tears and coffee

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Hey Park, c'è qualcuno per te fuori" mi avvisò Jinhwan, un altro cameriere.
"Per me? E chi è?" chiesi.
"Il tuo amico, quello alto che sembra un modello gucci".
"Oh..." Era Tae.
Tutti pensavano fosse davvero tanto bello da poter fare il modello.
Ma cosa ci faceva lì?

"Aragosta per il tavolo cinque pronta!" urlò il cuoco, poggiando l'ordine sul bancone.
"Devo..." iniziai, ma il biondino al mio fianco mi fermò.
"Vai pure, penso io al cliente" disse, e portò via il piatto, diretto in sala.
Sospirai e andai sul retro.
Uscito all'aria aperta, trovai il mio amico appoggiato al muro di fronte a me. Appena mi vide si staccò e si avvicinò.

"Ciao" mi sussurrò.
"Ciao" risposi. "Non ho molto tempo, sto lavorando".
"Lo so, ti ruberò solo pochi minuti".
"Ok, parla allora".
"Ascolta...mi dispiace. Abbiamo sbagliato, lo so. Io, lo hyung, e le ragazze siamo davvero dispiaciuti. Jisoo noona è stata male dopo che te ne sei andato. Le ragazze l'hanno portata fuori per distrarla. C'è anche tua sorella con loro."
"Le chiederò scusa per il tono e i modi, quando la incontrerò. C'è altro?"

"Jimin ti prego non parlarmi così".
"Così come?"
"Come se... Ti avessi deluso".
"Oh ma è così." mi avvicinai a lui e gli puntai un dito contro. "Non ti fidi più di me, mi racconti una marea di balle e adesso speri che si possa risolvere tutto con un mi dispiace? No Tae, non funziona così."
"Io mi fido di te, Chim, sei l'unico di cui mi fido e non ti racconto balle, io.."
"Si invece" dissi interrompendolo. "Sono giorni che sei strano, anche ieri l'ho notato, ma tu invece di parlare con me come un vero amico, cambi discorso o menti".
"Non..." e sospira. C'è qualcosa, lo sento, ma non vuole dirmelo.

"Tae, ti prego, dimmi che ti sta succedendo".
"Stavamo parlando di altro o sbaglio? Quello che ho o che supponi io abbia non ha niente a che vedere con te e Yoongi".
"Ok, come vuoi non parliamone. Però non parleremo neanche di me e lo hyung, perché non c'è nulla di cui parlare."
"Ah no? Guardami negli occhi Jimin e dimmi che non provi nulla per lui".
"Non posso, perché sarebbe una bugia e io non mento ai miei amici, a differenza di altri."
"Jimin per favore, lo conosci solo da un giorno, non puoi farti abbindolare da lui. Ti spezzerà il cuore, e io non posso lasciare che uno sconosciuto ti faccia del male solo perché vuole svuotarsi le palle. Non lo accetto".
"Basta così. Te ne puoi andare. Non abbiamo più nulla da dirci".
"Jimin-ah!"
"NO! Io voglio stare con lui, lasciarmi baciare, toccare...e lascerò che mi porti anche a letto se voglio. Ma lo farò per MIA scelta. Se deciderà di lasciarmi, allora ne pagherò le conseguenze. Ma voglio vivere queste emozioni, Tae, senza che nessuno mi dica quello che devo fare e come lo devo fare. Mettitelo in testa. Non devi proteggermi in continuazione come se fossi fatto di cristallo. Ti voglio bene ma se non accetti le mie decisioni, allora possiamo anche chiuderla qui".

Silenzio. I suoi occhi sono spalancati.
In effetti è la prima volta che abbiamo una lite del genere. Ma sento come se fossimo arrivati ad un punto di rottura ormai.

Poi si avvicina a me e allunga una mano sul mio viso, gli occhi ormai lucidi.

"Jimin, sei la persona più importante della mia vita, non puoi chiedermi di non proteggerti quando sento dentro di me di non voler fare altro. Tu non sai cosa provo, non sai come mi sento. So che è anche colpa mia perché si, hai ragione, c'è qualcosa che non va, ma tra i due quello che ha più bisogno adesso sei tu. Non fare questo errore. Non fidarti di lui." E pianse.

Mi si spezzava il cuore a vederlo così, ma dovevamo chiarire. Avevo paura per la nostra amicizia, ma avevo capito che a quel punto dovevo fare una scelta. Una scelta che non avrei mai pensato di fare: o la mia amicizia con Tae o lasciarlo andare e pensare solo ai miei sentimenti per Yoongi Hyung.

"Tae, te lo chiedo per l'ultima volta, e ti prego di dirmi la verità: cosa ti sta succedendo? Ti scongiuro rispondimi, non....non buttiamo all'aria vent'anni di amicizia solo per orgoglio o per un ragazzo o per qualunque altra stupida ragione." Ci provai un'ultima volta. Ormai eravamo entrambi in lacrime.

Il Futuro Signor MinWhere stories live. Discover now