Capitolo 8

460 13 0
                                    

Sentivo una forte pressione sul mio corpo e una mano che mi accarezzava la guancia. Al solo pensiero che potesse essere Marco aprì di scatto gli occhi e mi ritrovai davanti due cristalli chiari che mi guardavano. Si morse il labbro e cercò di farmi un sorriso riconoscente. In pochi secondi mi ritrovai stretta tra le sue braccia. Ho bisogno di conforto e lui è l'unico che me ne può fare ora come ora. Mi accarezza la testa mentre mi sussurra nell'orecchio che andrà tutto bene. Ma in un secondo penso a che ora potrebbe essere. Mi stacco dal l'abbraccio di Robert e mi tiro su con la schiena «che ore sono?» gli domando mentre mi alzo e noto che addosso ho una felpa di Robert con un paio di pantaloni comodi. Arrossisco al pensiero che me li ha messi lui quando ieri sono crollata sul divano a vedere il film, mi guardo allo specchio e vedo Robert che controlla l'orologio «le nove e mezza» o mio dio, no «cazzo» esclamo a bassa voce sperando che non mi abbia sentito e per sicurezza porto lo sguardo verso il riflesso di Robert e solo adesso mi rendo conto che è senza maglietta. Le mie guance si fanno di nuovo calde ed esco dalla stanza «Robert? Dove sono i vestiti?» esclamo fuori dalla camera e in pochi minuti me lo ritrovo affianco, ancora senza maglietta, che ride «in bagno» mi fa segno con la testa la porta del bagno e vado dentro «grazie» esclamo una volta in bagno «non c'è di che» detto questo mi spoglio e mi metto i vestiti che avevo ieri sera.
Uscita dal bagno prendo il mio telefono e noto che si sono fatte le dieci, Marco mi ucciderà, ma lo ucciderò prima io. Inoltre vedo più di cinque chiamate perse da parte di Marco, nove da Amelia, altre nove da James e dieci da Toni. Wow, sono sparita per qualche ora e mi chiamano come se fossi morta. Decido di chiamare James e dirgli che sto bene, in modo che non si preoccupa «Em!» esclama e sento la voce degli altri urlarmi contro «mi spieghi che fine hai fatto?!» urla dall'altro capo del telefono, tanto che devo allontanarlo «niente, più che altro, Marco è li?» gli domando mentre mi dirigo in cucina mentre noto che Robert sta facendo colazione e questa volta è vestito «si, è preoccupato per te» ed io scoppio a ridere, tanto forte che Robert mi guarda male «puttano» rido sempre più forte, ma una lacrima lascia il solco sul mio viso «cosa?» sento che mi dice James ed io scuoto la testa «aspettaci a casa, non fare andare via Marco, dieci minuti e io e Robert arriviamo» gli dico mentre prendo per il braccio Robert e costringendolo ad alzarsi «sei da Robert?» esclama mentre indico la porta a Robert e lui sbuffa e prende le chiavi, sussurra "la mia colazione" e fa il broncio, gli sorrido e lo spingo fuori «si, arriviamo» attacco la chiamata e guardo Robert «dopo te la offro io la colazione, adesso andiamo» e lui mi sorride come se fosse un bambino.

Arrivata fuori casa io e Robert entriamo e noto che tutti sono seduti sul divano «che ci facevi con Robert?» esclama Marco ed io quasi non gli scoppio a ridere in faccia «io? Parla il ragazzo che quando la stupida Emilia non c'è va a scoparsi l'ex del suo ex migliore amico, che bella vita di merda che fai, vero Marco?» gli sorrido mentre mi avvicino a lui «beh adesso puoi tornare a scoparti  Anna senza la cogliona che ti intralcia, la porta è lì» gli indico la porta e noto che Marco mi guarda con la bocca spalancata «che c'è? Ti ho visto con le mani nel secco?» gli domando mentre mi avvicino al suo orecchio «Anna ti soddisfa?» gli sussurro vicino l'orecchio e gli metto una mano sulla spalla «perché non parli?» lo sento irrigidirsi e riesco a sentire tutti i brividi che gli sto procurando, sorrido «avevo bisogno di fare sesso per essere un vero uomo?» lo guardo negli occhi e noto che ingoia un groppo, mi allontano e mi giro di nuovo verso la porta «ti ripeto, la porta è lì» gli faccio segno e lui si dirige verso la porta «nessun rancore! Solo-» esclamo mentre si gira un'ultima volta verso di me «non farti più vedere» scuoto la testa mentre dico queste parole è Marco esce di casa «ti sei preparata tutto questo in macchina?» sento dire da Robert e mi giro a guardarlo, mi avvicino a lui e gli do uno schiaffo sul braccio «no» faccio la finta offesa e lui mi guarda mentre fa un movimento strano con le sopracciglia «forse» mi sorride e mi abbraccia «hai fatto benissimo» mi sussurra all'orecchio e noto che tutti gli sguardi dei miei amici e di mio fratello sono ancora punti su di me. Io e Robert ci stacchiamo e guardo James «cosa? È stato Robert a dirmelo» e lui guarda Robert con uno sguardo di sollievo «lo sapevo già» esclama James «ma come? Tu prima hai fa-» mi blocca prima che continui «fingevo, me lo hanno detto Jo e Rob, Rob voleva dirtelo e mi sembrava giusto visto che è stato lui a vederli» annuisco e Robert mi circonda con un braccio le spalle «come siete tenere» esclama Amanda mentre si tocca la pancia ed io sorrido, ma allo stesso tempo le mie guance si tingono di rosso, mi giro verso Robert e noto che anche lui mi sta guardando e in poco tempo mi scombina i capelli «la mia colazione?» ed io scoppio a ridere «hai pensato a tutto questo tempo alla colazione?» e lui annuisce «vieni» prendo la sua mano e lo porto vicino alla porta «noi andiamo a fare colazione al bar, se volete, venite» detto questo apro la porta e, con ancora la mano di Robert intrecciata con la mia, ci dirigiamo verso la sua auto «ho così voglia di un cornetto» esclama mentre entra ed io scoppio a ridere, ma la mia risata si ferma e in poco tempo guardo male Robert «Gli allenamenti?!» esclamo mettendomi le mani in testa e lo sento scoppiare a ridere «cogliona, è Natale» sospiro e mi sento una mano toccarmi la guancia, mi giro verso Robert e gli sorrido. Non potevo chiedere un migliore amico migliore.

Sei tu la causa del mio sorriso //Robert Lewandowski❤️⚽️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora