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Non siate lettori silenziosi, per piacere.
Adoro che inizio a trovare qualche commento, attendo di leggervi!
Ho scritto una storia su Calum Hood, vi farebbe piacere se la pubblicassi?
Poi, ho pensato che ci sono moltissime storie carine che non hanno molta visibilità, ho pensato di pubblicare un 'libro' dove commento le storie che ho letto e voi me ne consigliate altre, e scrivere tutti i nomi di storie belle, per pubblicità che ne pensate?
Fatemi sapere!

Cody.

«Tu che ne dici, mi sta meglio questo oppure questo?» domanda Sophia

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«Tu che ne dici, mi sta meglio questo oppure questo?» domanda Sophia. Liam le ha chiesto di uscire per parlare di una cosa 'molto importante' e siamo tutti sicuri che le chieda di sposarlo. Mentre Ellie ed Eleanor commentano eccitate la situazione, continuo a girare le pagine di letteratura che dovrei imparare per domani. Avevo dimenticato completamente il test, ero stata risucchiata dai libri che stavo leggendo.

«Chiudi questo coso!» urla Ellie e sbuffo, riponendo i libri nella mia cartella. «Divertiti con noi, stai sempre su quei libri.» continua e sbuffo, decidendo quindi di chiudere i libri e di posare tutto, per alzarmi e andarmene.

«Domani ho il test, quindi vado. Fatemi sapere qualcosa.» dico salutando tutte con un bacio sulla guancia. Chiudo velocemente la porta alle mie spalle e mi stringo la sciarpa intorno al collo mentre cammino velocemente verso casa mia. Il test di letteratura inglese era il mio problema più grande, adesso. Le ragazze ormai erano diventate troppo pesanti, oppure forse ero io che non andavo bene per loro, ma nell'ultimo periodo ci trovavamo in contrasto con la maggior parte delle idee. Mentre loro erano interessate al 90% dai loro fidanzati e il restante si dedicava ai trucchi ed ai vestiti, cose che non mi appartenevano, stavo trascorrendo moltissimo tempo da sola. La cosa che mi faceva isolare ancora di più erano i loro racconti delle loro meravigliose relazioni che non mi andava di sentire. Io non sapevo niente d'amore, ne avevo sentito parlare solo nei libri, niente più. Apro la porta di casa e getto i libri sul tavolo, non perdendo altro tempo dietro i miei inutili pensieri. Spengo il cellulare e mi concentro assolutamente sui miei adorati libri. Il tempo passa, senza che io me ne accorga sono le dieci di sera e la mia mente sembra in ebollizione.

Decido quindi di chiudere quindi i libri e di farmi una doccia bollente, così da rilassarmi e mettermi nel letto, cercando di dormire tranquillamente. La mattina seguente, ovviamente, mi svegliò il meraviglioso suono del mio cellulare e dopo aver mandato al diavolo tutto, mi alzai e mi preparai. Andare a scuola con la pioggia era veramente insopportabile, soprattutto quando non avevo la macchina. Arrivata a scuola entrai direttamente in aula, senza preoccuparmi se ci fossero i miei amici fuori oppure no, ero poco interessata da loro. Utilizzai i minuti prima del test per ripassare ancora una volta, assorta nella mia bolla.

«Hei!» mi saluta Harry sedendosi accanto a me. Gli faccio un leggero segno con la mano, anche lui non mi interessava molto. Fortunatamente non riuscì a dire nulla che entrò il professore e iniziammo subito il test. Molti mi chiamavano per suggerimenti, tanto da dover essere spostata e quasi odiai di essere me, era sempre la stessa storia.

Se il buongiorno si vedeva dal mattino, oggi sarebbe stata una giornata di merda.

Appena suona la campanella ripongo tutto nella cartella e corro verso l'uscita della classe, stava diventando un vero e proprio inferno lo sguardo incazzato di Harry perennemente su di me

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Appena suona la campanella ripongo tutto nella cartella e corro verso l'uscita della classe, stava diventando un vero e proprio inferno lo sguardo incazzato di Harry perennemente su di me. Avevo bisogno di una lunga pausa da tutti, così decisi di pranzare fuori, senza avvisare nessuno e mentre tutti correvano verso la mena, io camminai a fatica verso l'uscita, lasciando perdere ogni mia traccia tra la folla sperando che nessuno mi seguisse.

Appena uscii da quel carcere mi poggiai al muro per riprendere fiato e aggiustarmi i capelli. Solo pochi minuti iniziai a muovermi, raggiungendo il prima possibile un ristorante vicino. Non sapevo precisamente cosa mi stese succedendo, ma la mia mente mi sembrava spenta, quasi esausta di sopportare troppe voci.
Sophia e Liam si sarebbero sposati?
Mi piaceva Harry?
Perché Harry si comportava così?
Erano queste le domande che mi giravano in testa, ma allo stesso tempo mi disinteressavo della risposta, saperlo non avrebbe cambiato nulla.

«Buongiorno signorina, un tavolo per due?» domanda il cameriere appena entro nel ristorante, probabilmente aveva la mia età.

«No, sono sola.» sussurro e lui resta quasi sorpreso, poi mi indica il tavolo dove posso sedermi. «Le porto subito il menù.» afferma dopo aver sistemato il tavolo. Il locale era molto carino, caratteristico. Ogni muro era diverso dall'altro, quello di fronte a me aveva delle tazze con vari nomi di città appese, mentre dietro di me c'erano dei libri. Nell'angolo del buffet c'erano le luci che ricordavano la serie tv stranger things. «Prego.» mi interruppe il ragazzo, che si chiamava Cody leggendo la targhetta che riportava al petto.

«Dammi del tu, mi fai solo sentire vecchia dandomi del lei.» ammetto prendendo il menù dalle sue mani. «Probabilmente abbiamo anche la stessa età.»

«Effettivamente si, credo di si.» rispose sorridendo, rilassandosi momentaneamente. «Passo tra poco.» affermò poi, allontanandosi. Analizzai il menù, erano tutte cose molto buone e avrei voluto ordinare tutto. «Sei in difficoltà?» domandò Cody quando tornò.

«Sono tutte cose molto buone, tu che mi consigli?» domandai, puntando per la prima volta lo sguardo sul suo viso. Mi resi conto che era un ragazzo molto carino, aveva gli occhi chiari ed i capelli marroni.

«A me piace molto la pasta al forno, non è di quelle congelate a cui siamo abituati, dicono di essere italiani, su questo non ho la conferma ma sono molto bravi a cucinare.» afferma ridendo, coinvolgendo anche me.

«Allora prenderò la lasagna una bottiglia d'acqua naturale.» ordino, chiudendo il menù. Cody subito lo prende e si allontana sorridendo. Mentre attendo il mio piatto mi guardo intorno e noto che nessuno dei miei compagni è qui, sono circondata da uomini di carriera oppure da coppie. Erano tutti molto silenziosi e quasi spruzzavano soldi dalle orecchie ed un po' mi rivedevo in loro ma la mia mente si divideva in due, una parte pensava che sarei diventata anche io così, donna in carriera, dall'altra disprezzavo tutto ciò, avrei voluto essere più 'normale', con una famiglia che mi amava.

«Ecco a te.» mi interruppe ancora Cody e sorrisi per ringraziarlo, poi iniziai a mangiare e devo ammettere che era davvero buono.

Strange but Magnetic; Harry StylesWhere stories live. Discover now