6. Cucciolo pt.1

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MARLENAAAAAAAA! TORNA A CASA CHE È PRONTO IL CENONE DI CAPODANNOOOOOOOO!
( non fate domande... Mi è uscita così... )
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Jk's POV

Sento qualcuno che mi accarezza di capelli e inizia a darmi dolci baci sulla testa. Non vorrei svegliarmi. Ero nel bel mezzo di un sogno bellissimo, nel quale mia mamma era con me e mi abbracciava dicendo che sarebbe andato tutto bene, che non devo preoccuparmi per lei, che sarà sempre al mio fianco. Purtroppo però era solo un sogno.

Una voce interrompe i miei pensieri. Una voce dolce e carica di delicatezza. Una voce che potrei riconoscere tra mille. La voce di mio fratello Jimin.

<< Kookie... È ora di alzarsi. Siamo arrivati a Seoul >> dice continuando a lasciarmi baci sulla testa e abbracciandomi stretto stretto.
Ah già... Seoul. La mia nuova vita, la mia nuova casa, la mia nuova chance di ricominciare una vita diversa, una vita migliore, lontano da Busan e dal mio passato. Lontano dalle ombre che mi perseguitano. Lontano da tutto.

<< Gnh, Jiminie... Che ore sono? >> dico con la voce ancora impastata dal sonno e iniziando a sfregarmi gli occhi con le mani. Accidenti alle lacrime, ripensando a tutto questo stavo per piangere.

<< Le 8 di mattina e ah già >> mi gira e anche se sono ancora mezzo assonnato, riesco a vedere chiaramente i suoi occhietti luccicare, per poi chiudersi in due mezze lune, per colpa del suo sorriso.

<< Non pensare me ne sia dimenticato. Tanti auguri Jungkookie! Grazie per essere capitato nella mia vita >> mi dice per poi riprendere ad abbracciarmi e io ricambio. Oggi è il mio compleanno... Ma sul serio?! No sul serio ora ho diciassette anni?!

OH DIO MA CHE CAZZ... ?! SOLO IERI MI PAREVA DI AVERNE 10 E ORA SONO 17?! M-MA COME È SUCCESSO?! MA TIPO IO BOH!

<< Grazie Jimin-ssi. Anche io sono contento di essere capitato qui>> dico per poi stampargli un bacio sulla guancia. È inutile, gli voglio troppo bene. Anche se sono più piccolo, molte volte mi sento come se fossi io lo hyung tra i due.

Jimin scioglie l'abbraccio e apre la portella dell'auto per scendere. Poi i gira verso di me:<< Dai ora andiamo fuori. Anche se è il tuo compleanno questo non ti esenta dall'aiutarci a scaricare gli scatoloni >> dice puntandomi il dito contro come per darmi ordini. Non posso fare altro che scoppiare a ridere. Jimin riesce ad essere tenero anche quando da ordini.

<< Pft e io che ci speravo >> dico spostandomi per scendere dalla macchina. Mi copro gli occhi per colpa della luce del Sole e dopo essermi ripreso, mi guardo intorno. Il quartiere è composto da villette a schiera, la fermata della metro e vari mini-market che riportano tutti la stessa scritta, che mi rende ancora più gioioso di quanto non sia già: OPEN 24 H.

Già. Aperto ventiquattro ore su ventiquattro. Questi negozi diventeranno la mia salvezza durante le notti insonni, nelle quali sono occupato a scrivere o disegnare o, soprattutto, a pensare. Dopo qualche passo scorgo la nostra casa nuova. È più grande di quello che mi aspettavo e ha due piani. In tutto questo mi sono dimenticato di Jimin, che è scappato dentro come un fulmine. Entro lentamente e rimango stupito. Dentro la casa è ancora meglio di quello che pensavo.

Raggiungo Jimin che guarda papà mentre apre uno scatolone, dall'entrata del salotto.

<< Jimin, Jungkook, venite qui. Vi devo parlare. >> ci chiama nostro padre. Jimin si gira verso di me con sguardo interrogativo e io alzo le spalle. Ok, che altro deve succedere?

<< Allora, questo discorso vorrebbe farvelo vostra madre ma è meglio che ve ne parli io... >> ci dice un po' imbarazzato. Tento di porgermi troppe domande.

Somewhere only we know ~Vkook~ 🌌       IN PAUSAWhere stories live. Discover now