XIII - L'allineamento temporale

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N.B: qui avremo entrambi i punti di vista dei personaggi.

XIII - L'allineamento temporale

"Perdonami Fred, non potrò stare al tuo fianco, dopo questo"

Quelle parole gli rimbombavano ancora nella mente, erano più vive che mai nonostante il suono delle esplosioni e delle urla l'avessero in parte coperta.
Davanti agli occhi rivedeva ancora quella scena: Hermione che svanisce lasciandolo là da solo, e quelle parole ad accompagnarla oltre a quello sguardo triste e spento.
Proprio come quello con cui si era presentata quel giorno.
Non aveva molte informazioni sul giorno in cui lei sarebbe comparsa nuovamente. Sapeva che per il riallineamento temporale lei sarebbe dovuta riapparire là, fuori al negozio. Ma non sapeva quando né come.
Forse in una giornata primaverile?
O in una giornata estiva?
Ricordava vagamente il suo abbigliamento, ma sapeva che quando si era presentata dinanzi a lui, lei era completamente congelata, tremava a causa del freddo e forse anche per l'emozione.
Ricordava perfettamente la luce dei suoi occhi quando se lo era ritrovato davanti, ricordava anche il terrore di lui quando l'aveva avvertita alle sue spalle.
I pensieri preoccupati che erano sorti nella sua mente. La paura che le fosse successo qualcosa e che fosse andata lì per cercare riparo lo aveva messo in allerta.
Invece era lì per lui, solo per salvarlo da una brutta fine.
"Fred, tutto bene?" alzò lo sguardo, guardando il gemello davanti a lui. George aveva in viso un'espressione preoccupata.
"Certo, tutto bene, come sempre" aveva risposto solamente, accennando un sorriso ed alzandosi dalla sedia su cui era seduto, cercando di buttare giù il più velocemente possibile quella tazza piena di caffè bollente. Neanche quella bevanda riusciva a farlo sentire meglio.
"Scendo in negozio"  disse poi posando la tazza nel lavabo e mettendo la targhetta con il nome sulla camicia scura.
Ultimamente il suo malumore ricadeva anche sul suo modo di vestire: niente colori stravaganti, niente che potesse sprigionare un minimo di allegria.
Provava solo una strana ed immensa tristezza mista ad angoscia: come era scomparsa l'Hermione con cui aveva vissuto fino a quel momento, era scomparsa anche quella che faceva parte del suo presente.
Giustamente, in quel momento entrambe avevano (e stavano passando) un periodo terribilmente brutto.
Secondo quanto detto da Hermione del futuro, lei in quel periodo si era allontanata da tutto e tutti. Aveva vissuto da sola nella sua vecchia casa, dove con la magia era rimasta intatta solo la sua camera.
Aprì il negozio, scuotendo la chioma rossa disordinata per scacciare quei pensieri dalla mente. Un'altra giornata di lavoro stava per avere inizio e non doveva, per nessun motivo, lasciarsi andare in pensieri tristi.
Lui era lì per aiutare e portare un po' di buon umore a chi era rimasto ma aveva perso tutto.
A chi era rimasto e, come lui, aveva perso un pezzo del suo cuore.

"Nessuna notizia da Hermione, vero?" chiese George avvicinandoglisi, anche lui era parecchio in pensiero per la giovane. Soprattutto per l'umore del gemello.
"Quale delle due? Perché sai, fanno a gara a chi si nasconde meglio" proferì Fred con finto sarcasmo, sembrava più un rimprovero quello da lui detto.
Scese dalla scala su cui era per controllare il contenuto degli scatoloni, doveva tenere la mente occupata.
"Sai che potresti usare la magia per questo, no?"
"Non voglio distruggere niente" George sbuffò, divertito appena, Fred doveva smettere di mentire ad entrambi. Voleva aiutarlo, e questo si era capito, ma in quel momento lui non voleva essere aiutato.
Voleva solo provare quel sentimento d'angoscia a pesargli sul petto, era simile a quello che stava provando Hermione in quel periodo, no?
Chissà in quel momento dove si trovava, se stava bene, se fosse felice... se si ricordasse del bacio che gli aveva lasciato.
Perché aveva lasciato solo quello, non gli aveva neanche dato il tempo di dirle ciò che lui voleva.
Aveva infranto due promesse, non una: non aveva atteso le parole che voleva dirgli, era scomparsa senza dire niente a nessuno. Non aveva lasciato nessuna traccia. Ora capiva perché Harry e Ron erano riusciti a nascondersi così bene: lei era con loro.
"Mamma ci ha invitati a pranzo quest'oggi, quindi vedi di esserci"
"Okay" rispose solamente al gemello, tornando poi con lo sguardo su quegli scatoloni.
Sospirò chiudendo gli occhi: almeno dinanzi a sua madre doveva apparire felice.

Lost in time ~ FremioneWhere stories live. Discover now