Little bird ||Hawks x reader|| prima parte

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Personaggio: Hawk

Anime: My hero academia

Premetto

•La storia non segue ne il manga ne l'anime quindi zero spoiler...si insomma per conoscere questo personaggio devi aver visto almeno il manga per cui... Bah ಠ_ಠ

•Storia mia regole mie

• È una lemon, o almeno voglio partire con le buoni intenzioni per farla diventare una lemon, visto che mi vergogno al solo pensiero di esprimere ciò che vorrei scrivere.

•COMMENTI POSITIVI PLEASE

Da notare la MANO nella foto. Grazie di esistere Horikoshi

buona lettura (。・ω・。)

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(T/n) pov.

-Lavoro. Solo e soltanto lavoro.
Per essere un vero hero bisogna lavorare duramente per arrivare ai propri obbiettivi, mettere le persone prima di se stessi e dare la vita per ognuno di...-

-AAAHHH BASTA STA ZITTO!!- dico tirando una ciabatta alla radio sopra alla scrivania della mia camera da letto, che cade a terra dividendosi in tanti piccoli pezzettini.

Detesto le persone che mi parlano di prima mattina e questo vale anche per le persone in radio.

Sospirando rumorosamente, mi alzo dal letto con la forza vitale di un bradipo morto e vado al bagno per prepararmi ad un'altra stancante giornata di lavoro da pro-hero, passata tra le scartoffie e giri di ronda e al solo pensiero mi si contorce lo stomaco.

"Devo assolutamente bere un caffè"

Il caffè è l'unica cosa che mi da l'energia per affrontare la giornata, senza quella miscela scura e dal sapore intenso sarei perduta ma essendo in ritardo, dovrò farne a meno per un pò.

"Prenderò un caffè a lavoro"

Una volta preparata in fretta e furia, mi dirigo all'azienda dove lavoro, un vero e proprio impero dei supereroi, ed io sono una dei più potenti in fatto di Quirk qui dentro ma data la mia innata pigrizia, quasi a tutti tocca fare il mio lavoro al posto mio ma alla fine mi perdonano sempre.

Vado alla mia postazione e sistemo dei documenti per mezza giornata e tra i colleghi che mi salutano e che mi portano pile e pile di carta alte come la torre di Babele, per fortuna, arriva in mio soccorso la pausa pranzo il che significa solo una cosa:

"CAFFÈ"

Mi dirigo in tutta fretta al bar dell'agenzia dove, per grazia divina, non c'è ancora nessuno e ordino tre caffè macchiati da portar via, dopodiché pago e ritorno alla mia scrivania ma vengo fermata da un mio collega che mi comunica che oggi dovrò fare la ronda per tutto il pomeriggio.

"Ma che ho fatto di male per meritarmi questo? Ah giusto, sono una pro-hero" penso fra me e per il nervoso, mi prende un piccolo tic all'occhio.

-E ricordati di metterti il costume prima di andare!- urla il mio capo dall'ufficio principale e ora che me lo ha fatto notare, indosso solo dei jeans e una maglietta nera lunga.

"Sono talmente pigra da dimenticarmi persino di mettermi il costume" mi ammonisce la mia coscienza.

Così sono costretta ad andare negli spogliatoi a cambiarmi e a mettermi il costume da hero che, a mio modesto parere, è stupendo: tuta attillata in spandex nera che finisce con dei guanti senza dita, giacca rosa con aperture sulla schiena per far passare le ali, regalatami dalla mia sorellina Mei, che studia al dipartimento supporto della Yuei, scarpe col tacco nere e blu rinforzate, cinturone con kit di pronto soccorso e i miei adorati occhiali RayBan neri, anche questi un regalo di mia sorella,senza di loro non andrei da nessuna parte.

օղҽ ՏհօԵՏ × ɾҽɑժҽɾWhere stories live. Discover now