twenty-second night.

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[愛?]🌸Ore 2:16 am

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[愛?]🌸
Ore 2:16 am.

Era solo attrazione?
Era affascinante, intrigante, in lui percepiva un pericolo attraente,  Bakugou assomigliava all'oceano, uno splendore fin dove filtra la luce ma il fondale un mistero celato dalle tenebre.

Erano attratti l'uno dell'altro. Bastava guardarli per capire che c'era qualcosa che li legava fortemente, sembravano due bambini che giocavano a rincorrersi e desiderarsi ogni istante. Erano abbracci,carezze,parole di conforto,suggerimenti,qualche pizzico di gelosia non manifestato. Erano tante cose,solo che avevano paura di dirselo. E capita di perdersi,mancarsi e farsi del male. Far regnare l'orgoglio,i rimorsi,i ripensamenti. In fondo però,c'era qualcosa che li avrebbe legati per sempre e un giorno si sarebbero ritrovati per creare quello che in passato non erano stati abbastanza coraggiosi da costruire.

Il bambino urlava, urlava forte e in preda alla disperazione si agitava, i tremori lo controllavano ormai. Ma nel momento in cui le fiamme arrivarono quasi ai piedi, smise improvvisamente. Il fuoco avanzava ma lui non aveva più così paura, sarebbe stata una morte dolorosa probabilmente. Ma nel silenzio dominato dagli scoppiettii del parquet che bruciava il bambino tirò via le gambe e le strinse al petto per trovare conforto, sentiva la pelle scaldarsi veloce e forti bruciori quando la sua unicità si presentò a salvarli la vita.
In una forma troppo primaria però, ero un leggero velo di protezione rispetto al divampare dell'imminente pericolo.
Magari l'umanità fosse morta ieri in quel piccolo paese mentre un bambino cercava di respirare quell'aria che lo ammazzava, mentre i suoi polmoni si ingolfavano di veleno, mentre sua madre cercava di proteggerlo e moriva senza fiato vicino a lui. Magari fosse stato così, magari avessimo scoperto solo ieri la potenza della barbarie degli adulti che combattono guerre in cui vedranno morire i loro figli, guidati da altri adulti che le hanno dichiarate, preoccupandosi con largo anticipo di mettere al riparo i propri bambini. (Se non fosse chiaro, l'incendio è stato appiccato a molte altre case.) No, l'umanità non è morta ieri in quel paese.  Molto banalmente ieri ha fatto rumore nel suo infinito agonizzare.  Ieri ha rantolato, prima perdeva sangue da un buco che si apriva nella testa di un ragazzino che correva per andare a scuola e che veniva fulminato da un cecchino.  Nei mesi precedenti perdeva una mano e metà della faccia raccogliendo da terra uno strano giocattolo colorato che sembrava una farfalla con un'ala fratturata.  Un giocattolo che gli esplodeva addosso e lo riduceva a una poltiglia di carne, sangue, moccio e lacrime. L'umanità muore ogni giorno in ogni angolo del mondo in cui un adulto non si preoccupa della vita di un bambino. Muore ogni volta in cui un bambino non può dormire le ore che gli servono per riposare perché deve vegliare, perché non ha alternative al farlo, per la paura di essere picchiato.
Muore quando un bambino è costretto a scappare per cercare di salvarsi, per non finire con la faccia stracciata via da una bomba, da una mina, da un machete, da un proiettile. Muore e soffoca ogni giorno in silenzio e le lacrime non servono a niente.  Piangere per la strage di ieri non consentirà a nessun bambino di diventare grande domani.

Un rumore improvviso e sordo si fece sentire nel momento in cui le fiamme lo raggiunsero e lo portassero a svenire. All might in persona entrò dalla porta, ma questo è irrilevante, cercò in ogni angolo della casa mentre la polvere si insediava nei suoi polmoni, alla ricerca del bambino. Come si fosse tolto un peso dal petto lo prese in braccio e lo strinse a sé, era molto leggero per essere di quell'età. Fuori dalla casa riaprì finalmente i suoi occhietti e iniziò a piangere forte, come se si volesse liberare di tutto il dolore che stava provando. Non chiese mai dei suoi genitori, pur essendo così piccolo e minuto aveva un gran spirito deduttivo.
Pianse molto mentre ancora il suo quirk era attivo e fu il quel momento che si riaprì una piccola ferita, mentre si asciugava le lacrime, sull'occhio destro.

Il simbolo della pace quel giorno riuscì a evitare la morte di un bambino innocente, come faceva molto spesso, un qualcosa che poteva succedere tutti i giorni.  Il bambino che aveva salvato invece, non lo era affatto.
Tra le braccia di un eroe, con l'occhio destro sanguinante e il quirk d'indurimento attivo, Kirishima Eijirou era appena stato salvato.

Kirishima e Bakugou aprirono gli occhi nello stesso momento.

[先に]💧
Ore 3:24 am.

[先に]💧Ore 3:24 am

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