Capitolo 11

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{T/n pov}

La mattina seguente mi recai con Jean all'ingresso, man mano arrivarono anche gli altri caposquadra.

-Hey t/n, eccomi!! -

Urla hanji correndo verso di noi

-Ciao Hanji. Trovato qualche soggetto da sezionare oggi? - dico ridendo

-Oi oi che spiritosa stamattina, e tu Jean come mai qui? -

Bene. Adesso che mi invento.

-Caposquadra Hanji, ero semplicemente curioso e così ho chiesto a t/n se potevo assistere. -

Mi precede, fortunatamente. Non avrei trovato scusa migliore.

-Tch. -

Eccolo. È arrivato.

-Buongiornissimo Levi, dormito bene? - dice Hanji poggiando la mano sulla sua testa.

La loro differenza di altezza è così evidente e accentuata in questo momento che mi scappa da ridere, così mi rifugio dietro Jean, che tanto mi copre perfettamente, tentando di non emettere suono.

-Cos? T/n? - Jean si gira quando nota che mi sono letteralmente appiccicata dietro di lui

Improvvisamente sentiamo il rumore dei cavalli, stavolta quelli veri.

Saranno circa 6 da quello che posso intravedere.

Ritorno improvvisamente seria e mi ammutolisco cercando di contarli.

Quando arrivano salutano Erwin e man mano si avvicinano a noi.

Quando si avvicina uno in particolare, mi irrigidisco di botto.

-T...t/n? Tutto ok? - domanda jean mentre mi prende il polso.

Flashback

Sento la porta della mia "stanza" aprirsi.

-Buonasera piccolina. Oggi ti è venuto a trovare un signore molto importante. Mi raccomando fai la brava, altrimenti lo sai cosa ti aspetta.-

Quanto lo odio quel pelato di merda.

La porta si chiude e si riapre mostrando un uomo alto, con l'uniforme della gendarmeria.

Per un tratto ho pensato che fosse venuto a salvarci... ma invece.

-Ciao bambolina, sei proprio carina come mi hanno detto, sai? Io sono Nile, perché non facciamo un bel gioco?-

Si avvicina al mio letto e si siede accanto a me.

-Ti va di giocare con me? - dice mentre mi blocca sotto il suo peso.

Mi hanno insegnato che devo sempre annuire alle richieste delle persone che mi vengono a "trovare".

Annuisco.

Fine flashback

-Sì... solo che quello- vengo interrotta da una voce

-Salve, caposquadra t/n, è un onore conoscerla. Sono il comandante Nile. So che sarà lei ad avere la custodia del vostro ospite. -

-S.. salve sì. Farò del mio meglio. -

Sono in grado di dire solo questo, solo questo riesco a pronunciare davanti a uno degli uomini che mi ha trattato nel peggiore dei modi in cui una donna può essere trattata.

Si allontana e Jean mi rivolge la parola

- Era uno di loro, vero? -

-Sì.-

Aveva capito tutto. Da un lato meglio così. Non avrei voluto spiegargli quelle cose.

Ecco Erwin, con accanto una ragazzina.

Capelli neri a caschetto, occhi rossi, di corporatura minuta.

-Caposquadra t/n, lei è Mei Anderson, è il cadetto di cui avrai la custodia da oggi in poi. -

-Va bene comandante.
Ciao Mei, mi auguro che tu trascorra serenamente il tuo soggiorno qui. - le dico fredda

-Lui è un componente della mia squadra, Jean Kirschtein. -

-Ciao Mei. - solo questo riesce a dire.
Lo vedo preoccupato e teso, peggio di me. Anche se non vuole darlo a vedere l'ho notato.

Dopo il ricevimento presento Mei al resto della squadra e le mostro la sua stanza. Mi avvio verso la stanza di Jean. Voglio parlargli e ringraziarlo.

Busso.

-Chi è ?-

-sono Io-

La porta si apre rivelandomi un magnifico kirschtein in cannottiera e pantaloni.

-umh.. entra... scusa il disordine, non aspettavo viste. -

-Hey tranquillo non sono mica il nano.-

Scoppia a ridere.

-Senti Jean volevo ringraziarti.. per stamattina. Davvero non avrei saputo cosa fare ritrovandomi da sola davanti ai fantasmi del passato. -

Mi prende la mano e mi guarda negli occhi

-T/n, non devi ringraziarmi. Anzi, sono io che devo ringraziarti per esserti aperta ed essere stata sincera con me. Per me questo conta più di tante altre cose. -

-Jean io... -

**KNOCK KNOCK**

-umh.. Avanti!-

-Jean ti ho lasciat.... Oh caposquadra mi scusi non pensavo fosse qui... ehm ecco jean ti ho lasciato l'asciugamano che mi avevi prestato sulla terza mensola vicino alla vasca -

-Grazie Connie, arrivo subito. -

-Va bene ragazzi ci vediamo dopo a cena-

Esco rapida e mi dileguo.

Cosa cazzo mi succede? Mi tremano le gambe e sento il battito accelerare.

Man mano mi calmo e vado a lavarmi anche io.

Domani farò il culo a quella stronzetta della gendarmeria.Non so perché ma mi è antipatica a pelle, sembra la classica persona che non porta nulla di buono.

O forse sono i miei preguidizi che parlano?

My Cadet - Jean x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora