Un gelato e tanta gelosia

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Credo di essermi innamorata.

Io che non ho mai creduto nell'amore, io che ho sempre odiato ogni forma d'amore esistente, io che ho avuto troppe delusioni in questi ultimi 3 anni.

Io.. credo di essermi innamorata.
Anzi ne sono certa.

Provo strane sensazioni quando sono con lui.

Ho perennemente i brividi o formicolii che partono dalla punta dei piedi fino ad arrivare alla radice dei capelli.
È una sensazione strana, speciale, ma per nulla fastidiosa.

In questo momento stiamo andando chissà dove ascoltando della musica a caso.

Gli lancio qualche occhiata furtiva molto spesso e vedo che lui se ne accorge perché sorride compiaciuto dal mio comportamento.

Ascoltiamo l'ennesima canzone senza parlare.
Lui è troppo occupato a guidare e io troppo timida per dire la prima cosa.

Finalmente la canzone finisce e inizia 'Come nelle favole' di Vasco.

Sorridiamo entrambi come bambini dopo aver ricevuto un bellissimo regalo al compleanno.

Tendo la mano contemporaneamente a lui verso la manopola per alzare il volume e le nostre mani si sfiorano.

Un brivido di piacere attraversa la mia pelle.

Scosto subito la mano mentre lui alza il volume con molta nonchalance.

"Tutto bene?" Mi chiede.

"Si si ho sentito solo la scossa, lei no?"
"A dire il vero no" mi risponde ridacchiando.

Avrà capito che qualcosa non va.

"Allora dove mi porta?"
"Segreto"
"Ma dai!"
"Fra poco dovrai bendarti"
"Sono più di 15 minuti che guida!"
"Appunto, siamo quasi arrivati"

Lo ignoro e continuo a canticchiare la canzone.

"Sai che non sei per niente intonata?" Mi chiede accigliando lo sguardo.

"Lo sa che dopo non mi benderà?"
"Oh eccome se lo farò"
"Oh eccome se urlerò se lo farà"
"Ma come.." dice mettendo in broncio.
"Ci può giurare"

Lo sfido con sguardo e lui che fa? Mi ride in faccia.

"Ok chiudi gli occhi almeno" mi dice prima di parcheggiare.

"Chiusi"
"Ti sto guardando, chiudi quegli occhi"
"Ok.."

Chiudo gli occhi e lo sento scendere dall'auto.
Apre lo sportello dalla mia parte per poi tendermi una mano che accetto volentieri.

"Dovrai camminare un pochino" -mi avverte- "ma io sarò qui a tenerti la mano"

Sento le mie gote calde come lava e sto pregando che lui non se ne accorga.

"Sei tutta rossa" mi prende in giro lui.

CAZZO!

"Fa caldo" mi giustifico.
"Menomale che lo pensi"

Continuiamo a camminare fin quando quasi non cado su un ramo.

Lui mi prende al volo e posso giurare che siamo uno di fronte all'altro perché sento il suo respiro.

"Presa" dice lui sottovoce come per non farsi sentire da nessuno.

Sorrido timidamente sentendo le gambe diventare gelatina.

Camminiamo ancora per un po' fin quando non mi dice che siamo arrivati lasciando la mia mano.

Mi sento ad un tratto come nuda.

"Al mio tre apri gli occhi. Uno.. Due.. Due e mezzo.. Due e settantacinque.. Due e novanta.. Due e novantanove.. Due e.. TRE!"

Apro immediatamente gli occhi guardandolo male.

"Non sono io la sopresa" mi dice ridendo
"Non sa contare"
"Insegno inglese infatti"

Mi guardo intorno godendo quel meraviglioso mare attorno a noi.

"Wow!" Esclamo estasiata.

"Andiamo a prendere un gelato?" Mi chiede ridendo.

"Certo ma pago io!" Lo avverto puntandogli il dito contro.

"Si come no" dice lui ridendo.

Arriviamo in una gelateria che dice di conoscere.
Difatti appena entriamo una donna di mezza età bassina ci sorride raggiante.

"Emanuele!" Esclama la donna venendoci incontro.

"Cinzia ciao!" Dice per poi abbracciarla.

Sembrano amici di vecchia data se non fosse che lui è molto più giovane di lei.

"Qual buon vento ti porta?" Chiede lei.

"Una semplice passeggiata in compagnia" esordisce lui facendo spallucce.

"Piacere Cinzia" mi si rivolge lei rendendomi partecipe della conversazione.

"Chiara" mi limito a dire sorridendole.

"Quale gelato volete?" Ci chiede prendendo un cono.

Lui ci pensa un po' su portandosi due dita sotto il mento.

"Io vorrei il preferito di Lara"
"Certamente. A proposito, come sta?"
"Benone! Vado da lei stasera a cena"
"Mandale un bacio da parte mia"
"Non credo ci sarà tempo. Mi salterà addosso come sempre e mi porterà subito in camera sua a giocare"

Ma non si vergogna a dire queste cose in mia presenza?!

"Dici che si ricorderà di me?" Chiede Cinzia.

"Come non potrebbe!"
"Ecco a te" dice porgendogli un gelato crema e cioccolato con panna.

"Tu cosa vuoi tesoro?"
"Una coppetta con fragola e stracciatella"
"La fragola l'abbiamo finita, mi dispiace!"
"Io ti consiglio la menta" si intromette lui.

"E se a me non piace la menta?" Sbotto acida.

"Che caratterino signorina"
"Non la sopporto avvolte" gli confesso pentendomene subito dopo.

Ok, sono impazzita.

Mi prenderò cura di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora