.
Un giorno qualcuno suonò al mio appartamento e trovai una lettera,non c'era scritto il mittente,appena la aprì lessi che inverità coloro che hai uccido a tenera età non erano i tuoi veri genitori.
Ho iniziato a investigare e dopo due anni di ricerca ho trovato finalmente l'indirizzo in cui i tuoi veri genitori abitano.
Sono tornato in Giappone per andare da loro,ma per strada ho incontrato lui-
Indicò Aiden che ghignò.
-Quindi quelli che consideravo i miei genitori...non lo erano?-
Sentì una fitta al cuore.
-Vuoi incontrarli?- mi chiese in tono dolce e pacato Shawn.
-...Non lo so.....-
Mi sentì tremendamente triste...e abbandonata.
Dai miei genitori adottivi,dai miei veri genitori,dalla mia famiglia.....
Su,su vendicati,so che premi dalla voglia di vederli e ucciderli.
Stetti in silenzio.
Ti hanno abbandonata,ti hanno resa quella che sei adesso,non ti hanno mai provato a contattare,non hanno mai pensato di cercarti..loro ti odiavano...
Sentì le palpebre pesanti la testa che mi girava.
Io ti posso aiutare,basta che tu rimanga così..non sono io il tuo reale nemico...i tuoi veri genitori sono coloro che devi odiare
Chiusi gli occhi e mi lasciai controllare.

Shawn's pov

Non volevo dirglielo in questa maniera,ma non aveva trovato altre parole.
La vidi chiudere gli occhi per un attimo dopo un paio di minuti li aprì.
I suoi occhi c/o si erano tramutati in rosso sangue,e sul suo viso era comparso un ghigno.
Si stava facendo possedere completamente ed io avevo contribuito spingedola oltre il limite,dovevo aspettarmelo ma avevo continuato.
-DAMMI QUEL BIGLIETTO- gridò con voce alterata la c/c.
Guardai Aiden che annuì, una bufera di neve entrò nella stanza,congelando mobili e bloccando i piedi di T/n.
Lei con il suo quirk lo scongelò,ma gridò dal dolore,per il troppo sforzo.
-Shawn...perfavore tu non puoi capire quanto faccia male- io strinsi i denti.
-IO TI POSSO CAPIRE ECCOME....QUANDO QUELLA VALANGA HA COLPITO L'AUTO FACENDOLA CAPOVOLGERE HO VISTO I LORO SGUARDI RICOLMI DI PAURA E DI DOLORE....Aiden mi ha protetto con il suo corpo provocandomi solo delle ferite superficiali.....HO TENUTO LA SUA SCIARPA PENSANDO CHE SE LO AVESSI TENUTO NON LO AVREI MAI SCORDATO...CHE NON LO AVREI MAI FATTO USCIRE DALLA MIA VITA,MA MARK E GLI ALTRI MI HANNO APERTO GLI OCCHI,FACENDOMI TORNARE QUELLO CHE ERO UN TEMPO.
UN BAMBINO SPENSIERATO.
SO COSA TI TORMENTA,SO CHE COS'È QUELLA DIAMINE DI VOCE CHE TI STA DISTRUGGENDO INTERNAMENTE.
PERCHÉ ANCH'IO L'HO CONTINUATA A SENTIRE! TU NON DEVI LOTTARE DA SOLA.... PERCHÉ NON SEI SOLA!-
Una lacrima solcò il suo viso,cadde a terra svenendo.
Aiden scongelò l'appartamento facendo entrare una folata di vento calda,sciogliendo e asciugando la stanza.
Portammo all'ospedale T/n.

Il suo viso era contornato da lacrime,le su labbra erano curve in una smorfia di dolore.
Percepivo qualcosa che continuava a tormentarla a pesare in tutto il suo corpo,una sensazione al dir poco terribile.
Era difficile,e io lo sapevo bene.