Apocalisse

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Eren's Pov

Salii le scale del convitto prendendo grandi respiri profondi, avevo bisogno di svuotare la testa dai pensieri negativi e pessimisti che invece non sembravano volersene andare.
Arrivato davanti alla porta, mi scrutai intorno, giusto per rendermi conto di essere nel posto giusto.
Avevo mangiato in fretta e furia, lasciando mia madre con la convinzione che sarei andato a casa di Connie per studiare. Non che lei avesse nulla contro Levi, ma era una situazione che doveva rimanere nostra, in un certo senso ero geloso. Geloso anche di ciò che ci divideva.
Alla fine, decisi di spegnere il cervello e bussai incerto alla porta.
Non ero sicuro neanche che fosse lì, magari c'era solo Hanji e questo avrebbe voluto dire che non era il momento giusto per risolvere le cose.
Sentii però i passi inconfondibili di Levi avvicinarsi, poi la maniglia si abbassò.
Il cuore mi batteva forte e le mani mi tremavano. Davanti a me un'immagine che avrebbe fatto intenerire anche un sasso.
Levi aveva i capelli spettinati e gli occhi arrossati, come se non avesse mai smesso di piangere da giorni. Avrei voluto abbracciarlo, per dirgli che non avrebbe dovuto essere triste per me. Poi mi resi conto della presunzione che mi contraddistingueva, come se lui stesse piangendo per forza per me.
Mi guardò senza reagire più di tanto, ma uno sguardo strano si fece posto sul suo volto.
Era stanco, fragile. Come se fosse stato messo a nudo davanti al mondo intero. Accettò comunque di farmi entrare, non parlai.
Mi accorsi che la stanza era vuota, una semplice luce bianca che filtrava dalla finestra faceva compagnia al corvino, più io.
Feci due passi in avanti.
Lui si diresse verso il letto e si sedette, sembrava indeciso.
"Cosa sei venuto a fare?" Un filo di voce uscì dalle sue labbra.
Io alzai le spalle, gli occhi più innocenti possibili.
"Farti compagnia."
Mi girai verso l'enorme credenza dove erano stati messi tutti i film dei due coinquilini e ne tirai fuori uno.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue.
Aprii il computer di Hanji e infilai il cd, sembrava l'unico compromesso che sarebbe potuto esistere.
Entrambi amavamo quella saga e non pensai potesse preferire qualcos'altro, così non mi feci problemi a sedermi sul letto accanto a lui, spostandomi verso il muro.
Accessi la registrazione.
La camera si riempì di voci, tra noi ancora regnava sovrano un silenzio assordante, così forte da poter provocare un'acufene in un colpo solo.
Perché sì, il silenzio fa una confusione assurda a volte.
Quel giorno io cercai di tappare quel vuoto delle nostre conversazioni inesistenti con parole dette da persone sconosciute.
Io avevo la schiena appoggiata al muro, con il mento appoggiato alle ginocchia, gli occhi stanchi.
Lui a gambe incrociate guardava distrattamente le immagini che si muovevano davanti a lui.
Quando però la pressione rischiò di ucciderlo, si alzò in piedi, interrompendo il film.
Io alzai la testa svogliatamente verso di lui, guardandolo vuoto.
"Cosa significa?" Levi era irritato, da tutto.
I suoi occhi riflettavano le emozioni contrastanti che dentro di lui facevano a botte, senza riuscire a darsi un senso a vicenda.
"Cosa?"
"Cristo Eren, sei venuto qui seriamente per startene seduto a guardarti Harry Potter?"
"Non... non lo so." Cambiai la mia posizione e mi sedetti dove doveva esserci il cuscino del corvino, che però era sparito. Stesi le gambe e appoggiai le mani ai miei lati.
"Dio, vuoi avere almeno le palle di dirmi la verità? Ti chiudi come un riccio e io devo cercare di decifrarti! Tu non sei una cassaforte e io non sono un ladro. Parla." Si stropicciò gli occhi con le mani, esausto.
"Dici a me che non ho il coraggio di parlare!? Interessante detto da colui che ha dichiarato di volermi fare!"
Balbettò un attimo, come per scacciare l'imbarazzo che provava davanti al ricordo di quella sera.
"Bhe, almeno io ho detto qualcosa!"
"Ero ubriaco, Levi!
Non hai mai fatto nulla che si possa considerare seriamente coraggioso."
Qualcosa, cambiò.
Come una luce divina dal cielo o l'illuminazione di un angelo.
Gli occhi di Levi diventarono inferno, fuoco.
Per un attimo, ebbi paura.
Sorrise sbuffando, come se qualcuno gli avesse appena spiegato tutto, come se tutto avesse un senso.
Lo guardai avido, volevo anch'io poter sorridere sbuffando.
"Vuoi che io sia coraggioso, eh?"
Si avvicinò al letto, lento. Io osservai i suoi movimenti senza capire.
Si sedette.
Il suo corpo si fece sempre più vicino al mio, anzi, lo schiacciò direttamente.
Eravamo a qualcosa come dieci centimetri di distanza, cominciai a sentire i battiti del cuore andare e venire.
Poggiò le sue mani sul muro, vicino alla mia testa, lentamente diminuivano le distanze.
Sentivo il suo respiro colpire le mie spalle, le sue gambe erano in qualche modo intrecciate alle mie sopra quel letto che ora sembrava un campo di guerra.
Poi, il finimondo.
L'Apocalisse.
Le stelle esplosero tutte insieme, il sole si spense un secondo, l'universo smise di esistere.
Levi mi aveva baciato, le sue labbra toccavano le mie.
In un attimo di sconcertezza, spinsi sul suo petto per farlo staccare.
Lui sorrise compiaciuto, aveva avuto coraggio.
"Tsk."
Poi però, feci la mia scelta.
Strinsi il colletto della sua maglia e lo tirai di nuovo verso di me, per un secondo notai i suoi occhi spalancarsi, chiudersi immediatamente dopo.
Mi prese con una mano il lato del viso, l'altra rimase prepotentemente appoggiata al muro.
Potevo sentire il sapore del suo respiro che si confondeva con il mio, le nostre labbra si abbracciavano forte.
Fu quello che si definisce, Primo Vero Bacio.
Non perché sia necessariamente il primo, ma perché è il più vero che possa esistere. Quella sensazione di sicurezza che ti porta un'ondata di calore nel petto, la voglia di rimanere per sempre così, senza mai staccarsi.
Non era un bacio semplice e casto, non era stato di sfuggita o per sbaglio, era reale, forte, voluto.
Per la prima volta, mi sentivo al sicuro per sempre.
Poi però la vita vera tornò a farmi visita.
Qualcuno spalancò la porta urlando.
"I MIEI CAZZO DI FASCICOLI!"
Un Erwin furibondo entrò a tutta randa, io caddi dal letto urlando.
Mi aggrappai per un pelo alla maglia di Levi che rimase pietrificato davanti allo sguardo del suo amico.
Quest'ultimo ci guardò, alzando un sopracciglio.
Lo aggrottò in maniera così poetica che pensai potesse provocare un terremoto.
Io probabilmente diventai color magenta, perché mi sentii il volto in fiamme.
Mi alzai dalla posizione scomoda in cui mi ero ritrovato e scappai in fretta dalla porta, che era stata lasciata aperta.
"Ciao ragazzi ehm IL FILM ERA STUPENDO, a presto."
Svanii, sorridendo.

