10.

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Tum! Tum! Tum-Tum! Tum!

Ripper si mosse nel sonno.

Tum! Tum! TumTumTumTum!

Aprì gli occhi.

!!!

«Che cazzo...»

Anche gli altri si svegliarono.

«Cazzo succede?» fece Gary.

«A occhio e croce direi che siamo nella merda», rispose Ripper.

La saracinesca vibrava. Il suono della lamiera percossa era infernale.

«Succhiasangue?» chiese Gary.

«Quelli non perdono tempo a bussare. O entrano, o si nascondono e ti aspettano.»

«E allora cosa?» Se ci fosse stato uno scampolo di luce avrebbero visto il volto di Gary sbiancare. «Quella cosa del tuo sogno?»

«Ѐ ancora lontana.»

«Come fai a saperlo?»

«Lo so e basta.»

Ripper si alzò. Gary se ne accorse e chiese: «Che vuoi fare?»

«Spazzare via qualsiasi cosa sta là fuori e filarmela. Manny?»

«Sono qui», rispose la piccola.

Era la prima volta che Ripper la chiamava per nome. La cosa la disorientò un tantino.

«Alza le chiappe.»

Manny si alzò e si sentì afferrare a un braccio.

«Non andare», disse Pete.

«Sta' tranquillo», rispose Manny.

Si sottrasse dolcemente alla presa del fratello e incespicò nel buio fino a sbattere il muso sulla schiena di Ripper. Afferrò un lembo del gilet e disse: «Fammi strada.»

Ripper camminò fino alla saracinesca. Doveva esserci un esercito di fuori, a giudicare dal casino. O forse era un solo essere con un centinaio di arti, tipo tentacoli. Manny frenò l'immaginazione che il buio alimentava. Passarono accanto al pick-up e si fermarono a pochi passi dalla saracinesca.

TUMTUMTUMTUMTUM!!!

«Adesso io sollevo questa fottuta e tu spazzi via quello che sta dietro. Comprende?» disse Ripper.

Manny mandò giù un rospo che le bloccava la gola. «D'accordo.»

Ripper si mosse.

«Dammi un secondo», disse Manny.

Chiuse gli occhi. Si gonfiò i polmoni, trattenne il fiato e lo espulse con rabbia. Ripensò a quando nella tenda aveva fatto volare il sasso. L'aveva fatto saltare come un tappo di champagne. Senza sforzo. E con una calma che non le apparteneva. Da dire che fuori dalla tenda di Nuvola Rossa non c'era niente che premesse per entrare e farli a pezzi.

Magari è questa la chiave, pensò Manny.

Mentre vagava in quella grotta onirica, alla ricerca della fonte del suo potere, Nuvola Rossa le aveva detto che doveva smettere di agitarsi, e provare a essere più ruscello e meno cascata. O qualcosa del genere.

D'accordo, sei un ruscello. Un maledetto ruscello che scorre.

Non era facile concentrarsi con quel casino, ma doveva riuscirci. Rievocò il buio, cercò la brezza che filtrava dalla crepa e si infilò nell'apertura. Ritrovò la vetta ricoperta di fiori e le nuvole, e qualcosa vibrò dentro di lei a una profondità insondabile.

La Compagnia degli SpiantatiWhere stories live. Discover now