VI - Spiegazioni

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VI - Spiegazioni

Si girava e rigirava nel letto che le aveva preparato George, non sapeva che i due avessero affittato anche il piano superiore del negozio .
Era un appartamente piccolo, pieno di scatole fino al soffitto, tranne nella stanza in cui c'era lei liberata, appunto, per l'occasione.
Il cigolio del letto la spaventò facendole stringere la bacchetta tra le mani: passare la notte da sola, in quel posto, nel passato dove lei - insieme ad altri nati babbani, Harry e Ron - era ricercata non riusciva a farla calmare. Per di più ci si metteva il fatto che aveva rivisto Fred - la persona più importante della sua vita - di nuovo in vita che le sorrideva e questo aveva sconvolto agni suo organo vitale, anche quelli che credeva non potessero essere percepiti.
Aveva rimandato per tutta la giornata la conversazione sul perché lei era lì, per quale scopo. Non aveva spiegato realmente le cose come stavano, ma aveva solo accennato al fatto che 'alcune cose dovevano essere cambiate, per il bene di tante persone', parole che avevano confuso molto i due gemelli che l'ascoltavano ricchi di curiosità.
Dei passi sulle scale la fecero alzare dal letto velocemente, quasi come fosse un felino, stare al contatto prolungato con Grattastichi aveva risvegliato in lei istinti animaleschi?
Cercò di calmare il suo respiro accelerato portandosi una mano al petto e tenendo lo sguardo fisso sulla porta, chiunque sarebbe entrato avrebbe assaporato uno dei suoi schiantesimi, questo era poco ma sicuro.
"Psst, Hermione?" nel sentire quella voce trasformata in un sussurro chiamarla sentì il cuore battere veloce sotto la sua mano: che ci faceva Fred a quell'ora della notte lì?
La porta della stanza venne aperta lentamente, la luce scaturita dalla bacchetta illuminò la stanza totalmente buia.
"Fred... che ci fai qui?"
Il ragazzo sorrise alzando un sacchetto e mostrandoglielo "Avrai pur sempre fame e non potrai andare avanti per molto con gli snack che abbiamo qui in negozio" con l'aiuto della bacchetta sbarazzò un piccolo tavolo da te poggiandoci le busta sopra "Oh, grazie" sussurrò avvicinandosi lei e sbirciando nel sacchetto.
C'era del tacchino, un po' di purea di patate, delle carote e una fetta di crostata - che fosse alle more?
Sorrise felice di poter mangiare qualcosa cucinato dalla signora Weasley.
"Grazie, davvero" continuò sedendosi sul letto, avrebbe mangiato dopo che Fred se ne fosse andato.
"Senti... ora puoi dirmi la verità sul perché sei qui?" sentì lo stomaco collassare a quella domanda, deglutì a fatica l'aria che aveva immagazzinato.
"E' così grave?"
"Io... come avrai capito vengo dal futuro"
"Queste me l'hai già detto, ma per essere qui deve essere successo qualcosa di molto... importante" brontolò il ragazzo sedendosi accanto a lei, facendola arrossire: si sentiva come ai primi tempi della sua cotta, che poi era sfociata in un vero e proprio innamoramento. Eppure sapeva che non doveva sentirsi così, era lì per una questione seria e delicata.
"Sì... vedi, il due maggio c'è stata una grande battaglia ad Hogwarts dove..." sentì la gola stringersi e il respiro mancarle: come poteva dirgli che lui in quella battaglia aveva perso la vita?
"Dove...?" la esortò lui, fissandola, avvertiva i suoi occhi azzurri scrutarla nel profondo quasi volesse leggerle dentro e recepire ciò che pensava. E se fosse stato un legilimens?
Avrebbe capito tutto e lei sarebbe morta dalla vergogna!
"Dove... tu..." alcuni flashback di quel momento le passavano davanti agli occhi, facendole cadere qualche lacrima che venne fermata dalla mano calda di Fred "Sono morto?" chiese, nonostante avesse capito.
"Sì" si ritrovò ad esclamare a bassa voce, quasi come se si stesse strozzando.
Fred tirò un sospiro di sollievo, ridacchiando "Cosa, cosa ci ridi?" chiese sorpresa la giovane strega, scuotendo il capo e facendo rimbalzzare la sua cresta folta e riccioluta.
"Niente, è che sono felice di sapere che quello ad esser morto sono io e non le persone a me care"
"Non hai paura della morte?"
"Ho paura del delore che provocherebbe perdere qualcuno a me caro"
"Io non permetterò che riaccada" soffiò Hermione stringendo la stoffa del maglione che uno dei gemelli le aveva prestato, non lo avrebbe permesso, non di nuovo.
"Perché lo vuoi fare?" sentì le gote riscaldarsi a quella domanda, fece segno con la mano di lasciar perdere incuriosendo maggiormente il mago.
"Cosa mi nascondi? Una cotta segreta per me, Granger? So di essere irresistibile"
"Ma piantala Weasley" sbuffò lei alzandosi ed afferrando il cibo dal sacchetto, cercando di sfogare la sua rabbia su qualcosa.
"Mi fido di te"
"Eh?" chiese confusa Hermione a quelle parole, Fred si alzò dal letto sorridendole allegro "Mi fido di te, hai detto che sei qui per evitarlo, ed io so che ci riuscirai"
A quelle parole Hermione sentì una stretta calda al petto: lui si fidava di lei.
"Un'ultima cosa: non dirlo a George, è un segreto tra di noi, okay?" la strega annuì mandando giù il boccone di cibo.
"Ci vediamo domani mattina, Hermione" proferì prima di smaterializzarsi lasciandola sola mentre consumava quella cena del tutto fredda.
Fred si fidava di lei e non l'avrebbe deluso per nessun motivo.
Avrebbe evitato che quel momento accadesse.

Lost in time ~ FremioneWhere stories live. Discover now