Capitolo 10

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Dopo le feste di Natale, le giornate ripresero come erano prima delle feste, la maggior parte dei miei amici erano ad allenarsi mattina e pomeriggio, Toni e Amelia, qualche giorno fa, ritornarono a Madrid, Jo è più frustata del solito perché James sta sempre ad allenarsi e poi ci sono che me ne sto tranquillamente sul letto a guardare il cellulare mentre Jo mi riempie la testa di paranoie. In momenti come questi vorrei solo suicidarmi. Scorro un po' Instagram ed è proprio in quel momento che mi capita una foto di Cristiano sotto lo sguardo. Vado sul suo profilo e smetto di seguirlo, smetto di seguire anche tutti i miei ex amici della squadra spagnola tranne Toni. Oltre a questo, mi capita anche una foto di Marco in bianco e in nero, leggo le descrizione "Ho sbagliato e me ne pento, adesso capisco che significa soffrire per amore", mi mordo il labbro, spero non stia parlando di me, fa che non stia parlando di me. Noto che alla fine del post ci sono due lettere "E.R", stavo pregando che non fossi io, eppure mi sbagliavo. Fatto sta che è stato lui a tradirmi e forse vorrei dirgli anche grazie. Se non fosse stato per lui probabilmente non avrei mai capito quello che io provi per Robert «mi stai ascoltando?» sposto il mio sguardo dal telefono alla faccia di Jo e scuoto la testa «scusa, ma guarda qui» le do il telefono e lei sbianco «gli manchi?» mi domanda ed io scuoto la testa «non lo so» mi metto le mani fra i capelli «beh credo proprio di sì» mi dice mentre posa il telefono sul letto «a te manca?» mi domanda ed io scuoto la testa «no, anzi, lo ringrazio per avermi tradita» Jo corruga la fronte «ho capito che non ero davvero innamorata di lui, ma bensì di un altro» sorrido al pensiero di Robert «illuminami, chi?» i suoi occhi sono pieni di gioia ed scoppio a ridere «non te lo dico, mi prenderesti in giro» le dico mentre scuoto la testa «dai! Sono o no la tua migliore amica?» le sorrido e scuoto la testa «quanto odio questa parte di te» mi butta un cuscino addosso e scoppia a ridere. La sua risata si ferma quando il mio telefono comincia a squillare «chi è?» le domando mentre faccio segno di darmi il cellulare e lei me lo da e basta. Guardo il nome sul mio cellulare e a leggere il suo nome mi viene da sorridere «pronto!» esclamo mentre mi alzo dal letto «che fai?» mi domanda dall'altro capo del telefono «parlavo con tua sorella delle cose belle della vita» sospiro mentre mi avvicino alla finestra «ovvero? A quanto sono bello?» mi domanda e per quasi non gli rispondo "probabile", o almeno è quello che intendevo io «no» sorrido e mentre guardo la piscina ricoperta dal telone con sopra un po' di neve «allora? Di cosa?» oggi Robert è molto insistente «all'amore, forse una delle due si è innamorata» esclamo girandomi vero Jo e comincia a ridere «scommetto sei tu, sai Jo è fidanzata» sembra fare due più due, spero riesca ad arrivare al fatto che fa quattro «bravo, sei intelligente» scoppio a ridere e lo sento sospirare «ho voglia di passare cinque minuti solo con te, dopo usciamo? Andiamo al parco?» mi domanda ed io sorrido come una scema «si, certo, solo io e te?» a questa domanda davanti a Jo quasi arrossisco «cosa non ti è chiaro che "voglio stare cinque minuti solo con te"?» mi domanda ed io arrossisco, Jo mi guarda stranita e sorrido «si, ok, per che ora?» gli domando mentre guardo l'orologio che si trova sul mio polso «noi adesso stiamo uscendo dalla sede, per le sette va bene?» mi domanda ed io annuisco, anche se so perfettamente che non può vedermi «si, va benissimo» sorrido e guardo Jo «tra un quarto d'ora fai tornare Jo a casa? Anzi no, la faccio accompagnare da James a casa, in modo che posso venirti a prendere io» lui vuole venire a casa mia quando non c'è nessuno? Dire che sto pensando male è poco «si, va bene» la mia voce trema un po' «che hai?» mi domando dolcemente «nulla, adesso fammi andare e ricorda di dire quella cosa a James» gli ricordo e lo sento sorride «stupida, si che me lo ricorderò» ci salutiamo e chiudo il telefono. Guardo Jo e noto che anche lei mi sta guardando «non ci credo» mi dice mentre si alza dal letto «ti piace Robert?!» urla mentre mi prende le mani «cosa? No» arrossisco mentre lo dico e cerco di coprirmi girando la facci di lato «non mi sembra! Sei tutta rossa!» Jo scoppia a ridere ed io mi unisco a lei «forse» le dico e lei mi abbraccia «dove andate? A che ora?» mi domanda ed io mi stacco dal l'abbraccio guardandola male «prima di tutto usciamo come amici, secondo andiamo al parco e terzo alle sette» le dico mentre gesticolo i numeri con le mani «amici, ci credo poco, comunque fammi andare via, ti devi preparare» mi domanda mentre prende la borsa «no, ti accompagna James» le dico mentre le prendo il braccio e sorride «ah, mi faresti un piacere?» le domando e lei annuisce «faresti cenare James da te? E lo lasceresti dormire da te?» le domando mentre divento rossa «Em? Cosa vuoi fare con mio fratello?» mi domanda con una punta di malizia «assolutamente nulla, però ho voglia di passare tutta la serata con lui e poi farlo dormire in camera degli ospiti, lo giuro» alzo le mani e la guardo «va bene, non fate un bambino prima di esservi fidanzati» detto questo scoppi a ridere ed io mi avvicino al letto per prendere un cuscino e lanciarglielo «JO!» le urlo mentre ridiamo «sono le sei e dieci, ti vuoi preparare? Poi arriva James e non ti vedremo fino a domani» mi ricorda Jo ed io annuisco «bravissima! Chiedi a James di dormire da te quando siete ancora qua, così si porta io cambio» le dico e lei diventa rossa «James potrebbe avere già il cambio a casa mia» ed io mi giro a guardarla «o mio dio, fammi vestire» mi giro verso l'armadio e prendo un semplicissimo jeans nero con una felpa grigia da mettere sopra. Vado in bagno a vestirmi proprio mentre sento la porta di casa aprirsi e di scatto urlo a Jo di scendere da James.
In meno di dieci minuti e sono pronta, sono le sette e venticinque e scendo di fretta le scale per salutare James e Jo «Em, io resto a dormire da Jo» mi dice mio fratello e Jo mi fa occhiolino senza farsi vedere da mio fratello «va bene, a domani fratellone» gli do un bacio sulla guancia e saluto Jo con un abbraccio «grazie» le sussurro «non fate figli» mi sussurra anche lei e le do uno schiaffo sulla schiena.

