Capitolo 10

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{T/n pov}

Arrivo in sala dove ci sono già gli altri caposquadra ed Erwin.

-Vi ho fatti convocare perché da domani ci sarà un nuovo cadetto, viene dal corpo di gendarmeria ma a causa di un errore di procedura dovrà trasferirsi per qualche tempo nell'armata ricognitiva.-

-COSA? Perché non rimane nella gendarmeria fino a tempo debito? Non possiamo tenerlo qui e poi le nostre squadre sono già al completo - sputo tutto d'un fiato.
Odio il corpo di gendarmeria, sono solo dei vigliacchi che si nascondono per non essere stanati, e poi, il corpo di gendarmeria sapeva cosa facevano quegli stronzi che mi hanno rapito, anche alcuni di loro si approfittavano di noi ragazze, posso ricordarne perfino i volti.

Prende parola Hanji, lei sapeva quello che avevo passato, era stata la sua squadra a salvarmi quel giorno.
- Erwin questo nuovo cadetto, con chi dovrà andare in squadra? Perché credo sia questo il nocciolo della questione. Se non è un problema posso prenderlo con me. - 

Viene però interrotta da Erwin
-No Hanji, non può essere con te in squadra, la tua squadra ha già sette membri, starà con t/n.
Loro sono in 5, per te non è un problema vero? - 

Il capitano mi guarda, non so cosa fare, non lo voglio un marmocchio della gendarmeria con me.
-No erwin nessun problema. - dico abbassando lo sguardo, cosa che non è da me.
Ma alla fine era un ordine di Erwin, non potevo contraddirlo.

Usciamo dalla sala e mi si avvicina hanji
-T/n aspettami! Vieni con me in stanza. -

La seguo e mi siedo sul letto

-Come mai mi hai fatto venire qui? -

-T/n... come stai? -

Sinceramente non mi aspettavo questa domanda, sarebbe inutile mentirle adesso

-Oh... beh... in realtà il fatto che un cadetto della gendarmeria mi ronzi intorno mi porta alla luce dei ricordi.. insomma tu sai cosa indendo -

Annuisce
-Però devi superarla t/n, è un cadetto quindi non può essere una delle persone che sapevano di quello che succedeva in quel posto, mi dispiace che sia toccata a te, ma Erwin non sa ciò hai passato. Tu sei mia amica, e voglio che tu stia bene. Per qualsiasi cosa conta su di me. -

Mi scende una lacrima e istintivamentela abbraccio.

-Grazie Hanji -

Usciamo e andiamo al campo dalle nostre squadre per allenarci.

Rimango impassibile per tutto l'allenamento, e qualcuno sembra notarlo.

-T/n tutto bene? - dice Armin avvicinandosi insime a Jean

-Sì, nessun problema ragazzi, sono solo un po' stanca tutto qui - dico d'un fiato mentre ho ancora lo sguardo rivolto verso il basso.

Ad un tratto sento delle mani poggiarsi sulle mie spalle, così alzo gli occhi per guardare
 
- Lo sai che se c'è qualcosa che non va puoi dircelo -
Comincia armin

Ma viene presto fermato dalle parole di Jean
-Armin basta. Ha detto che non ha nulla, lasciala stare. - 

Il suo tono è freddo, sembra infastidito, ma da cosa?
Accenno un sorriso debole e torno a sedermi.

Ormai gli allenamenti sono finiti ma sinceramente non ho affatto voglia di mangiare.
Così mi dirigo silenziosa verso la mia stanza.

Dopo un paio d'ore però sento qualcuno bussare. 
Vado ad aprire e trovo... -Jean?  Che ci fai qui? -

-Potrei chiederti la stessa cosa-

Non rispondo, era ovvio che si riferisse alla cena che ho saltato

-Ti volevo parlare ma non arrivavi mai alla mensa. Ti va di fare due passi fuori allora?-

-Va bene Jean - 
chiudo la porta e lo seguo

Ci dirigiamo verso il giardino, dove avevamo parlato la scorsa volta e ci sediamo.

-Allora, mi spieghi che ti è successo? Non salti mai la cena e non guardi mai a terra quando ti si parla. -

-Umh... ecco io...- non riesco a trovare una scusa. Ma infondo poi perché mentirgli? 
-Vedi domani verrà un nuovo Cadetto dalla gendarmeria, e sarà in squadra con noi fino a quando non rimedieranno l'errore di procedura nell'assegnazione del ragazzo - sputo d'un fiato.

Alzo lo sguardo e trovo i suoi occhi ambra che fissano i miei, come se stesse esaminando se stessi mentendo.

-E questo ti preoccupa?-

-Vedi il corpo di gendarmeria sapeva cosa succedeva in quella specie di orfanotrofio da quanto io sappia. A volte venivano anche alcuni di loro a "trovarmi". Erano disgustosi. Riesco a ricordarmi perfino i loro volti. Sapevano di ciò che succedeva e non facevano nulla; nonostante io non fossi la prima di quei sopprusi, loro non disdegnavano. 
Ecco perché odio la gendarmeria. E il fatto che io debba stare a stretto contatto con uno di loro mi dà fastidio.
Ma non posso sottrarmi, è un ordine dall'alto. -

C'è qualche minuto di silenzio ma poi mi sento una mano alzarmi il mento, avvicinando i nostri visi.

- T/n, domani, quando i caporali dovranno accogliere la gendarmeria con il nuovo cadetto, voglio esserci anche io. So che non sono un caporale ma un semplice cadetto, ma se potessi esserti d'aiuto,  anche solo rassicurandoti sai che io ci sarei.-

Stacca la sua mano per formare un pugno

-E se quel cadetto prova solo a pensare di -

-Ok ho capito- lo interrompo con una risata, ma poi torno seria

-Grazie Jean, certo che potrai esserci, me la vedrò io con Erwin se ha qualcosa in contrario. 
Tu però prova a non uccidere nessuno. -

Jean scoppia a ridere
Non lo avevo mai visto ridere così.

"È bellis.... " oh oh frena la lingua tu.

-Però se qualcuno ferisce la mia caposquadra, come minimo lo spedisco in infermeria per tre mesi. Sappilo. -

Eeeeh? COS? la MIA caposquadra.
Vado a seppellirmi ciao mondo è stato bello.
No basta fangirlare.

Mi tocco le guance e scotto. Cazzo sono diventata un peperone di nuovo e Jean lo nota
 
- Sei così carina quando arrossisci - dice toccandomi la guancia con l'indice.

-mmmh si è fatto tardi eh? Beh io credo che vado sai, insomma ecco vorrei riposarmi-

Ma perché non so parlare?
"Perché sei una pera che si è presa una bella cotta"

-Ah va bene, scusami se ti ho intrattenuta. Buonanotte t/n. -

Finalmente in stanza.
MA PERCHÉ HO QUESTA COSA DI DIVENTARE UN POMODORO OGNI VOLTA. 

Stranamente riesco ad addormentarmi e anche a sognare.

Quella notte sognai la mia famiglia. La mia famiglia che quei mostri mi avevano portato via. Di come il gigante corazzato ha schiacciato mia madre, e di come gli altri sono stati mangiati.

Non sapevo neanch'io come fossi riuscita a salvarmi. Ma ora stavo bene ed era questo l'importante

My Cadet - Jean x readerUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum