➤ 𝘐𝘵 𝘩𝘢𝘴 𝘵𝘰 𝘣𝘦 𝘺𝘰𝘶 ; 𝙆𝙞𝙧𝙞𝙗𝙖𝙠𝙪 #Wattys2019

eighteen night.

[再考]🌸
Ore 2:48 am.

I colori della stanza sembravano spenti senza di lui, nemmeno in bianco e nero, tutto grigio, senza vita.

La mancanza si faceva sentire così forte ed era solo la seconda notte, chissà se per il rosso era la stessa cosa. Voleva uscire da lì, andare dall'altro e buttare giù la porta se fosse stato necessario, ma subito dopo un pensiero li balenava veloce nella mente.
Kirishima non si fidava di lui.

Insomma, parlando in modo chiaro, se avesse avuto fiducia nel biondo, non avrebbe sicuramente esitato un momento a raccontare tutto quello che lo turbava.

Prese il telefono, tanto sapeva fosse sveglio, lo era anche lui.
"Non ti fidi di me?" Gli scrisse lentamente, si pentiva man mano che le sue dita si muovevano sulla tastiera del telefono, dal vetro malamente spaccato e da alcuni pezzi mancanti. Una serie di emozioni si stavano scatenando al suo interno.
Confessare, anche a se stessi, i propri desideri - quelli veri - è pericoloso.
Se sono realizzabili, e spesso lo sono, dichiararli ti mette di fronte alla paura di provarci. E dunque alla tua vigliaccheria. Allora preferisci non pensarci, o pensare che hai desideri impossibili, e che è da adulti non pensare alle cose impossibili.

"La maggior parte delle volte sì." La risposta arrivò dopo pochi secondi, e tremò leggermente alla vibrazione del messaggio, non si aspettava una risposta.
Vorrei farti capire che mi manchi sempre e non solo quando te lo dico.

"Perché non sempre?"

"Perché non mi sono mai fidato sempre di nessuno. Sono le persone a cui tengo di più che fanno i danni maggiori." Ma Bakugou non poteva nemmeno comprendere lontanamente questo fipo di sensazione, nessuno lo aveva mai ferito perché non si era fatto mai avvicinare da nessuno, lui non si fidava di nessuno, se non di Kirishima.

Il bambino del sogno chiamava 2 nomi di persona, quelli dei genitori.

[目]💧
Ore 3:00 am.

Questo è il secondo di tre capitoli corti.