Angelo maledetto ||Sulfus x reader||quinta parte

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-mamma-

Le visioni si interrompono bruscamente e rimango per non so quanto tempo a fissare il soffitto.

Guardo fuori dalla finestra e noto che il sole è già calato, finché non sento una leggera pressione sul petto, e vedo che Cameo mi sta guardando preoccupato, assumento una tonalità bluastra, segno che è spaventato o in questo caso, preoccupato.

-Tranquillo Cameo, sto bene ho solo...un pò di mal di testa tutto qui-

Dopo qualche minuto passato ad accarezzarlo e ad ripensare alle visioni di poco fa, sento un sibilo provenire da sotto il mio letto e lentamente, metto la testa in modo che possa vedere cosa c'è al di sotto del materasso e con mia grande sorpresa, noto che è Basilisco, il serpente di Sulfus.

"Non si separa mai dal suo padrone. Mi chiedo cosa ci faccia qui"

Abbasso la mano in modo che possa strisciarci sopra e quando lo fa, non mi fa nemmeno paura anzi, quasi quasi mi sembra...tenero.

-Io e te ora siamo amici, vero?- sibila in risposta, e in un attimo striscia fino alla finestra ed io lo seguo senza esitare e guardando meglio, vedo che oltre il vetro mi sta guardando il ragazzo con una stella gialla sull'occhio sinistro, chiamato anche Sulfus.
Esco attraverso la finestra e gli chiedo cosa ci faccia qui.

-Sono venuto a vedere se stavi bene, visto che quando te ne sei andata avevi una faccia sconvolta e mi sono...preoccupato- sussurra l'ultima parola con un leggero rossore sulle guance.

"Lo trovo molto... Tenero. Potrei anche abituarmici"

-Ascolta, visto che non abbiamo niente da fare, che ne dici di andare a fare un giro nel mondo degli umani?- mi chiede indicando con la mano la città illuminata dai lampioni.

Faccio cenno di si con la testa e voliamo così fino al centro della città, dove ci trasformiamo in terreno in un vicolo: Sulfus indossa una maglietta con delle fiamme rosse e gialle, una giacca di pelle ,dei pantaloni strappati sulle ginocchia neri e degli anfibi del medesimo colore.

Io invece indosso una camicetta bianca con un fiocco nero, una giacca blu e lilla, dei pantaloncini neri con una cinta lilla, delle calze bianche e degli stivaletti col tacco dello stesso colore della giacca e un fiocco nero sulla testa per completare il tutto.

Io invece indosso una camicetta bianca con un fiocco nero, una giacca blu e lilla, dei pantaloncini neri con una cinta lilla, delle calze bianche e degli stivaletti col tacco dello stesso colore della giacca e un fiocco nero sulla testa per comple...

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Sulfus mi tende la mano ma sono titubante, in somma, c'è la regola del V.E.T.O.

-Avanti afferrma la mia mano. Siamo terreni, possiamo toccarci senza farci male-

Dopo qualche secondo afferro la sua mano decisa e mi faccio condurre dal corvino fra le strade della città.

"devo ammettere che, stare in sua compagnia, mi fa sentire...bene. Credo che i miei sentimenti vadano altre la sola amicizia e la cosa mi spaventa, insomma, cosa penserebbero gli altri se venissero a sapere che un angel è amico di un devil? Cosa penserà Raf ?"

-Ti senti bene angioletto?Ho la sensazione che qualcosa ti stia angosciando, e credimi io sono un esperto- dice con il suo solito sorriso strafottente.

"Potrei parlargli della mia visione, so che di lui mi posso fidare...me lo sento"

Così, inizio a raccontargli della mia visione e lui ascolta senza commentare, con uno sguardo serio ma anche preoccupato e la cosa mi sorprende.

