[不眠症]🌸
Ore 2:21 am.La seconda notte certo non fu meno movimentata per quanto riguarda il risveglio, anzi si oserebbe dire che Bakugou non abbia nemmeno lamentato il fatto di cadere dal letto con tanta violenza.
Il biondo infatti, con il viso schiacciato contro il pavimento e il naso dolorante non si era nemmeno degnato di alzarsi.
I ricordi del sogno però, erano rimasti vividi nella sua mente, come delle fotografie che vengono appese ad asciugare.
Però vi era il rischio che i ricordi si potessero disperdere in men che non si dica, cosa che spinse il ragazzo ad alzarsi di corsa e acchiappare al volo penna e foglio.Immagini nere e confuse, il nero è dato da una nebbia che non si dissolve, ci sono anche delle voci ma non riesco a capire cosa dicono.
Tutto ciò che scrisse.
Si rimise nel letto, rinunciando all'idea di farsi una tazza di tisana all'immagine e al ricordo della paura presa la sera prima per colpa del rosso.
Katsuki invidiava la pesantezza del sonno dell'altro.Passò circa un'ora e Bakugou non sembrava avere la minima intenzione di dormire, con gli occhi serrati a fissare il soffitto e uno sbuffo dietro l'altro dati dalla noia e dal fastidio.
Aizawa (esperto nel campo del dormire) diceva spesso che concentrarsi su dei ricordi poteva favorire il sonno, fu così che il biondo iniziò a pensare a ciò che era successo quella mattina.Una volta entrato in classe, ignorando il modo in cui ci fosse arrivato, con delle evidenti occhiaie a incorniciare i suoi occhi rossi anche per il sonno mancato, era andato dritto al suo banco evitando di proposito il saluto mattutino.
I ricordi di Bakugou però si concentrarono per di più su un qualcosa in particolare, o per meglio dire, su qualcuno.
Sentiva letteralmente perforarsi la schiena dagli sguardi dati dai compagni, certo non capitava tutti i giorni che il biondo rimanesse in silenzio per così tanto tempo, bastò però un solo strillo da parte sua 'che cazzo guardate stronzi?' E tutti tornarono a far quel che facevano, tranne uno.Kirishima non smetteva di fissarlo da sotto le ciglia, il rosso dei suoi occhi ricordava molto quello di Katsuki, aveva uno sguardo interrogativo e vista la sua curiosità era strano che non fosse balzato dal nulla canticchiando qualcosa e lanciando petali di fiori presi da un cesto, l'idea del rosso che faceva qualcosa del genere fece fare una smorfia al biondo, somigliava quasi a un sorriso.
Bakugou aveva seriamente bisogno di dormire, era ormai più di un'ora e mezza che continuava a rigirarsi nel letto senza trovare una posizione che lo aiutasse a dormire. Dalla stanza accanto provenivano scricchiolii, segno che Eijirou era bello che addormentato.
E a Bakugou venne un'idea, insomma il rosso aveva detto che per qualsiasi poteva chiedere a lui, questo valeva anche se erano quasi le 4 no?
Uscì da camera sua senza produrre nessun tipo di rumore, sperando non ci fosse nessuno, e infatti fu così.
Dovette percorrere si e no 10 passi ed era già davanti alla porta del ragazzo, provava uno strano disagio all'altezza dello sterno.'Fanculo.' Fu tutto ciò che disse e iniziò a bussare. Una volta. Due. Tre.
Si insomma Kirishima aveva il sonno davvero pesante e Bakugou di pazienza davvero poca.Una persona normale avrebbe chiamato al telefono, ma di normalità Bakugou Katsuki ne sapevo pressoché nulla. Fu in un attimo di ira che sfondò la porta dell'amico con un calcio che di delicato non aveva nulla.
Kirishima, probabilmente terrorizzato, scattò subito in piedi attivando la propria unicità pronto a difendersi.Gli occhi assonnati e stravolti del rosso si soffermano sulla figura del biondo, emise un sospiro di sollievo e portò una delle sue mani a grattarsi la testa in segno di stress.
'Cosa ci fai qui?' Fu tutto quello che disse Eijirou, dopotutto era stato lui a proporre all'altro di chiedere aiuto in 'qualsiasi momento' per 'qualunque cosa'.'Non riesco a dormire cazzo, hai qualche pillola o roba del genere spero.' Parlava con tono di voce normale, tutto ciò che si sentiva per i corridoi infatti era la sua voce. Farlo arrabbiare avrebbe risvegliato le persone anche nei dormitori vicini.
Gli occhi del biondo si soffermarono sull'espressione che l'altro aveva assunto, quasi avesse ignorato la domanda, si guardava intorno cercando di darsi una spiegazione per quello che era appena successo. Aveva praticamente gli occhi chiusi rendendo la cicatrice su quello destro visibile anche al buio, perché illuminato dalla luce del corridoio.
Kirishima si diresse senza dire nulla, preso dallo shock precedente, verso il comodino accanto al suo letto senza guardare se Bakugou fosse ancora lì. Perché ammettiamolo era un tipo imprevedibile, come era piombato in camera sua poteva letteralmente sparire senza fare rumore.
Prese i leggeri sonniferi che teneva nascosti, infatti il motivo per cui il suo sonno fosse così pesante era proprio sotto i loro occhi, ma il biondo lo avrebbe saputo solo più tardi, e li porse all'amico.
Bakugou prese la confezione tra le mani e sentì poggiarsi una mano sulla sua spalla, era calda. Rivolse lo sguardo al rosso che non lo guardava, a testa bassa.
Erano sull'uscio della porta infatti Kirishima si era avvicinato a grandi falcate per dargli i medicinali e Bakugou, quasi spaventato, aveva indietreggiato.'Buonanotte amico.' Disse finalmente guardandolo negli occhi e sorridendogli. Tolse la mano dalla sua spalla e il biondo senti nella parte in cui la mano era stata poggiata una sensazione di freddo, si riscoprì ad essere 'educato', infatti trovando modo di mettere da parte l'orgoglio disse:
'Grazie, te li ripo--'Fu interrotto dalla porta che sbatteva sonoramente, e rimase con un'espressione inebetita trovandosi a pensare chi dei due avesse davvero dei problemi.
'Seriamente?'
Fu l'ultimo rumore che venne percepito nel dormitorio degli studenti della UA classe 1A.
Bakugou infatti, grazie ai sonniferi dell'amico, riuscì a dormire anche quella notte.[医学]💧
Ore 3:51 am.
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➤ 𝘐𝘵 𝘩𝘢𝘴 𝘵𝘰 𝘣𝘦 𝘺𝘰𝘶 ; 𝙆𝙞𝙧𝙞𝙗𝙖𝙠𝙪 #Wattys2019
Fanfiction✄completed. Dove Bakugou fa dei terribili incubi durante il sonno e non riuscendo più a dormire neanche grazie ai farmaci trova l'aiuto di Kirishima. © flyoverhere ; 2018