Scegli Me|| Mattia&Emma

Effetto domino

'Sono appena sceso dall'aereo'
'Vuoi un applauso?'
'Dai Emma'
'Dai cosa?'
'Non fa così'
'Vaffanculo Mattia'
Finisce così la nostra chat: con me che ti mando a fanculo, tu che mi chiami ed io che non ti rispondo.
Non voglio risponderti.
Non oggi.
Non dopo ieri.
Non dopo quelle che stavano vestite come escort pronte a troieggiare e che ti circondavano.
Devi lasciarmi in pace.
Non mi devi pensare.
Non mi devi calcolare.
Mi chiami.
Non rispondo.
Devi smettere di cercarmi.
Spengo il telefono.
Sono stanca di sentire la suoneria.
Sono stanca di vedere
la scritta 'amore' sul mio telefono che si accende.
Sono stanca di sentire le tue scuse patetiche a quelle storie di ieri.
Eppure sono curiosa di sapere cosa ti ha spinto a tornare oggi, prima del previsto.
Anzi no, non voglio saperlo, tienitelo per te.
Dopo neanche mezz'ora sei alla mia porta a suonare con insistenza.
"Che ci fai qui"
"Ciao amò, so' contento anch'io d'esse tornato e di vederti"
Ironizzi.
Usi quel tuo tono da stronzo che ormai ti appartiene e a cui sono abituata.
Quello che usi per infastidirmi senza riuscirci più.
"Mattia che ci fai qui"
Mi avvio dov'ero prima che tu suonassi, seduta sul mio divano.
Ti lascio lì, sull'uscio della porta.
Ormai è inutile anche scomodarsi per farti uscire, non usciresti né con le buone né con le cattive.
"Che voglio? È più di una settimana che non ci vediamo e mi chiedi cosa voglio?"
Sento la tua rabbia riecheggiare nell'aria.
Vorrei dirti che puoi andartene davvero a fanculo.
Dirti che qui non otterrai niente, non da me.
Eppure trattengo queste parole che potrebbero irritarti di più, non che mi importi...
"Te lo chiedo perché non lo so"
Mi tiri su dal divano.
Con forza, senza grazia alcuna.
Mi fai quasi male e tu lo capisci.
Lo capisci quando ti guardo male.
Quando sposti lo sguardo sul mio braccio e vedi la tua mano diventare rossa.
Stringi troppo.
Poi molli la presa.
Respiri per trattenere la rabbia.
Sei incazzato nero per il mio tono, per il mio fare strafottente.
Vedi come non ti vanno bene le cose quando ti fanno come fai tu?
Mi guardi.
Non rispondi.
Io aspetto una tua risposta che non arriva.
Non reggi il confronto.
Mi baci col tuo solito fare da stronzo.
Non ricambio.
"Baciami"
"Non te lo meriti"
"Emma nun me fa sbroccà"
Ci riprovi.
Questa volta ti va peggio.
Questa volta ti do a guancia.
E tu mi guardi male, vorresti uccidermi.
Mi stai odiando.
Ti stai odiando.
Ti stai odiando per quanto ti sono mancata.
Per quanto mi ami.
Ma non basta un bacio a farmi cedere.
Non questa volta.
"Emma finiscila de fà la ragazzina e baciami"
"Ah io sono la ragazzina? Ma vaffanculo Briga"
"Ma che te prende?"
"Che mi prende? Ma ti rendi conto di quello che fai?"
"E che ho fatto?"
Sai bene quello che hai fatto Bellegrandi.
Anche meno 'ste risposte del cazzo.
"Non sono stata io quella circondata da ragazze con mini vestiti ieri"
"No, infatti. Eri circondata da gente e uomini che te guardavano mentre stavi co solo quello straccio che te copriva quasi sia il seno e lasciava il resto in bella vista"
"Era un semplice top che non mostrava nulla"
"E la pancia di fuori?"
"Era pancia Briga, non si vedeva nulla. Sai quante persone la lasciano di fuori? Si chiama moda"
"Moda un cazzo, me ne sbatto. Le altre so' ragazzine Emma, te c'hai trentaquattro anni"
"E quindi?Jennifer Lopez li indossa e c'ha quasi 49 anni. M'hanno pure detto che stavo bene vestita così"
"Chi? Oh Emma non scherzà"
Ti rode Briga?
E non è ancora nulla.
"Persone. Ragazzi"
So che ho innescato una bomba ora.
So che esploderai.
Ma non ora, è troppo presto.
Vado in cucina.
Faccio finta di scappare.
"Ndo cazzo vai? Emma stai a rischià"
Con te rischio.
Sempre.
E tu lo sai, ma non te me accorgi mai.
"Tornatene a Formentera, stavo meglio fino a qualche ora fa"
Mi baci.
Con foga.
Con amore.
Con voglia di possedermi.
Tu mi possiedi già.
Lo sai.
Ma non in questo momento.
Ora ti ho fatto mettere in dubbio tutto.
Me.
Te.
Il mio amore.
Il tuo.
Tutto.
"Che devo fare io?"
Le tue mani su di me che vagano libere.
Le mie nei tuoi capelli.
E tue labbra che disperdono baci e lievi morsi sul mio collo.
"Tornare a Formentera"
Ripeto con la voce che inizia a tremare per l'effetto di quei gesti sul mio corpo.
Stai provando a vincere su di me.
Ma questa volta non succederà.
Questa volta non mi avrai.
Non così.
Non in mezzo ad una guerra che sta per iniziare sul serio.
La tua mano va sotto la mia canotta.
Provi a raggiungere il mio seno.
Ti fermo.
Le tue labbra si avvicinano alle mie.
"Questa volta non vincerai"
Rispondo ad un passo dalla tua bocca.
Mi stacco da te sfilando le tue mani.
Mi guardi male.
"Devi andare a provare le canzoni, in studio ti aspettano"
Dico con un sorriso di chi ha vinto.
Esci dalla porta di casa mia senza dire una parola.
Parla il tuo sguardo.
Dice che me la farai pagare.
Ci conto Mattia.
Ora vediamo chi la paga a chi.

Dopo poco arrivi agli studi.
Fai una storia mostrando la band.
Dici che sei circondato da soli ragazzi.
Poi sorridi.
Mi sfotti per quanto ho detto prima.
Per la mia gelosia che ti ho mostrato.
Che tu hai visto.
Eppure ti ha reso un po' felice dopo che ci hai riflettuto.
Decido che è bene iniziare a giocare come si vede.
Aspetto un paio d'ore prima di preparare la vasca per immergermi dentro.
Faccio un video alle gambe.

'Immagina. Puoi'
Non avrai nulla.
Nulla.
E so che vincerò io.
Perché non resisti.
Perché impazzisci.
Perché non ce la fai.
E dopo pochi minuti rispondi su twitter mettendo un tuo video.

'Non mi costringere a farti del male'
Stai cedendo.
Lentamente.
Ti sto torturando e nessuno l'ha capito.
Vengo in chat.
E non importa se può sembrare che io stia perdendo e stia lasciando vincere te.
Perché questa volta abbiamo vinto entrambi.
Ti scrivo un messaggio che tu capisci, che ti porta subito da me prima che tu possa andare da un'altra che non sia io.
'Ho sempre voglia di farmi male con te'