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7:00 del mattino, suona la sveglia, la giornata non potrebbe cominciare peggio di così.

Siamo solo alla prima settimana di Ottobre e già non vedo l'ora che arrivino le vacanze estive. Sicuramente vi starete chiedendo perché non ho scelto quelle natalizie visto che sono più vicine, e il motivo è abbastanza semplice: 20 giorni non bastano. Dopo questo breve ma angosciante pensiero decido di alzarmi e scendo subito in cucina dove trovo mia mamma intenta a bere una tazza di caffè. Mia madre è una grande fonte di ispirazione per me perchè è una grande donna che si dedica al suo lavoro senza mai trascurare la famiglia. La ammiro moltissimo nonostante le innumerevoli volte in cui litighiamo. Dopo un rapido bacio sulla guancia, riempio il mio thermos di caffè e mi dirigo in camera mia per scegliere in fretta cosa mettere, truccarmi e preparare lo zaino. 30 minuti dopo sto già percorrendo le piccole e curate strade della periferia di Toronto. Non è la solita periferia che tutti immaginano: sporca, piena di malfattori e barboni che la sera vanno nel piccolo locale all'angolo dove una barista piena di tatuaggi, arrabbiata con il mondo, gli da una pinta di birra. Qui è tutto tranquillo nonostante io viva in una delle più belle metropoli del mondo.

Senza rendermene conto sto già salendo le scale che mi conducono all'atrio della scuola dove incontro le mie migliori amiche: Zoe, Nicole e Kate. Le ho conosciute 3 anni fa quando ho deciso di entrare nella squadra delle cheerleader e da quel giorno non ci siamo mai separate. Mi avvicino a loro e subito dopo averle salutate, Kate mi dice:

-Gira voce che oggi arriverà un ragazzo nuovo qui a scuola

-Ecco che comincerà la gara alle conquiste. Una lunga fila di ochette pronte a fare la qualsiasi per un povero ragazzo appena arrivato osserva Zoe

-Ma non siamo neanche sicure se sia bello o...

Vengo interrotta dal suono della campanella e in meno di 1 secondo i corridoi sono deserti. Mentre mi dirigo verso l'aula di scienza incontro il sig. Mosby che mi comunica che sono stata scelta come guida per il primo giorno di scuola del nuovo ragazzo; dovrò mostrargli l'intero edificio e dargli qualche dritta. In modo cortese lo ringrazio e mi dirigo verso gli uffici. Appena entro vedo un ragazzo alto ma non troppo, con i capelli castani ricci e due occhi ambrati. Sta parlando con le segretaria e quando noto il suo magnifico sorriso, mi rendo conto che stavo trattenendo il respiro.

Come mi è potuto passare per la testa l'idea che potesse essere brutto?

Per evitare di dare la meglio a questi pensieri, decido di avvicinarmi a lui e con voce bassa, quasi impercettibile, chiedo:

-Tu sei il nuovo ragazzo?

Stranamente lui si gira e rivolgendomi quel tenero sorriso, risponde:

-Si sono io e scommetto che tu sei la mia guida

-Indovinato, piacere io sono Hazel

-Io Shawn stringe la mia e sento un brivido che mi percorre la schiena.

Perché in questa scuola non accendono i riscaldamenti?

-Hai finito con le solite e noiosissime carte da firmare?

-Si e immagino ti serva il mio orario

-Tranquillo a quello ci pensiamo dopo, intanto giriamo un po' per la scuola, sempre con molta calma

-Ho capito la tua strategia

-Quale strategia scusa?

-Fare le cose con calma in modo tale che salti tutte le lezioni

-Vedi che grazie a questa strategia salverò anche te dalle tue lezioni

-Allora dovrò trovare il modo di sdebitarmi per tanta gentilezza

-Figurati alla fine non è niente

-E invece voglio sdebitarmi per davvero. Che ne dici se per pranzo andiamo da qualche parte in centro

-Accetto volentieri, potremmo andare in un bar carino in una delle strade principali di Toronto. Oh scusa! Sto parlando come se non conoscessi la città

-Non scusarti, hai indovinato

-Come mai sei arrivato adesso in questa scuola?

-Il lavoro dei miei ci ha obbligato a cambiare città

Il tour della scuola dura fino alla fine della ricreazione, quando poi io e Shawn ci dirigiamo verso le aule per lezioni successive. Non faccio che pensare all'invito per pranzo, non vedo l'ora!!

Spazio Autrice

Care lettrici, dopo un anno d'inattività, (mi scuso per questo) sono tornata con una nuova storia a cui tengo particolarmente sia per i personaggi ma soprattutto per la passione e per l'impegno che ci sto mettendo. Vi starete chiedendo perché io abbia abbandonato DREAM. La risposta è semplice. Non la sentivo più mia e la trovavo quasi banale. Insomma non ci ho mai messo l'impegno e il lavoro che meritava. Spero leggerete Since you came along. Ve ne sarei grata.

Con affetto

Hazel Mendes

Since you came along // Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora