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Non siate lettori silenziosi, per piacere.

We need to calm down.

Quando mi svegliai il sole mi colpiva gli occhi e sbuffai

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Quando mi svegliai il sole mi colpiva gli occhi e sbuffai. Cercai di alzarmi, ma la stretta del braccio di Harry mi fermava e mi teneva stretta a lui. Quasi risi quando la sua mano si era infilata sotto la mia maglia e stringeva il mio seno. Ieri, dopo tutto, ho lasciato addormentare Harry e mi ero vestita con la sua maglia, con il terrore che potesse scoprirci la sorella o la madre. Entrambe però dopo mandarono un messaggi dicendo che non sarebbero tornate presto poiché Gemma aveva convinto Anne a fare shopping. Erano le 8 del mattino dopo e cercai di spostare le mani di Harry, ma ebbi il risultato completamente opposto.

«Devo fare pipì.» sussurrai annoiata e sbuffo, lasciandomi poi andare. Mi alzai velocemente dal letto e mi rinchiusi in bagno. Ieri, anche se mi ero vestita e lavata non avevo avuto il coraggio di guardare il mio stato allo specchio, oggi avrei dovuto fare i conti con la realtà. Il mio collo, come previsto, era tempestato di macchie viola che si andavano allargando verso il petto e sul seno. Sospirai guardando i miei capelli legati un una coda troppo scombinata e le labbra ancora rosse. Decisi di farmi una doccia veloce e di truccarmi e vestirmi al meglio. Indossai una maglia a mezzo collo e stirai i capelli, così da non aver problemi con i succhiotti, che non so fermavano al lato di sopra, ma avevo scoperto di averne due anche sulla gamba vicino all'inguine. Al fine del mio capolavoro erano le nove e mezza e decisi di svegliare Harry, dovevamo tornare a Londra.

«Che ore sono?» disse semplicemente, mentre si stiracchiava. La situazione sul corpo di Harry non era delle migliori, gli avevo lasciato un piccolo succhiotto vicino l'orecchio e aveva dei graffi lungo la schiena. Mentalmente mi domandai cosa avrei potuto combinare se avessimo fatto sesso, e ridacchiai. «Perché ridi?» domandò venendomi incontro. Mi bloccò contro la scrivania e sospirai quando tirò giù il collo alto della maglia, e le sue labbra si allargarono in un meraviglioso sorriso. Non mi diede il tempo di dire qualcosa o di fermarlo che alzo completamente la mia maglia, spostando anche il reggiseno, per guardare i succhiotti lasciati sul mio corpo. Quando mi sistemò la maglia il suo sorriso non aveva lasciato le sue labbra, anzi. «È un opera d'arte.» ammise facendomi l'occhiolino.

«Harry quello che è successo non-» cercai di iniziare, ma portò subito le labbra sulle mie zittendomi. Portai le mani sul suo petto, cercando di allontanarlo ma era inutile, era come spostare una pietra. Le sue mani si infilarono prontamente nelle tasche del mio jeans e lo strinse, così da farmi aprire la bocca e incontrale la mia lingua. Sapeva perfettamente cosa fare e dove mettere le mani, e dovevo riconoscergli che era troppo bravo, tanto da farmi rilassare e incrociare le braccia dietro il sul collo. Mi fece sedere sulla scrivania e separò le mie gambe, così da intrufolarsi al centro. Cercai di mantenere la lucidità di tenerlo lontano, tenendo le gambe strette per non farlo avvicinare troppo, ma quando si scocciò per non riuscirsi ad avvicinare, lo fece lui con le sue mani. Incontrai ancora una volta in troppo poco tempo il suo membro contro il mio centro e sospirai, quando cercando di allacciare meglio le mani dietro il suo collo, mi mossi contro di lui.

«Non pensavo avessi già voglia di ripetere quello che è successo ieri pomeriggio.» commentò semplicemente quando si mosse contro di me. Inizialmente mi lascia andare, aspettando che le sue mani facessero tutto il lavoro, ma oggi la mia sentinella della ragione aveva probabilmente picchiato così tanto forte la mia dea interiore da farla svenire, che decisi di allontanarmi e prendere le distanze.

«No. Dobbiamo calmarci e dobbiamo parlare di quello che è successo ieri. Dobbiamo tornare a Londra. Lavati e andiamocene, punto.» dissi e lui mi guardo divertito poi alzò le mani in segno di resa e si diresse dritto nel bagno, senza dire più una parola. Il rumore dell'acqua che cadeva mi fece immaginare la scena: lui nudo sotto la doccia e sembrò risvegliare completamente la dea, che mi spingeva ad entrare in quel bagno e continuare a fargli fare ciò che più gli piaceva con il mio corpo, ma la voce di Gemma al piano inferiore mi fermò poco prima che poggiassi la mano sulla maniglia della porta, e mi allontanai. Cosa diamine stavo diventando?

Uscii velocemente dalla stanza e mi diressi sorridente verso Gemma, che era entusiasta dei nuovi vestiti comprati. Mentre me li mostrava nella sua stanza e me li descriveva dettagliatamente, la mia testa ripeteva la scena di Harry sotto la doccia o con la faccia nelle mie gambe e mi sentii sporca quando pensai di fuggire da Gemma e di ripetere quella situazione.

«Ti vedo pensierosa, è successo qualcosa?» domanda mentre appende nel suo immenso armadio i nuovi vestiti. In realtà il suo armadio era una stanza, letteralmente. Solo le porte erano di armadio, dalla sua stanza poi si entrava in quest'altra, che era piena di scarpe, borse e vestiti. «Lo so cosa avete fatto tu ed Harry, se vuoi parlarne con me puoi farlo.» aggiunse sedendosi accanto a me, la guardai confusa e lei rise. «Ieri sono tornata a casa, e mi dispiace dirtelo ma non sei per niente silenziosa.» commentò e dovetti coprirmi la faccia con le mani, imbarazzatissima della situazione.

«Non abbiamo fatto sesso.» mi sentii quasi in dovere di dirlo, ma ciò fece ridere ancora di più Gemma.

«Mi dispiace allora che sia mio fratello, dovrà avere delle capacità meravigliose.» disse e riportai le mani sul mio viso, completamente imbarazzata. «Puoi dirmi tutto, davvero. Voglio aiutarti.»

«Era la mia prima volta, non so cosa mi sia successo.» ammisi dopo pochi secondi di silenzio e la vidi annuire. «In realtà non ho mai fatto nulla con nessuno, non lo so perché sia successo ieri.»

«Ti sei pentita?» domandò diretta e io feci di no con la testa. L'ho voluto io, ho incitato io Harry a continuare. «Allora prendi i tuoi dubbi e buttali nel cesso. Non so cosa ci sia tra te ed Harry, ma è qualcosa di forte e anche se hai o avete qualche dubbio, si risolverà tutto.»

«Io ed Harry siamo fidanzati.» aggiunsi, dovendo tenere questa maschera, ma Gemma rise.

«Mentite pure a mia madre, so che Harry ti ha 'obbligata' a venire e farti fingere di essere la sua ragazza. Ma so anche che lui non guarda tutte così e c'è qualcosa tra di voi.» disse semplicemente alzandosi. «Parlatene in aereo, poi se vuoi altri consigli mi chiamerai okay?» domanda e io annuisco. Dovevo parlare con Harry.

Strange but Magnetic; Harry StylesWhere stories live. Discover now