aliens exist // sei

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[chapter six]
COOKIES

La sveglia di Jungkook suonò come al solito alle sei e mezza.

Aveva una fame esagerata e la prima cosa che avrebbe voluto fare sarebbe stata quella di andare a fare colazione di sotto.

O almeno sperava di fare colazione tranquillo.

Scese la scale barcollando e con gli occhi socchiusi.
Sentì dei rumori provenire dalla cucina e pensò che sua madre fosse già sveglia e che stesse preparando una deliziosa colazione per lui.

Ma non era così.

I suoi occhi misero a fuoco e finalmente riconobbe la figura nella cucina.

-Taehyung?! Ti avevo detto di non entrare!- gridò impanicato.

L'alieno alzò lo sguardo e lo fissò.
-allora? Avevo fame- rispose con nonchalance affondando la forchetta dentro la lattina di carne in scatola.

-quello è il cazzo di cibo del mio cane!- gridò.

Taehyung rimase un attimo interdetto, per poi mettere su un'espressione spaventata e voltarsi verso il moro.
-sono quegli strani animali pelosi, maligni, a quattro zampe e che fanno versi strani e terrificanti?-

-quelli sono i gatti-
Si allontanò per poco e tornò con un'adorabile palla di pelo bianca tra le mani.

-lui è Geureum- disse posandogli un bacio sulla testa.
Si avvicinò all'alieno che cominciò ad indietreggiare impanicato.

-no, no! Portalo via! Aiuto!-

-shh, smettila di gridare- sussurrò Jungkook.
-non ti farebbe mai del male- lo rassicurò provando a posarlo fra le braccia del grigio.

L'extraterrestre strinse gli occhi mentre allungava, esitante, le braccia verso il moro.

Le sue mani entrarono in contatto con il corpo caldo del cagnolino bianco e le sue dita si insinuarono nel suo pelo e presero ad accarezzarlo.

Abbassò lo sguardo, incontrando gli occhioni del cucciolo, sorrise involontariamente.

-dolce-

-visto?-

Taehyung annuì.

-ora perché non provi qualche altra cosa che non sia assolutamente carne per cani?- chiese Jungkook dirigendosi verso la dispensa.

-biscotti!- esclamò sventolando il pacco di dolci.

Taehyung afferrò la scatola e lesse la scritta a caratteri cubitali.
-Jungkook...cookie...Jungkookie. Uh, Jungkookie!- sorrise al nomignolo che lui stesso aveva inventato.

Jungkook sorrise: gli piaceva la sua innocenza e il suo comportamento infantile.
-una domanda...- fece attirando l'attenzione del grigio.
-come fai a leggere e parlare...come noi?-

-su Proxima b parliamo una lingua che si chiama Ewokese, che deriva da alcuni dialetti del vostro pianeta-

Jungkook annuì e si voltò nuovamente per prendere uno yogurt dal frigo, ma si fermò all'istante.

-Jungkook, cosa stracazzo succede?!-

𝗮𝗹𝗶𝗲𝗻𝘀 𝗲𝘅𝗶𝘀𝘁 ; kv ✓Where stories live. Discover now