31.

735 92 7
                                    


Des raggiunse la casa di Louis ed entrò senza nemmeno bussare.

Louis era seduto al tavolo della cucina a giocare con Pauline e guardò stupito il suocero non appena lo vide comparire, bagnato come un pulcino.

" Ci sono brutte notizie " mormorò a disagio, lasciandosi cadere su una sedia.

Louis corrugò la fronte perplesso e Des si rese conto che  il genero non sospettava nulla ed era all'oscuro di tutto.

" Connor..." iniziò allora a spiegare con la voce rotta dal dolore " è caduto in giardino e ha battuto violentemente la testa. Harry l'ha portato da me ed insieme siamo andati dal dottore. Non....non c'è più nulla da fare. Lui...lui vivrà finché il suo piccolo cuore ne avrà la forza e il medico ha detto non più di qualche giorno..."

Louis sentì un dolore sordo e forte al cuore, come se qualcuno l'avesse pugnalato in profondità, chiuse gli occhi e scosse la testa, come per allontanare dalla mente le parole che il suocero gli aveva appena detto.

" Dove...." gracchiò quasi senza voce " dove sono Harry e il bambino? "

" Sono a casa del medico. Harry ha avuto un crollo e il dottore gli ha dato delle erbe per dormire. Domani mattina vado a riprenderli. Sono venuto qui perché volevo avvisarti subito..."

Louis lo ringraziò come in trance e, una volta rimasto solo con la figlia, sentì sul proprio cuore il peso di quanto aveva fatto.

Spostò lo sguardo a destra e vide, abbandonato a terra, il cavallino di legno di Connor.

Chiuse gli occhi terrorizzato e subito gli apparve il visetto del bimbo, così simile a quello di Simon, ma così dolce, buono e triste.

Ripensò a quando l'aveva salvato al palazzo, alla prima volta in cui l'aveva preso in braccio, ai giochi che facevano insieme, ai gesti di affetto, fino alla freddezza che gli aveva dimostrato dopo la nascita di Pauline, fino a giungere alle terribili parole che gli aveva detto quella sera.

Connor aveva solo cinque anni, ma lui, lui era stato capace di tradirlo due volte, la prima quando l'aveva consegnato agli uomini di Cowell, la seconda poche ore prima, quando l'aveva ripudiato come figlio.

Si prese la testa fra le mani e si tirò violentemente i capelli, incurante di sua figlia, che aveva cominciato a piangere.

Volse gli occhi verso la finestra e vide che aveva smesso di piovere.

Il cielo stava rasserenandosi, ma non così il suo cuore.

Ius primae noctisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora