Sofia pov
Io e Sebastian facciamo una gara,e ovviamente arrivo prima io. Sono davanti un paesino, si vede che è prevalentemente agricolo.
Non ci sono macchine che girano,solo carri trainati da asini,piccoli negozietti, una taverna/pub e delle bancarelle di cianfrusaglie e frutta.
Mi guardo subito intorno alla ricerca di un telefono pubblico,ho bisogno di chiamare a beacon hills,devo avere informazioni su deucalion e su stiles.
-lo so,non è bello come posto,ma ha il suo fascino-
Mi risveglia Sebastian dai miei pensieri.
-già...-
-andiamo,lì c'è una locanda che fa delle spremute che sono il massimo!-
-spremute?-
-non ti piacciono?- chiede preoccupato
-no,solo,mi aspettavo qualcosa di più forte...-
-anche la birra non è male- dice ridendo,io ricambio il sorriso e lo seguo a cavallo verso una locanda.
Questo posto sembra proprio il set di un film western, mi fa quasi ridere. Sorrido al ricordo di Stiles,che quando eravamo piccoli mi aveva fatto vedere un film western che per me era ridicolo e orrendo, cosa che per me sono ancora ora.
Appena fuori dalla locanda c'è un palo a cui io e Sebastian leghiamo i cavalli,poi entriamo.
Ci sono prevalentemente uomini,e mi sento osservata. Sebastian sembra accorgersene,quindi mi circonda la vita con un braccio,da questo gesto sono sia confortata che a disagio.
Arriviamo al bancone,io e Sebastian ci sediamo sugli sgabelli alti che ci sono.
-per me una bottiglia di birra- dice Sebastian alla cameriera
-per me un po' di whisky-
La ragazza che è dietro al bancone annuisce,e si gira a preparare le nostre bevande.
Non avrà più di 25 anni,capelli neri e folti,gli occhi sono di un marrone scuro,quasi nero. È bassa e magra,indossa una gonna,che arriva fino al ginocchio,che ha una fantasia a quadri,e abbinata alla gonna ha una camicietta bianca annodata sulla vita,sbottonata sul seno non troppo prosperoso, e ai piedi ha delle scarpe col tacco rosse. Poi un particolare mi colpisce. Ha una coda sottile, ricoperta di squame,blu.
A me lascia un bicchiere di whiskey, a Sebastian un boccale di birra,e insieme iniziamo a parlare.
-vado a prendere una boccata d'aria, torno fra cinque minuti- dico a Sebastian.
Siamo stati in quel locale tutto il giorno,al contrario di quello che aveva detto Sebastian.
Esco e mi guardo intorno alla ricerca di una cabina telefonica. Girovago un po' per la grande via che è quella in cui mi trovo. Vedo una specie di negozio,senza vetri,o vetrine,una stanza che si affaccia direttamente sulla strada. Dentro ci sono circa 5/6 telefoni. Ne prendo uno,inserisco degli spiccioli trovati nelle tasche dei jeans,e digito il numero di casa martin, ormai lo avevo imparato a memoria,era la mia secondo casa.
Uno squillo.
Due squilli.
-Pronto?
-salve signora martin,sono Sofia!
-ah,ciao cara. Posso aiutarti?
-si,per caso c'è Lydia in casa?
-si,un momento,la chiamo.
-pronto?
-Lydia!
-Sofia! Mi manchi un sacco!
-anche tu Lydia.
-dimmi,mi hai chiamata per sapere qualcosa?
-in realtà si.
-va bene,dimmi pure.
-cosa è successo a stiles?
-oh...beh,e sparito da un giorno,a casa sua non ci sono tracce di violenze,l'unica cosa che abbiamo trovato è stata la sua mazza da baseball,spezzata...
Dall'altro capo del telefono sento un singhiozzo,e io ho gli occhi lucidi.
-deucalion,dov'è finito?
-beh,lui...non lo vediamo da quando te ne sei andata...
-di a Scott di controllare ogni singolo centimetro della casa,finestre,serrature, cassetti,armadi,la jeep,il suo armadietto di scuola. Mettete a soqquadro tutto ciò che ha a che fare con lui.
-va bene.
-dovete trovarlo. Lydia,so cosa provi per Stiles, e so che è difficile,però, ti prego, resisti.
-lo so...solo...tu te ne sei andata,e poi stiles è scomparso... I miei istinti da banshee mi stanno facendo impazzire.
-Lydia, stai calma. Ricordati il nostro modo di calmarti.
Ora devo andare,sono anche io in un bel guaio. Ti voglio bene. Ricordarlo.
-ti Voglio bene anche io.
Fine chiamata.
Ho le lacrime agli occhi. Dio. Mi manca. Da morire.
Loro erano e sono la mia famiglia. Lydia è praticamente mia sorella,come Isabelle.
Mi asciugo una lacrima solitaria sfuggita al mio controllo e torno indietro.
Torno davanti alla locanda e mi avvicino ai cavalli,sono aumentati,c'è ne sono due in più, e di fianco ai cavalli ci sono tre motociclette.
Vado ad accarezzare un po' Thunder e ghost, sto così per un po' di tempo,finché non sento un fischio,come quelli che lanciano i ragazzi alle ragazze quando gli piace quello che vedono.
Mi volto e vedo tre uomini alle mie spalle.
In mezzo c'è ne è uno più grosso,è alto e muscoloso. Ha una barba ,poco curata,nera,gli occhi anch'essi neri,e indossa un cappello da cowboy.
I due uomini ai suoi lati sono più bassi,anche loro hanno la barba lunga e incolta,però in testa hanno delle bandane da motociclisti.
-che ne dici di venire a casa con me?-dice quello più grosso.
-lei non viene da nessuna parte- mi volto e vedo Sebastian dietro di me.
-che c'è bel faccino? Voglio solo divertirmi un po'- dice l'uomo canzonando Sebastian.
Sebastian inizia ad incamminarsi verso l'uomo, ma io lo blocco con il braccio,sul volto ho un sorriso malizioso,voglio fare vedere a questi tizi chi sono io.
Mi incammino verso l'uomo, lui sorride,mi prende per i fianchi quando sono abbastanza vicina, mi tira a se. Quando sono abbastanza vicina gli tiro una ginocchiata dove non batte i sole. L'uomo è in ginocchio.
Poggio una mano sulla sua testa,lo guardo negli occhi e gli tiro un pugno,seguito subito dopo da un calcio.
Una volta a terra poggio il mio piede sulla sua gola,mi abbasso su di lui e sussurro
"Vuoi ancora portarmi a casa?"
Mi alzo e vado verso Sebastian, che ha un'aria divertita,e un sorriso stampato in volto.
-sei irrecuperabile-
-forse,un pochino-
Lui mi sorride,io ricambio il sorriso e insieme torniamo nella locanda.
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Completamente Stravolta.||teen Wolf~ Shadowhunters
Random[IN REVISIONE] Una ragazza che sembra semplice agli occhi degli altri, ma che nasconde un segreto ai suoi amici più stretti. Contesa da due ragazzi appartenenti a due mondi diversi. Quale mondo sceglierà? Quali saranno conseguenze e problemi di ciò...