Capitolo 15

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Oggi è il mio compleanno,mi sveglio grazie alla vibrazione del telefono,è un numero mai conosciuto,mai visto,sono ancora assonata e rispondo:

"Pronto?"

"Lia?"

"Si chi è?"

"Sono tuo padre,Renato"

Mio padre aveva lasciato me e la mia famiglia quando avevo solo pochi mesi,e anni dopo chiese la separazione,io lo odiavo.

"Che vuoi?"

"Bhè è il compleanno di mia figlia,vokevo fargli gli auguri"

"Ah ti ricordo di avere una figlia..."

"Certo ne ho due,io sono il padre e ho il diritto di chiamarli per augurargli buon compleanno"

"Sei un padre poco presente"

"Perché?"

"Non mi ricordo che quando mi sono cresciuti i dentini da latte mi hai dato il soldino,non mi ricordo che mi hai aiutato a imparare a portare la bicicletta,non mi ricordo che il mio primo giorno di scuola eri con gli altri genitori ad applaudire,non mi ricordo che quando iniziavo a camminare ceri tu che mi sostenevi,NON MI RICORDO"

"Sai Lia tua madre era insopportabile"

"Anche tu,ma mamma coleva una famiglia sana e tu sei una merda"

Stavo perdendo il controllo

"Auguri Lia oggi sará un giorno stupendo siccome fai 15 anni"

"No oggi sarà un giorno di merda perché mi hai chiamato tu"

Attaccai e poi mi preparai per la scuola,mentre facevo colazione anzi ero incantata nel pensare a Leo,Nanni mi viene dietro le spalle e mi fa spaventare,alzo il cucchiaio in aria e va a finire in testa a lui,poi dice "Auguri,se volevi ronpermi la testa bastava un bastone col cucchiaio ci metti troppo tempo" inizio a ridere poi si fa serio e dice "Ho chiamato Leo ieri,mi ha detto che era innamorato di te e voleva dichiararsi,io gli ho dato una dritta".

Gli do un pugno sulla spalla lui si alza e dice "Lia non devi uccidere un tuo coetaneo,forza vai a scuola!"

e mi spingeva verso la porta,prima di uscire gli do un bacio sulla guancia e lui mi abbraccia.

Sono completamente distratta in classe,penso alla chiamata con mio padre,quando d'un tratto mi dice il professore "Lia da cosa è composto il pomodoro?" la mente si svuota completamemte,passano secondi poi sento Miriam dire "Non lo sa" questa strobza la butto da un grattacio lggi,mi alzo di scatto tutti si mettono paura e mi fissano vado vicino a.Miriam e dico "Vaffanculo,pensi di essere intelligente perché sai il pomodoro da cosa è fatto?Stronza sai dove te lo devi ficcare il pomodoro?"ei mi guarda stupefatta e inizio a piangere il professore mi dice di uscire mentre sto uscendo sento la stronza dire "Piangeee" mi giro di sbptto sbatto la porto e prendo Miriam per il colletto e dico "Puttanella stammi a sentire io nn piango per le stronze come te,nn spreco lacrime per te" la lascio e me ne vado fuori sbattendo la porta,alla fine della scuola esce Leo e mi dice "Ti sei dispiaciuta?"

"No è che quando mi arrabbio piango,non sono dispiaciuta mi viene inbolontariamente"

Lui mi dice che dopo andiamo a farci un giro in barca

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