Capitolo 9

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{T/N POV}

Sono abbastanza vicina e riesco a riconoscerlo dal taglio, è Jean.
Non si è accorto della mia presenza così inizio a parlare

- Se avessi voluto ucciderti non te ne saresti neanche accorto -

Si gira di scatto
-Oh, scusami non ti ho sentita arrivare-

Mi siedo accanto a lui
- Piace anche a te questo posto?- domando

-Sì, guardare il cielo mi fa ricordare chi non è più accanto a me-

La sua espressione diventa seria

-Capisco come ti senti, Jean. Anche io ho perso delle persone a me care, i miei compagni, la mia famiglia - la mia voce si stoppa, ho un nodo in gola, ma non voglio piangere, non davanti a lui.

Rimaniamo in silenzio

-Come mai sei entrata nell'armata ricognitiva? -

Cazzo. Non mi aspettavo questa domanda.

-Quando ero più piccola degli uomini mi avevano rapito, mi portarono in una casa al di fuori delle mura con altri orfani. Mi facevano cose orribili. Ero l'unica femmina, ero indifesa e si sentivano liberi di disporre di me e del mio corpo come volevano.
Però un giorno passò di lì l'armata ricognitiva, e salvò me e altri due, gli altri erano già morti.
Erwin non era ancora capitano a quel tempo ma quando entrai nella legione lo era appena divenato. Sai non sono poi così vecchia ho solo un paio d'anni in più a voi cadetti.-
Accenno una risatina.
-Io devo la mia vita alla legione esplorativa. - conclusi e guardai jean

Aveva gli occhi lucidi.

No pls don't cry.

-Mi dispiace, non volevo portare a galla questi ricordi. Scusami.- mi disse chinando il capo
-Non posso inmaginare quanto tu abbia potuto soffrire in questi anni t/n. Sei la persona più forte e bella che io conosca. E ti giuro che se qualcuno proverà a ferirti di nuovo lo ucciderò con le mie stesse mani.-

Lo guardo stupita. Non mi aspettavo una reazione del genere. È sempre così calmo, ma adesso i suoi occhi ardono di rabbia, stringendo pugni e denti.

Voglio calmarlo, così istintivamente metto la mia mano sul suo pugno, con l'altra gli accarezzo i capelli.

Lo sento rilassarsi

- Non c'è bisogno di arrabbiarsi, Jean. Ormai è acqua passata, tu invece perché sei entrato nel corpo di ricerca?-

-Vedi è per un mio amico, il mio migliore amico. Si chiamava Marco, è morto prima della cerimonia d'entrata, quando c'èstato l'attacco di quei mostri. Non si sa come, probabilmente è stato proprio uno di loro.
Dopo la sua morte ho deciso di entrare nell'armata ricognitiva, forse per l'umanità c'è ancora speranza. Marco era l'unico che mi capiva e mi apprezzava per come ero. -

Rimango in silenzio, in qualche modo Volevo rispondere ma non sapevo coire

-Dai parliamo di qualcosa di più allegro, ti piacciono le mele? - dice lui rompendo il silenzio e alzandosi per cogliere due mele rosse.

(Le mele degli umani sono così...come si dice.. succose!!)

-Grazie- rispondo addentando la mia mela

- e così anche tu non riuscivi a dormire eh? - mi domanda

-No, domani ci sarà una riunione speciale, ordini di erwin. In realtà ho una brutta sensazione. -

-Beh, non credo sia qualcosa di cui devi preoccuparti, sei una persona abbastanza diligente, anche se non sembra - dice ridacchiando

-Cosa? Hey sono una tua superiore Jean Kirschtein, un pochino di rispetto! - gli dò un pugnetto sulla spalla

Nel frattempo il buio era calato ancora di più e iniziava a far freddo

-T/n sta iniziando a fare freddo dovremmo rientrare -

-Hai ragione, aiutami ad alzarmi- dico porgendogli la mano

Lui la afferra,e mi tira, forse con un po' troppa forza, perché adesso i nostri visi sono vicinissimi.

Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo ma ci stacchiamo appena sentiamo delle voci

- HEY CAVALLO PERCHÉ NON SEI NELLA STALLA?!-  Urla eren correndo

Quando arriva si accorge di me, perché sono una tappa e obviously da lontano si vedeva solo jean, che adesso è diventato un pomodoro.

-Oh mi scusi caporale t/n non pensavo ci fosse anche lei-

Jean prende eren per il colletto ma io lo fermo.
Basta scenate ve prego.

-Eren come mai tu invece non sei nel porcile?-
"E tu come mai stai difendendo a spada tratta il cavalluccio?"

Jean è sorpreso quanto eren, non si aspettava lo difendessi.

Così Eren indietreggia si scusa e va dritto dritto nell'edificio.

-Grazie- farfuglia jean

-Andiamo anche noi sù, puledrino -

MA DA DOVE MI È USCITO
Mi giro e trovo jean sorridere
Lo guardo interrogativa

- No è che, tu lo dici in un modo così innocente che non posso arrabbiarmi-
Arrossisce.

Cazzo se è cute quando arrossisce.
Gli sorrido e quando arriviamo vicino alla mia stanza gli dò la buonanotte e un bacio sulla guancia.
Ok adesso è un peperoncino.

-B..buonanotte anche a te -

My Cadet - Jean x readerHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin