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Louis mantenne la parola data a Harry e a tutti, parenti e amici, comunicò la notizia della gravidanza del marito.

Quando erano fuori casa si comportava affettuosamente con lui, ma, non appena ne varcava la soglia si trasformava in un'altra persona.

Diventava freddo, distaccato e a malapena gli rivolgeva la parola.

Harry, per tutta la durata della gravidanza, sperò in ogni istante che Louis cambiasse e che riemergesse la dolcezza che l'aveva sempre contraddistinto.

Purtroppo, però, questo non avvenne e il riccio per un po' sopportò, poi, però, quando era ormai entrato nel nono mese, una sera sbottò ed esclamò:

" Tu dai la colpa a me di tutto, vero? "

Louis, impegnato ad aggiustare il manico di una pentola, sollevò di poco gli occhi e non rispose, facendo arrabbiare ancora di più Harry.

" Rispondimi! " urlò allora il riccio, scaraventando a terra la pentola.

Louis strinse gli occhi in due fessure, si alzò dal tavolo, gli si avvicinò e sibilò:

" Se fosse capitato a me quello che ti è successo, io avrei lottato con le unghie e con i denti per non farmi scopare da lui! Tu invece l'hai lasciato fare e guarda come ti trovi ora, con un bastardo nella pancia! "

Harry spalancò gli occhi allibito, si appoggiò con la schiena al muro e balbettò:

" Tu non puoi avermi detto delle cattiverie simili...tu non puoi nemmeno pensare che sia colpa mia quello che è successo...io non ti riconosco più, Louis, non sei più l'uomo che ho sposato "

Louis si rese conto di essere stato un bastardo e, se una parte di lui avrebbe voluto prendere il marito fra le braccia e chiedergli scusa, l'altra era convinta di ciò che aveva detto e, purtroppo, fu proprio quest'ultima a prevalere.

Senza dire nulla, quindi, uscì di casa e si diresse nel centro del paese per scambiare qualche chiacchiera con i suoi amici.

Harry rimase così solo e, un po' di tempo dopo, cominciò ad avvertire le doglie.

A fatica e con forti dolori raggiunse la casa dei suoi genitori, dove la madre lo assistette subito e mandò a chiamare l'ostetrica.

Il travaglio non fu né lungo né difficile e, quando la luna stava salendo nel cielo ad illuminare il buio della notte, un vagito ruppe il silenzio della notte.

Il piccolo Connor nacque forte e sano, ma con solo uno dei suoi papà accanto.

Ius primae noctisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora