Diario di un disastro

~99~

Beati quelli che sanno qual è il momento giusto per fare questo e per fare quest'altro, quelli che hanno ben presente quale sia la meta e quindi sono in grado di distinguere chi è rimasto indietro e chi ha avuto addirittura l'ardire di andare avanti. Buon per loro davvero, perché di sicuro vivono meglio: hanno delle regole, delle certezze, un punto d'arrivo e non vagano per la città come se si fossero persi, come se si sentissero perennemente persi. Un problema, però, alcune di queste persone qui ce l'hanno: non sanno accettare chi non vive come loro. Non sanno comprendere chi non dà importanza alle cose che per loro hanno importanza, non sanno accogliere. Guardano gli altri da lontano, di sbieco, e pensano: “poverini quelli lì”, soltanto perché quelli lì a un certo punto hanno fatto scelte diverse o, semplicemente, sono diversi da loro. Ed essere diversi vuol necessariamente essere infelici? Ognuno di noi ha una storia da raccontare solo che quasi nessuno ha più voglia di ascoltare. Si dà per scontato di sapere già tutto e questo sì, è davvero un gran bel guaio.

Spazio per me
Alloraaaa
Siamo al capitolo 99
Cosa volete come speciale?