Levi's Pov

Porca puttana zoccola troia.
Nella mia mente un susseguirsi di insulti arrivarono a Erwin, che appena Eren se ne andò scoppiò a ridere.
"Non ci posso credere." Si portò le mani davanti alla bocca, senza riuscire a fermare le risate.
"Sta' zitto o ti uccido."
"MA CHE CUCCIOLI."
"Dovresti essere quello maturo, Tot." Tot era il nome con cui a volte lo chiamavo, diminutivo di Totem. Perché per me Erwin era questo, un Totem da seguire. Una specie di... Spirito Guida? Sì, suonava abbastanza ridicolo.
Mi alzai imbronciato, lui mi batté la mano sulla testa, sorridendo.
"Piccolo moccioso." Come dicevo.
Lui in ogni caso non sapeva nulla di noi, o almeno, non se lo immaginava. Ma era felice lo stesso.
Mentre un imbarazzante silenzio stava per calare tra me ed Erwin, sentimmo la voce allegra di Hanji avvicinarsi.
Merda.
Feci cenno a Tot. di tenersi per sé cosa aveva visto, lui annuì sorridente.
LaPazzoide entrò in stanza, guardandoci dapprima allegra come sempre, in seguito sospettosa.
"Erwin... presi i fascicoli?"
"Sì, grazie. A dopo, ciao ciao." Se ne andò come il vento, alla stessa velocità con cui era arrivato.
"Levi...?"
"Eeeeeeehi!" La guardai sfoggiando i miei stupendi 32 denti, cercando di non far sembrare il tutto abbastanza falso.
Fallii miseramente.
"Che hai fatto?" Gli occhi della mia coinquilina erano vividi e golosi di curiosità.
"Nulla." Mi spostai verso il letto, sistemando le coperte un po' sfatte.
"Menti."
"Ma no! Dai smettila, ora vado a farmi una doccia, tu piantala di pensare a cose strane. Ah comunque alla fine con Eren ho risolto."
Lei urlò di gioia, la sentii bene, nonostante la sua voce fosse ovattata dalla porta del bagno.
"C'entra lui vero!?"
"PIANTALA."
"IO SCOPRIRÒ I TUOI FOTTUTI SEGRETI LEVI ACKERMANN!"

SPAZIO AUTRICE

....
Scusa, _tears_, ti abbiamo mentito.
In questo capitolo sono successe cose abbastanza importanti.
AAAAAAAH, SONO COSÌ BELLI, LI ADORO.
Amo questo capitolo, spero che per voi sia lo stesso, davvero.
E tranquilli, i prossimi non saranno da meno.
Se solo ci penso mi vengono i brividi.
Grazie come sempre ultima_onda perché giovedì è stata tipo la giornata "idee stupende".
Anche se non abbiamo visto ancora Tuo,Simon.
Vi giuro, siamo andate al cinema e questi ci hanno detto che il film era stato spostato alle 19:30, PORCA TROIA.
Ovviamente ci riandremo la prossima settimana, ogni momento e occasione sono buoni per lgbtquare.
Nuovo verbo, dopo stellinare.
Bhe, che altro posso dirvi se non... Buone vacanze.
Se avete gli esami... Buoni esami e che la forza dell'Ereri sia con voi.
A presto con un altro strabiliante capitolo.

Non Ti Voglio Bene [Ereri] (conclusa)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang