Capitolo 5: Il Conte Warum Von Zuckemberg

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A Londra le notti tempestose non erano una rarità per i cittadini che vi abitavano e quella notte di ottobre non fu da meno. Caso volle che fosse proprio la notte di Halloween.

La pioggia batteva violenta sui vetri della finestra di una casa, la casa di una Strega Evocatrice.
Il suo nome era Penelope, un'anziana praticante di magia con secoli di "lavoro" alle spalle.

I suoi occhi erano gialli e i suoi  lunghi, folti e crespi ricci erano di un grigio sfumato al blu.
La sua pelle scura risaltava i gioielli dorati avvinghiati ai sui polsi; Il suo corpetto viola delineava il suo fisico, ormai, segnato dalla vecchiaia e le numerose e folte balze della sua gonna erano nere e grigie; i suoi piedi scalzi avevano dei ghirigori bianchi tatuati, uguali i dorsi delle mani.

La donna era seduta su un grande cuscino rosso con davanti un tavolo rotondo coperto da un centrino verde scuro con sopra diverse candele colorate che illuminavano, fievolmente, la stanza scura. Le pareti erano tappezzate di mensole colme di ampolle e ingredienti magici che le servivano per le sue magie.

In ginocchio dall'altro lato del tavolo, vi era Preminger con la sua inseparabile divisa da poliziotto. Il suo impermeabile grigio lo aveva riparato dalla pioggia, tuttavia non se lo tolse dalla frenesia di fare la sua richiesta alla Strega Evocatrice.

-Allora, Signor Preminger, di quali miei servigi ha bisogno?-
Chiese la donna con gli occhi chiusi e le mani raggrinsite sulla sua sfera di cristallo che stava splendendo.

-So che è ridotto veramente agli estremi per esser venuto da me... O sbaglio?-
Sogghignò  lei mostrando il suo canino dorato che usciva fuori dalle labbra chiuse.

-Esattamente e non voglio perdere tempo in chiacchiere inutili-
Ribattè l'uomo brizzolato.

-Ho bisogno che lei uccida una persona per conto mio-

-La blocco sul nascere, non posso provvedere alla morte di nessun essere. Le leggi del Cerchio Magico sono ben chiare a riguardo-
La donna alzò la mano destra mostrando il palmo chiaro.

-Cosa?! Lei è una Maga! È impossibile che...-

-Sono una strega, Signore e ho già dato la mia motivazione-

-Devo uccidere una carogna! Ho ingaggiato già una persona che si sta rivelando una vera incapace!-
Ringhiò lui.

All'improvviso, per il temperamento dell'uomo, il corvo della strega gracchiò e spalancò le ali color pece dal teschio su cui era posato. Preminger lo guardò e sospirò calmandosi.

- E' passata a stento una settimana da quando ha chiesto aiuto alla cacciatrice di taglie più famosa di Londra- questo le stava dicendo la sfera di cristallo alla Strega - Davvero aveva sottovalutato l'assassino dall'egual fama di Nam Chi Huan?-

-Sono disposto a pagarle il doppio pur di veder morto quel bastardo-

La donna aprì gli occhi lentamente prima di fissare quelli del poliziotto.
Unì le mani e schioccò la lingua.

-Le ripeto, io non posso uccidere nessuno, ma...-

-Ma cosa?-

-Posso evocare uno spirito il quale svolgerà questa sua esigenza, tuttavia si parla di non pochi spicci...-

Preminger, con un gesto fulmineo, lanciò sul tavolo una sacca piena di denaro che stupì la donna. Penelope l'aprì e sorrise dopo aver guardato l'interno.

-Bene... La accontenterò-

La sacca sparì in una nube bianca di fumo.

Penelope portò nuovamente le mani sulla sfera di cristallo e chiuse gli occhi. I disegni sulle sue mani si illuminarono mentre, in un sussurro morboso, cominciò a pronunciare delle parole misteriose.

Iron Heart [Steampunk Revolution 2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora