11.

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Harry arrivò a casa che era quasi l'alba e non trovò nessuno ad attenderlo, dato che Louis era a letto che dormiva come se nulla fosse.

Ingoiò il groppo che sentiva in gola, preparò le erbe che il medico gli aveva dato e le diede da bere a Connor che, nel giro di una decina di minuti, si tranquillizzò e si addormentò.

Lui, invece, non andò a letto, perché sapeva benissimo che non sarebbe riuscito a chiudere nemmeno un occhio.

Si sedette così al tavolo della cucina e si mise a guardare fuori dalla finestra attendendo che il sole rischiarasse il cielo e annunciasse la nascita di un nuovo giorno.

Louis si svegliò alla solita ora, non disse nulla trovando il marito in cucina e non chiese se Connor stesse bene nè che cosa gli avesse detto il medico.

Harry, come al solito, si sentì in dovere di preparargli la colazione, ma nemmeno davanti al piatto abbondante di uova e prosciutto, disse una parola.

Consumò il pasto in completo silenzio, si alzò da tavola e se ne andò al lavoro, lasciando Harry nuovamente solo.

Il riccio, nel corso della mattinata, fu più volte tentato di fare i bagagli, prendere suo figlio e tornare dai suoi genitori, ma poi la sua prudenza gli faceva cambiare idea.

Tutti lo avrebbero guardato male in paese, se avessero saputo del suo allontanamento dal tetto coniugale e lui era convinto che Louis non sarebbe stato zitto e avrebbe anche rivelato che Connor non era suo.

Non voleva che il suo bambino venisse etichettato come un bastardo e non voleva nemmeno essere lui stesso considerato una sgualdrina.

Per cui si disse che doveva resistere e soprattutto sperare che il vero Louis facesse capolino dalla maschera di durezza e di cattiveria che suo marito si era cucito addosso.

Lo amava ancora, lo amava nonostante tutto ed era convinto che, sotto sotto, anche Louis lo ricambiasse.

Certo, c'era Connor, c'era un figlio non suo, ma magari, crescendo, il bimbo sarebbe riuscito a far breccia nel suo cuore e a farsi volere bene.

Decise quindi che avrebbe lottato, avrebbe lottato per il suo piccolo, per se stesso e anche per il suo matrimonio, perché non era disposto a rinunciarci, non era disposto a farlo per nulla al mondo.

Ius primae noctisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora