Capitolo 22 - Rovina coppie

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Lea

Esitante, esco dall'auto; cerco di essere il più discreta possibile così da evitare di attirare l'attenzione su di me. River e Georgia sono impegnati a fissarsi e io, solo a guardarli guardarsi, mi sento a disagio.

L'ha scoperto? Lo sa? Le femmine lo sanno quando i propri ragazzi le tradiscono? Possono tipo... sentirne l'odore?

«Che succede qui?», domanda, sposta lo sguardo da lui, a me.

«Aspetta... sono... sono i miei vestiti quelli?», mi chiede con tono arrabbiato visto che li sto indossando io. Con attenzione, esamina ogni vestito; è come se un bagliore velenoso tagliasse ogni centimetro del mio corpo. «Sono quelli, giusto?»

Apro la bocca per parlare ma... cosa le dico? Non ho niente da dirle.

'Si Georgia, sono i tuoi vestiti. Me li ha dati River perché non avevo niente da mettere visto che ero in pigiama, scusa. Oh, ho anche baciato il tuo ragazzo.' Si, questo è decisamente quello che non le dirò.

«Siete diventati muti o cosa?», strilla dopo svariati secondi di silenzio.

Non so cosa dire; non so veramente cosa dire.

«Si, sono i tuoi vestiti, Lea non aveva niente da mettere così le ho dato i tuoi vestiti.», dice River, anticipandole la sua futura domanda, che probabilmente sarebbe stata: 'E perché ha indosso i miei vestiti?'

«Ecco perché avevano un aspetto così familiare! Anche venerdì a scuola li avevi, vero? Tu piccola...», si fa avanti con un'espressione disgustata in volto. 

Ciò che mi diverte più di tutto, è il fatto che si sta arrabbiando così tanto solo per dei vestiti. Chissà come reagirebbe se sapesse che ho baciato il suo ragazzo.

«Hey, woah! Woah! Woah!», River si posiziona tra me e Georgia, impedendole di avvicinarsi - grazie Dio, non è che io avessi una particolare voglia di iniziare una rissa.

«Cosa? Stai difendendo quella?», dice indicandomi. «Sta indossando i miei vestiti!»

Oh yay, ho un nuovo nickname: 'quella'.

«Perché sei irragionevole, lei aveva bisogno di vestiti e i tuoi erano gli unici che le stessero bene!», reagisce River, fissandola nuovamente.

Sospira. «D'accordo...», borbotta sottovoce.

Giuro, che se gli sguardi potessero uccidere, sarei già morta.

«Perché è ancora qui?», chiede a River e senza aspettare una risposta si gira verso di me. «Non hai una casa dove andare?», chiede sgarbatamente.

«No, a meno che non si sia ricostruita durante la notte.», rispondo. Cosa che sicuramente non avrei dovuto fare.

«Cerchi rogna?», oltrepassa River e si avvicina a me.

«Oi! Georgia, potresti per favore calmarti?», River la afferra per i fianchi, la allontana da me e si frappone tra me e lei.

A causa della sua altezza non riesco a vedere Georgia, quindi faccio passi lenti e regolari, e mi avvicino alla porta di casa. Tento la fuga prima che mi uccida.

River inizia a parlare e la mia curiosità aumenta; non posso fare a meno di origliare.

«Cosa stai facendo qui?», chiede a Georgia.

«Mi hai scritto tu di venire da te. Ricordi? Ma credo che tu abbia delle cose più importanti da fare.», sussurra aspra.

Cosa?

Le ha scritto?

Ha chiesto a Georgia di venire qui?

E mi ha baciato?

Mr. Popular And I (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora