47. Incubo E Desiderio

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2 mesi dopo…

Settembre, si direbbe che dopo l’estate i matrimoni diminuiscono, invece no, Settembre è il nuovo Maggio dei matrimoni e quindi mi ritrovo a correre per l’ennesimo giardino da una parte all’altra per vedere se è tutto alla perfezione come vuole Leonard.

Leonard, la mia vita da due mesi a questa parte ruota intorno a lui, è la mia Miranda ed io sono la sua Emily.

Leonard Stevens è eccezionale nel suo lavoro, un maniaco del controllo, un dittatore in ambito lavorativo ai livelli di Miranda del Diavolo veste Prada.

Lui ovviamente veste Prada e qualsiasi altro stilista in vita, anche se la maggior parte dei suoi completi li fa arrivare direttamente dall’Italia da una sartoria artigianale che glieli confeziona su misura.

Tralasciando l’ambito lavorativo Leonard umanamente è meraviglioso. Siamo diventati amici subito, e in ambito lavorativo ci siamo trovati in sintonia, per questo non ci ha messo molto prima di promuovermi a tutti gli effetti la sua assistente. Ho faticato moltissimo, qui oltre il lavoro mentale c’è anche quello fisico, devi stare nella location sempre, muoverti fra i vari luoghi aiutare a spostare decorazioni all’occorrente, sorvegliare tutto e tutti.

È faticoso stressante e combattere con le spose isteriche non è veramente facile, in questo Leonard ha molta pazienza, io no. Infatti preferisco fare da ping pong fra eventuale chiesa, location scelta o per solo la cerimonia o anche per il rinfresco e in altri casi anche il ristorante.

Contattare fiorai, fotografi, staff e così via, ma tenetemi lontano da quelle pazze isteriche con al seguito una schiera di damigelle che non aspettano altro di scoparsi i testimoni dello sposo nel corso della cerimonia.

Ho visto più tradimenti durante i vari matrimoni che in Beautiful.

Però a parte questo molte volte trionfa l’amore, gli occhi delle spose brillano e quando lo sposo si commuove nel vedere la futura moglie quando entra che sia in una chiesa o lungo un viale di petali, io crollo. Quello è il mio momento è il momento in cui vengo ripagata di tutte le mie fatiche mentali e fisiche. È il momento in cui l’amore è il protagonista di tutto, e non importa più nulla dei fiori della location e del vestito, quello sguardo vale più di tutto.

È il momento che penso anche ad Harry ed è il momento che invidio più di tutti. Non ho mai pensato di sposarmi, non è nelle cose che ho programmato nella vita ho sempre messo per prima cosa il lavoro.

Amo i matrimoni, ho sempre amato ciò che circonda il matrimonio, il vestito e l’organizzazione, ma non ho mai pensato al mio matrimonio. Eppure ogni volta che mi commuovo per quella scena inevitabilmente penso che non avrò mai lo sguardo che ha la sposa dal proprio futuro marito, forse lo avrò, ma non lo avrò da chi amo veramente.

Harry non sarà mai sotto un arco di rose e peonie bianche ad aspettarmi in uno smoking con delle orripilanti scarpe di Gucci ai piedi, mentre percorro il mio viale di petali sparsi sul prato.

Sogno sempre la scena, Harry è li, ma mentre alzo lo sguardo su di lui cambia forma e si trasforma in Will, quando mi dice bene è Will, ultimamente ho sognato che ad aspettarmi ci sia Ivar ed io anche se non voglio le mie gambe vanno sole verso di lui. La cosa che mi fa raggelare è che quando guardo verso gli invitati Harry è seduto accanto ai ragazzi e mi guarda sposarlo impassibile.

Conclusione? Harry mi manca da morire, sono due mesi che non lo vedo e per lo stress del lavoro faccio questi incubi sul matrimonio.

«Anche oggi abbiamo dato un lieto fine a qualcuno» sobbalzo non appena sento Leonard accanto a me che mi poggia una mano sulla spalla.

THE GIRL CRUSH - MATURE CONTENT Where stories live. Discover now