La notte giusta

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"Sto sentenziando su Instagram già da ora. Dopo c’ho da fa. Se arrivo in ritardo qualcuno tira sedie"

Ti avevo promesso che sarei venuto.
Tu hai dubitato.
Non ci hai creduto.
Avevi detto un semplice 'va bene' senza lasciar trasparire alcuna emozione positiva.
Solo negatività.
Solo delusione.
Come biasimarti?
Forse me lo merito, anzi togliamolo 'sto 'forse'.
Perché, sai, c'ho pensato.
C'ho ripensato.
C'ho scritto su.
Poi ho capito tante cose tra cui anche questa: c'hai ragione tu, ancora una volta.
C'hai ragione tu, come sempre.
Tu sei nel giusto.
Io nel torto.
E con questo mio riflettere, siamo andati avanti.
In seguito a questo mio riflettere, siamo arrivati qui.

Siamo arrivati a me che faccio passi avanti cercando di non farne altrettanti indietro.
A te che non hai la piena fiducia in me, ma ci provi.
Provi a credermi.
Provi a credermi quando ti dico che sono per strada.
Provi a credermi quando ti dico che sono arrivato.
Mi credi pienamente quando mi trovi davanti a te.
Mi credi quando ti stringo forte tra le mie braccia e ti bacio la testa come sempre.
Mi credi quando a entrambi questo gesto non basta.
Ci credi quando ti bacio.
E ci credi che ho deciso di cambiare le cose quando lo faccio in presenza dei tuoi amici che, ormai, sono diventati un po' anche i miei.

'Bellissima'

'No, Emma, questa foto di Paola è proprio bella. Tiè'

Francesca ti dà il cellulare.
Guardi la foto.
Io guardo te.
Poi sposti lo sguardo su di me per invitarmi a guardare.
E sì, è proprio bella.

'Poi mandate tutti 'sti shooting che state a fa' eh'

Ridi.
Ridi forte.
Ridi come quando mi dai del cretino.
Ridi e so che lo stai pensando.
Ridi e stai bene.
Ridi e sto bene anche io.
Ci sediamo sul divano del tuo camerino.
Gli amici accanto a noi.
Tu sulle mie gambe, appoggiata al mio petto.
Io dietro di te.
E respiro.
Respiro il tuo profumo.
Respiro la tua ansia.
Respiro le tue paure che diventano le mie.
Respiro la tua calma quando continuo a lasciarti ripetuti baci tra i tuoi capelli biondi.

Poi devi andare.
Io devo andare.
Tu mi guardi, sei ansiosa.
Resta calma.

'Oi'

'Mh?'

'Andrà bene'

Non dici nulla.
Annuisci accompagnata da un sorriso che dice 'lo spero'
Ti bacio.
Non un bacio a stampo.
Non uno di quei soliti da 'ci vediamo dopo' perché tu sai che ci vedremo dopo.
Uno di quei baci che lasciano infondere tranquillità, calma.
Uno di quelli che serve ad alleviare la tensione.
E un po' ci riesco.
Ti accompagno vicino all'entrata per poi entrare attraversando la folla per arrivare al palco.
Ti osservo un po' da qui.
Ti guardo mentre ti prendi tutto ciò che la gente ti dà.
Il loro amore.
Le loro lacrime.
La loro felicità.
Le loro urla.
Le loro emozioni che manifestano.
Tutto.
Ti lascio la scena com'è giusto che sia, io andrò alla mia postazione dopo.
Non mi piace attirare l'attenzione.
Non mi piace stare sotto i riflettori, non sotto i tuoi.
Perché sono tuoi, non miei, non di altri.
Tuoi.

Canti.
Io sono qui, sugli spalti.
Tu lo sai.
Lo sai e mi cerchi.
E quando mi trovi mi guardi tra la gente.
Poi guardi quella folla di persone che canta con te facendoti sciogliere il cuore, me lo dici sempre.
Ti guardo dare ciò che hai da dare, dire ciò che hai da dire, fare ciò che ami fare.
Mi rendo sempre più conto di quando la gente ti ami, di come ti metta sempre in primo piano, di come, con poco, tu catturi la loro attenzione, di quanto di apprezzano.

Poi è la volta di schiena.
La canto con te anche se senza salire sul palco, senza invadere il tuo posto, la tua casa che condividi con loro.
Ricordo ancora la storia di quella canzone ormai diventata solo nostra.
La ricordi?
In questo momento, mentre ti lasci amare e ami, mentre la canti, la ricordi?

La ricordi?In questo momento, mentre ti lasci amare e ami, mentre la canti, la ricordi?

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Lanci un'occhiata verso di me, veloce, impercettibile, poi torni a guardare gli altri.
Sorridi.
Ti scoppia il cuore.
Ti batte così tanto nel petto che lo avverto io da qui. Continua così per tutto il concerto.
Poi arriviamo verso la fine e, come sono salito qui, scendo.
Di soppiatto, senza farmi vedere da qualcuno.
In punta di piedi vado dietro le quinte e ti aspetto.
Aspetto che tu canti 'coraggio'
Aspetto che tu possa crollare
Aspetto che tu possa scendere per prenderti e tenerti.
E così faccio appena sei giù, appena tutto finisce e tu piangi perché colma di emozioni.
Quelle dei tuoi fan, le tue, dei tuoi amici.
Tutte di tutti.
Piangi, ti sfoghi, ti liberi mentre stringi la mia maglia, mentre stringi me col timore che io possa andare via, ancora.

'Andiamo a casa'

Ti sussurro all'orecchio.
Perché questa è la notte giusta.
Per fare promesse.
Per mantenerle.
Per avere fiducia.
Per credere.
È la notte giusta per godere dell'equilibrio trovato che ha smesso di essere solo un'utopia.
È la notte giusta per stare stretti e ridere, insieme.

Scegli Me|| Mattia&EmmaWhere stories live. Discover now