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Dopo quella sera sotto le stelle in cui io e Liam ci siamo fidanzati, la mia vita ha assunto un aspetto completamente diverso. Adesso a scuola tutti cominciano a sapere della mia esistenza e le cose tra me e lui vanno a gonfie vele. Stiamo tutto il tempo insieme, sia a scuola che durante il pomeriggio e la cosa non potrebbe rendermi più felice se non fosse che sento la mancanza dei miei amici, soprattutto di Shawn. A parte le chiacchierate a pranzo con il gruppo, non ci rivolgiamo più la parola anche perché lui è sempre occupato con Camila. Alla fine sono contenta che loro due si siano ritrovati ma mi manca da morire e vorrei tornare ai vecchi tempi, quando esistevamo solo io e lui. Ad un tratto sento qualcuno poggiare una mano sulla mia spalla e io sussulto per lo spavento, ma è quando mi ritrovo davanti due occhi ambrati e un sorriso meraviglioso che la mia paura si dissipa lentamente. Senza esitazione lo abbraccio e mi rendo conto che mi era mancato tantissimo. Dopo di che lui mi chiede:

- A cosa stavi pensando prima che io arrivassi?

A quanto ti sento lontano da me

- Alla marea di compiti che ho da fare per domani

- E siamo due!

- A te cosa è successo?

- Se entro domani non porto 40 esercizi sulle disequazioni alla mia prof di matematica io sono finito.

- Scommetto che non hai neanche capito cos'è una disequazione

- Sei proprio perspicace per essere una nana

- Vedi che se continui a prendermi in giro ti puoi scordare un aiuto da parte mia con la matematica

- Quindi mi stai dicendo che se io mi comporto bene con te, tu mi aiuti con le disequazioni?

- Vedo che il criceto dentro la tua testolina riesce ancora a camminare

- Bene signorina Lancaster l'hai voluto tu! dice prendendomi in braccio e io non posso fare a meno di ridere.

Ecco dov'era finito il mio Shawn.

Appena varchiamo la soglia della mensa tutti ci guardano in modo strano ma sinceramente non me ne frega niente. Se per ritrovare quello che c'era tra noi due dobbiamo renderci ridicoli davanti tutta la scuola a me va più che bene. Dopo aver raggiunto i nostri amici a tavola e aver chiacchierato un po', io e Shawn ci mettiamo d'accordo per le ripetizioni e decidiamo di vederci a casa sua per le 17:00. Così dopo l'ultima ora torno a casa e comincio subito a studiare.

Verso le 17:10, dopo varie preghiere affinché mio fratello mi accompagnasse, sono già davanti la porta di casa Mendes dove vengo accolta da una signora di mezza età dai capelli color caramello raccolti in modo disordinato e due occhi blu. Senza esitazione mi invita ad entrare e mi dice, con infinita dolcezza, di fare come se fossi a casa mia. Subito ci dirigiamo in cucina dove lei mi offre un bicchiere d'acqua e mi racconta che Shawn gli ha molto parlato di me e che sono stata fondamentale come aiuto per uscire dal periodo buio che ha passato. Sinceramente non ricordo che Shawn mi avesse parlato di qualche problema nel suo passato, ma decido di lasciar perdere. Dopo di che la mamma di Shawn, che ho scoperto chiamarsi Karen, mi avverte che deve uscire per delle commissioni e così, dopo esserci salutate, decido di aspettare che Shawn finisca di lavarsi.

Non so se è per curiosità o perché ho sempre amato leggere ma non posso fare a meno di avvicinarmi a quell' enorme libreria in salotto e cominciare a guardare tutti i libri sugli scaffali. Ci sono tantissimi generi: dai classici come Cime Tempestose ai gialli come le storie di Agatha Christie. Ad un tratto il mio occhio cade su un giornalino nascosto in mezzo ad altri libri, così lo prendo e comincio a sfogliarlo. Per prima cosa leggo il nome della scuola in cima alla pagina e mi accorgo che si tratta di un liceo che si trova dall'altra parte di Toronto. Ma quello che mi lascia più sconvolta è il contenuto della prima pagina dove si dice che il bravissimo e talentuosissimo giocatore di hockey Shawn Mendes lascia la scuola perché tormentato dal tradimento dell'anno. Non riesco a credere al fatto che mi abbia mentito non raccontandomi la verità e facendomi sentire così importante per lui quando in realtà non lo sono mai stata.

Nel preciso istante in cui ripongo quel giornalino al suo posto, Shawn scende le scale e quando mi giro a guardarlo il mio respiro si fa affannato e stento a mandare giù la saliva. E' senza maglietta e ha ancora i capelli ricci leggermente bagnati e quando mi saluta, vedo il suo meraviglioso sorriso e credo di perdere un battito. Dopo esserci salutati ci rechiamo in camera sua, è di un blu notte e ha tante chitarre appese alla parete e alcuni dischi di cantanti che non conosco. Sorpresa dico:

- Non sapevo avessi una passione per le chitarre

- Ho cominciato a 13 anni e non ho più smesso

- Un giorno vorrò sentire qualcosa di tuo

- Ti prometto che sarai la prima

Per il resto del pomeriggio io cerco di far capire l'argomento a Shawn ma con scarsi risultati e tutto va per il verso giusto fino a quando non mi ricordo del giornalino e decisa a scoprire la verità dico:

- Sai a scuola non fanno altro che parlare di te e del fatto che sei bravissimo a giocare a hockey. Hai mai giocato prima?

- No mai fatto prima d'ora

- Certo, come no

- Non sto scherzando è la verità

- Io non credo proprio

- A cosa non credi Hazel?

- Che sia la verità Shawn! Tu stai mentendo dico alzandomi dalla sedia

- Ma su cosa dovrei mentire spiegamelo! dice alzandosi e cercando di prendermi le mani ma io schivo il suo tocco e un dolore leggero mi pervade il petto

- Ho trovato un giornalino di una scuola che si trova dall'altra parte di Toronto che parla di te e di un tradimento che hai subito

- Dove lo hai trovato?

- Oh certo per te è questo l'importante. Perché mi hai mentito? Perché non mi hai detto sin da subito la verità Shawn?

- Perché non racconto ogni momento della mia vita agli sconosciuti urla Shawn

Ed è in quel preciso istante che sento qualcosa rompersi dentro di me e i momenti passati insieme sembrano solo un lontano ricordo.

Con le lacrime agli occhi dico:

- Agli sconosciuti? Quindi io sarei una sconosciuta?

- Cazzo Hazel non intendevo questo

- Forse è meglio che vada farfuglio con la voce tremante mentre esco dalla sua stanza e comincio a scendere le scale

- Hazel aspetta ho sbagliato urla raggiungendomi in salotto e cercando di impedirmi di aprire la porta d'ingresso e uscire

- Ormai è troppo tardi dico guardandolo negli occhi prima di sbattere la porta e andare via

Durante la strada del ritorno penso alla faccia di Shawn durante il nostro litigio ed era palesemente distrutto. Questa cosa non fa che provocarmi ancora più dolore. Credo che stavolta sarà impossibile tornare ai vecchi tempi, dove c'eravamo solo io e lui

Spazio autrice

Care lettici eccoci qua con un nuovo capitolo dove, con grande dispiacere, assistiamo al primo litigio tra Shawn ed Hazel e la cosa mi rende triste ma è giusto così. Vi prometto però che dopo questo brutto momento ci saranno solo belle cose. se vi è piaciuto lasciate una stellina. al prossimo aggiornamento.

Con affetto

Hazel Mendes

Since you came along // Shawn MendesWhere stories live. Discover now