«a causa degli allenamenti non ci vediamo spesso» ci sediamo sulla panchina mentre Robert esclama queste parole «se non per andare al bar la mattina» gli ricordo e sbuffo «mi dispiace non riuscirti a vedere tutti i giorni» poso la mia testa sulla sua spalla «anche a me» posa la sua testa sulla mia testa, comincio a ridere «perché ridi?» mi domanda mentre toglie la sua testa dalla mia e io tolga la testa dalla sua spalla «nulla» mi giro a guardarlo e gli sorrido «allora» mi dice mentre si gira a guardare i bambini che giocano «chi ha fatto breccia nel tuo cuore?» mi domanda ed io aggrotto le sopracciglia «nessuno in particolare, credo che mi passerà subito» che bello dire le bugie, ti toglie un peso da dosso, non è vero, te ne crea altri «non posso sapere chi è?» mi domanda con una voce strana «no, non lo sa nessuno» cit, lo aveva scoperto Jo quello stesso pomeriggio «ehm, va bene» si gira a guardarmi. Guardo i suoi occhi chiari e soltanto guardandoli per pochi secondi riesco a sentirmi a casa «Sai, quando guardo i tuoi occhi, mi sento a casa» sorride, sorride come senza rendersi conto che mi ha cambiato la vita, fisso attentamente il suo sorriso, i suoi denti bianchi, la sua fossetta che da sempre ho voluto tracciare con il dito lungo la sua guancia  «perché mi guardi così?» mi domanda scrutandomi attentamente «no, niente» mi alzo e lo guardo, imitandolo a fare lo stesso, chissà quando avrò il coraggio di dirti che ti amo, Robert.
Mi prende per mano e mi conduce alla sua macchina, ormai si sono fatte le otto ed era ora di tornare a casa «come mai mia sorella mi ha detto di non tornare a casa stasera?» mi domanda ed io divento rossa «perché...» inizio a dire e lui mi guarda non capendo. Apro la portiera dell'auto ed entri dentro «mi prometti che non ti arrabbi?» gli domando mentre mette in moto l'auto «prometto» mi guarda per un secondo ed io mi giro verso il finestrino «James e Jo fanno un mese di fidanzamento, James mi aveva detto che andava a dormire da Jo, probabilmente ceneranno da soli e poi, probabilmente, vorranno restare tutta la serata da soli» gli dico mentre guardo fuori «ed io dove vado?» mi domanda mentre schiocca le dita «non ti sei arrabbiato?» gli domando mentre mi giro a guardarlo «no, anche io sarei voluto stare solo con la mia ragazza» si gira a guardami ed io riporto nuovamente lo sguardo verso il finestrino «Jo, mi aveva chiesto, se potevi restare da me, ed io gli ho detto si, dormirai nella stanza degli ospiti» gli dico mentre scendiamo dall'auto, siamo appena arrivata a casa mia. Guardo la porta e la apro «per me va bene» mi guarda, ma io faccio finta di niente «solo che non voglio passare una serata con te, sei così noiosa» mi giro e faccio la faccia da finta offesa mentre gli tirò un piccolo schiaffo sul braccio «il noioso qui, sei tu» gli dico mentre chiudo la porta e vado ad accendere la stufa «si gela» mi dice ed io annuisco «avevo programmato la stufa alle sette e mezza, ma a quanto pare» gli dico e lui scuote la testa «nessun problema, solo che copriti» prende una coperta da appara al divano e me la mette sulle spalla, gli sorrido e lui fa lo stesso «grazie» lo abbraccio e lui ricambia «mi mancavi così tanto» stringo più forte Robert tra le mie braccia e lui fa lo stesso. Cammina all'indietro in modo che si sedesse sul divano. Continuo ad abbracciarlo e lui mi lascia dei dolci baci sulla spalla. Mi stacco dal l'abbraccio e cerco di alzarmi in piedi, con scarsi risultati «dove vai?» mi domanda guardandomi negli occhi «a preparare la cena» questa volta mi lasci ed io vado di corsa in cucina. Il mio cuore batte a mille. Non ho mai provato quest forti emozioni.

