Capitolo 1: La cacciatrice di taglie

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Londra era totalmente ricoperta da uno strato di candida e soffice neve che stava danzando dal cielo da ore; il suo colore era così puro che sembrava far risplendere quella dinamica città, perennemente succube dei vapori delle fabbriche e dei mezzi di trasporto.

Lungo le vie, il via vai dei cittadini era incessante e quasi logorroico. Le strade innevate venivano percorse da svariati veicoli a vapore e in cielo erano pochi i dirigibili che attraversavano i tetti delle abitazioni.

-L'assassino della notte ha colpito ancora! Comprate un giornale per saperne di più, a sole due sterline. Presto gente!-

Nel cuore di Trafalgar Square  un ragazzino panciuto, con una bombetta nera in testa e uno sciarpone al collo, sventolava al cielo un giornale arrotolato mentre urlava le ultime notizie riportate in esso. Al suo fianco si trovava un robot di piccola stazza il quale teneva i giornali con un braccio e con l'altro li consegnava.

-Ne prendo uno, per favore-

Il dodicenne prese i soldi che una donna, con un accento orientale ben marcato, gli aveva allungato e il robot le diede il giornale in cambio.

Ringraziando, la venticinquenne si allontanò con gli occhi a mandorla color pece puntati sulla prima pagina del giornale.
Ricevette gli sguardi intensi dei due piccoli venditori quando si accorsero dei due fucili incrociati sulla schiena di lei.

"La notte del 23 Dicembre, il Signor Griffiths Godson è stato ritrovato senza vita nella sua abitazione a Mayfair da sua moglie Genevieve Griffiths.
[...]
La signora Griffiths ha dichiarato:  «Ho sentito odore di fumo e sono scesa a controllare se fosse tutto in ordine. Quando sono arrivata in cucina ho trovato mio marito disteso in una pozza di sangue

Nella loro ispezione, le autorità locali hanno rinvenuto un oggetto vicino al corpo della vittima. Si tratta di un mozzicone di sigaretta che l'assassino in questione è solito lasciare vicino ai suoi cadaveri... [...]"

Lesse l'articolo in pochi minuti, poi piegò il giornale e lo mise sotto il suo braccio e alzò lo sguardo. Il venticello mosse i suoi capelli viola a caschetto scoprendole il volto apparentemente innocuo.

Affondando le sue eleganti mani guantate nelle tasche della sua pelliccia di  montone, la cinese raggiunse una stazione di polizia e vi entrò senza alcun indugio. Quando la porta della caserma venne aperta, il vento mosse alcuni fogli per una manciata di secondi attirando l'attenzione di tutti i presenti i quali rimasero incantati dal fascino dell'asiatica.

Con passo sicuro di sé ed elegante, quest'ultima si avvicinò al vetro dello sportello che la separava dall'uomo in camicia e maglione che vi era dietro.

-Desidera, signorina?-
Chiese l'uomo barbuto.

-Dovrei incontrare Adam Preminger-
La voce di lei era suadente come il malizioso sorriso che aveva rivolto al giovane che la stava fissando, nascosto in un angolo. La  recluta deglutì e si ritirò, rosso in viso.

-Chi è che lo sta cercando?-

-Nam Chi Huan. Il signor Preminger mi ha chiesto un appuntamento per parlare di alcune faccende-

L'interlocutore della donna si alzò momentaneamente per avvertire il suo capo della presenza di Nam.

Questa girò i tacchi e schioccò la lingua sul palato quando si avvicinò alla parete ove erano affissi i volti di ricercati criminali con la loro taglia.

-Vediamo vediamo...-

La cacciatrice aprì la sua pelliccia mostrando il suo torace fasciato da un bustino marrone a righe verticali rosse; le sue gambe erano coperte da pantaloni attillati in pelle marroni.

Iron Heart [Steampunk Revolution 2018]Where stories live. Discover now