-So che è stupido ma, è da quando ho avuto quella visione che mi sento...vuota, come se dentro di me mancasse qualcosa, qualcosa di importante-

Non riesco a dire altro che sento le braccia di Sulfus stringermi a se con fare protettivo, cosa che non mi aspettavo minimamente per cui rimango rigida all'inizio ma in poco tempo mi lascio andare e ricambio il suo abbraccio.

-So che per uno come me è strano dirlo ma...per qualunque cosa, io ci sarò, sempre- dice accarezzandomi i capelli
(c/cp), mentre io mi lascio cullare dalle sue carezze fino ad addormentarmi.

Narratore pov.

Durante una notte stellata, illuminata dalla luce della luna, in una casa isolata dal mondo, una donna, dai lunghi capelli neri, dagli occhi (c/o) e un uomo, dai capelli (c/cp) e gli occhi azzurri,con un sorriso sincero sui loro volti guardano la bambina che dorme beata fra le braccia della neo madre.

Un momento magico e pieno di emozioni...che è destinato a finire.

All'improvviso la casa prende fuoco e la donna ormai senza forze per aver dato alla luce la piccola, costringe l'uomo a salvare se stesso e con lui la bambina, che inizia a piangere. L'uomo preso dal panico, prende una coperta e vi ci avvolge il neonato, in modo che non si scotti e prima di scappare, l'uomo lascia una bacio sulla fronte della sua amata, dicendogli addio.

Dopo essere scampati alle fiamme, l'uomo distrutto dal dolore inizia a piangere.

-Perché...perché è successo?- queste sono le parole che continuava a ripetere a se stesso, anche se lui sapeva già la risposta:

IL V.E.T.O

Un amore proibito fra un angel e un devil, in questo caso, lui e la sua amata che pur di amarsi e avere la vita che desideravano da sempre, scapparono, lontano dagli occhi delle alte sfere e delle basse sfere.
Purtroppo però questo non fu sufficente...

L'uomo poi decise di tornare nel mondo degli angeli, dove lasciò la piccola davanti ad una porta e se ne andò, ma prima di andare sussurrò alla bambina una frase, che fece più male a lui che a lei:

-Addio, (T/n)-

-NO!-urlo alzandomi di scatto da quello che sembra essere il mio letto, anche se non ricordo come ci sia arrivata.

Cerco di mettere a fuoco la stanza e noto che Raf ed Uriè stanno dormendo, così, senza fare rumore, mi alzo ed esco dalla stanza, dirigendomi verso l'Incubatorio, alla ricerca della stanza in cui dorme Sulfus.

Senza farmi vedere dal sorvegliante e anche grazie all'aiuto di Cameo, riesco a trovare la sua stanza che a quanto pare divide con un ragazzo cicciottello con i capelli arancioni. Vedo il corvino che osserva il soffitto con disinteresse, come se con il pensiero fosse altrove.

Cerco di attirare la sua attenzione ma niente da fare, così mi viene un idea.

-Cameo, ho bisogno del tuo aiuto- sussurro al mio amico che è appollaiato sulla mia spalla.
Lui, capendo la situazione, diventa invisibile e striscia fino ad arrivare al letto di Sulfus dove disattiva la sua mimetizzazione, lasciando sorpreso il ragazzo.

Guardandosi attorno incontra i miei occhi e gli faccio cenno di seguirmi, cosa che fa, fino al tetto della scuola.

-Ehy angioletto che succede non riesci a dormire?- chiede con tono dolce ma anche preoccupato.

-Non è questo il problema. Io...ho avuto un altra visione- alle mie parole aspettando qualche secondo, prima di continuare:

-So chi sono i miei veri genitori-

~~~~~

Uff ce l'ho fatta finalmente, sono riuscita ad aggiornare dopo un eternità e mi scuso per l'attesa.

Finalmente sono arrivate le vacanze estive e forse riuscirò ad aggiornare più spesso.

Detto questo mi scuso per eventuali errori e noi ci vediamo nel prossimo capitolo.

Ciao pandacorni (。・ω・。)

օղҽ ՏհօԵՏ × ɾҽɑժҽɾWhere stories live. Discover now