Dopo cena andiamo sul divano a vederci un film, cosa che non durò molto visto che ero davvero stanca. Inoltre verso le dieci e mezza iniziò un forte diluvio. Cosa che non mi fece addormentare per nulla. Avevo paura il suono dei tuoni, mi mettevano ansia. Di solito in queste situazioni andavo in camera di James, ma adesso James non c'è. È oramai quasi un'ora che sono nel letto a fare finta di non sentire questi tuoni. Mentre mi stavo alzando per andare in bagno si sentì un tuono fortissimo, cosa che mi fece risedere sul letto e mettere il cuscino sotto la mia testa. Con tutta la forza che avevo mi alzai dal letto con il cuscino in testa e uscì dalla mia camera. Senza bussare entrai nella camera di Robert e notai che anche lui era sveglio «Robert!» urlo mentre mi butto sul suo letto e cercando un suo abbraccio che arriva subito dopo «che succede?» mi domanda a mentre mi accarezza la testa «i tuoni» balbetto e lui mi bacia la testa «tranquilla» mi rassicura mentre mi fa stendere sul letto «vuoi dormire con me?» mi domanda ed io presa dallo spavento annuisco «grazie Rob» gli dico mentre, stesi, mi abbraccia. Robert continua a farmi dei piccoli baci sulla testa, cosa che non mi fa resistere. Per quasi non mi viene l'istinto di baciarlo. Ma non lo faccio. Mi lascio coccolare da lui mentre mi dice frasi dolci per farmi calmare. È per questo che amo Robert.

🌞🧡🌞
Mi dispiace tantissimo per l'attesa di questo capitolo e per il fatto che è così corto, ma non avevo molte idee e inoltre in questo periodo sono molto impegnata, quindi mi dispiace se non riuscirò a pubblicare il capitolo una volta a settimana.
Detto questo spero che la storia vi stia piacendo e al prossimo capitolo, CIAUUU🌞

Sei tu la causa del mio sorriso //Robert Lewandowski❤️⚽️Where stories live. Discover now