Capitolo 35: Always hate the Mary Sue

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Capitolo 35: Always Hate the Mary Sue

-Non è una giornata meravigliosa? –chiese Missa Lucy

BlackCat roteò gli occhi- certo

Missa sorrise. Era una donna bellissima dai capelli neri e occhi neri, dolce, gentile e in una parola perfetta. Faceva la modella, parlava fluentemente tredici lingue, nessuno la odiava e persino i suoi nemici la consideravano perfetta, nemici? Ma che nemici? Era così perfetta che non ne aveva nemici!

BlackCat, uno Shinigami dai capelli neri e occhi gialli, coda e orecchi da gatto e delle ali nere, odiava Missa. Era stato lui a suggerire il "Marie Sue" come nickname, giusto per non far troppo diretto il fatto che per lui lei era una Mary Sue, il più odioso dei personaggi esistenti, a suo parere.

-Pensaci, oggi è Lunedì! L'inizio di una favolosa settimana in cui...

BlackCat smise di ascoltarla. Quella donna era incredibilmente irritante. Nei secoli ne aveva avuti di partner problematici per carità, probabilmente aveva considerato odiosi molti di loro per secoli, ma lei era solamente irritante

-Buongiorno Missa! –sorrise un collega della giovane- saresti libera sabato?

-Non credo- sorrise lei- ci vediamo dopo

-Altro ammiratore- mormorò BlackCat

-Ma cosa dici, è solo un amico- rise lei

BlackCat alzò gli occhi al cielo- uccidetemi o uccidetela vi prego

-In ogni caso- disse Missa- ho intenzione di eliminare altri criminali

-Non uccidi solo criminali Missa- le disse BlackCat

-Io uccido solo i criminali

BlackCat la guardò ma non replicò. La donna aveva ucciso anche "innocenti", se esistevano innocenti in quel mondo corrotto. Ma perché dirlo? Tanto avrebbe ascoltato solo le persone che le davano ragione e chiunque non le dava ragione era un "criminale dell'umanità", quella donna era pericolosamente persa nelle sue illusioni e la cosa non piaceva per nulla a BlackCat, lui amava avere dei partner con i piedi per terra che sapessero che uccidevano e non credevano di fare il bene della nazione. Una morte non era giusta in ogni caso, che poi lui amasse uccidere era un'altra storia

Tornò nel bracciale, aveva tutte le intenzioni di non muoversi più da lì. Raven era stato il suo partner quando lui era nel gioco, non pensava che avrebbe mai dovuto dargli ragione sul fatto che la maggior parte dei partner sono una rottura di coglioni bella e buona...sperava solo che Uno trovasse anche numero 6 e che la facesse fuori, ma come le Mary Sue vere e proprie era praticamente impossibile ucciderla...beh poteva sperare che Uno fosse particolarmente abile

****

Desdemona si tolse gli occhiali da sole entrando nello studio di modelle

-Miss Schuyler, da questa parte- sorrise uno degli impiegati

Desdemona lo seguì con calma guardando pigramente le modelle intorno. La fortuna aveva voluto che uno dei suoi impiegati, quello che doveva andare a ingaggiare le modelle, si era beccato una brutta influenza e lei ora doveva stare lì tutta la mattinata...

Se non avrebbe ucciso qualcuno sarebbe stata...

-Buongiorno Missa! –disse qualcuno

Desdemona si girò per osservare chi era stata chiamata, una bella donna...

-Buongiorno- rispose lei alzando una mano. La luce colpì il bracciale del gioco

-Oh mio...- sorrise Desdemona

-Tutto bene signorina? –chiese l'impiegato

Lei annuì mettendosi gli occhiali- pare che la fortuna mi sorrida oggi


Note dell'Autrice:

E siamo tornati. Scusate errori o orrori

Che succederà?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo...

Alla prossima...

Angy

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