Does he love me?-13

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Non avevo più sentito né visto Spencer da quel famoso giorno. Non mi aveva cercato, come io non avevo fatto con lui visto che mi vergognavo troppo, e poi, mancava qualche giorno al matrimonio di Charlotte e sempre di meno al viaggio a San Domingo. Ed anche quella mattina eravamo in giro per le strade di Georgetown in cerca del vestito per le damigelle d'onore, che io avevo avuto l'onore di fare. Lo so, ci eravamo ridotte all'ultimo per la scelta dell'abito da indossare, ma non avevamo avuto tempo materiale per vari impicci con l'Università e cose varie. Giravamo per le diverse salette di un negozio di vestiti eleganti. Non andavo pazza per lo shopping, anzi, a dire la verità lo detestavo proprio, però quella volta era davvero necessario. Non mi potevo certo presentare al matrimonio con i jeans e i miei adorati maglioncini. <<eccolo>> esclamò Charlotte con gli occhi che le brillavano dalla felicità. Ovviamente io ero l'unica a cui mancava l'abito, visto che Tanisha, Tabitha e Bradley avevano già scelto. Charlotte alzò la stampella cui era appeso un vestito rosa cipria, lungo e semplice. Forse l'unico vestito cui potevo indossare. <<ehm...carino>> risposi io indecisa. <<carino? Ma stai scherzando? E' una vera bomba>> urlò Tanisha. Le altre persone si girarono verso di noi. Ci sentimmo in imbarazzo ovviamente e lanciammo delle occhiate perfide a Tani. <<dai provatelo, vedi come ti sta e poi decidi.....comunque io opterei per questo>> disse Brad. Sospirai, presi il vestito ed andai nel camerino. Me lo infilai ma non riuscii ad abbottonare la chiusura dietro la schiena. <<ragazze, potreste aiutarmi per cortesia?>> dette queste parole, tutte e quattro si fiondarono nel camerino, che era diventato ancora più stretto e piccolo. <<ecco fatto>> disse Brad. <<grazie>> abbassai i capelli che prima avevo alzato ed uscii fuori dal camerino. Mi guardai allo specchio e cavolo, non stavo poi così male. Mi piaceva come mi calzava. <<sei uno schianto Brook...se solo Spencer potesse vedert->> guardammo tutte Tabby. <<scusate>> disse lei mortificata. <<sai che non vuole che pronunciamo quel nome>> sussurrò Brad. <<ragazze, riesco a sentirvi. La tenda ci separa, ma non mi permette di non ascoltarvi>> esclamai io mentre mi toglievo il vestito. <<scusaci>> risposero in coro. E' vero. Odiavo quando pronunciavano quel nome. Eppure, ogni volta che lo sentivo, il mio corpo provava le stesse sensazioni di quando lui era accanto a me. Mi mancava. Ero abituata a vederlo spesso. Ormai con lui mi sentivo a mio agio e non ero poi più così nervosa. Ok, un po' ancora si, però lui mi faceva sentire bene....mi faceva stare bene. Uscii dal camerino con il vestito in mano. <<allora?>> chiesero in attesa di una risposa. <<cosa?>> ribattei io stralunata. Sbuffarono in coro. <<e cosa secondo te? Il vestito>> esclamarono all'unisono. <<ahhh....scusate. Si si>> dissi convinta ridendo. Sorrisero e andammo alla cassa, pagammo e uscimmo dal negozio. <<allora, che ne pensate di fare una bella merenda tutte insieme da Starbucks?>> propose Charlotte mentre camminavamo tutte e cinque sotto braccetto. <<ehm mi piacerebbe tanto, ma devo andare a prendere Jacob all'asilo>> disse dispiaciuta Brad. <<anche io non posso....devo finire di studiare fisica ed è davvero tanto. E poi ho il turno da Starbucks>> spiegai io. Avrei tanto voluto ma non potevo. Ero quasi alla fine del Pre-Medical e stavo concludendo questo percorso in modo eccellente. Non potevo di certo perdermi proprio agli sgoccioli dell'esame finale. Così, abbandonammo le ragazze e ci incamminammo verso l'asilo per prendere il piccolo Jacob.

<<dai Brook, non starci così male. Magari non ti ha più chiamata perché era impegnato con il lavoro....insomma.....è un agente federale. Mi sembra abbastanza impegnativo come impiego, non trovi?>> disse mentre io tenevo la testa poggiata sulle sue gambe. Avevamo appena finito di studiare e avevamo portato Jacob al parco. Si divertiva un mondo nello scivolare e nel salire lo scivolo. E noi ci divertivamo a vederlo così felice e euforico. <<può essere, però almeno un messaggio.....anche un "ciao" o un "come stai" poteva mandarlo>> dissi. Feci una pausa sospirando. <<che poi ho sbagliato anche io. Non mi sono nemmeno scusata per quello che gli ho detto>> aggiunsi dispiaciuta. <<ma cosa hai detto di male? Hai solo dichiarato i tuoi sentimenti in modo implicito però anche esplicito....insomma, una via di mezzo. Può aver capito che ti piace o meno>> la guardai con le sopracciglia alzate. <<ti pare che non abbia capito? Ho detto lui che è bello, intelligente, timido ingenuo...>> cominciai ad elencare tutti gli aggettivi che gli avevo attribuito portando il conto con le dita delle mani. <<ok ok ok, ho capito. Mettiamo che Spencer abbia capito che tu sei innamorata di lui>> si fermò facendo una pausa. <<e mettiamo anche che lui è innamorato di te>> aggiunse. <<si, come no. Se fosse innamorato allora mi avrebbe già chiamato, no?>> affermai anche se un po' titubante. <<forse perché ha paura? Magari non si sente sicuro di dichiararsi, oppure è indeciso se farlo o meno>> esclamò lei. Cavolo. Poteva aver ragione. E se Spencer fosse davvero innamorato di me e avesse avuto paura di "dichiararsi"? <<insomma....anche a te piace da morire, ma nemmeno tu, dopo esserti "dichiarata" lo hai più sentito>> aggiunse lei mimando le virgolette sulla parola "dichiarata" perché in effetti quella non era una vera e propria dichiarazione. Avevo solo espresso i miei sentimenti per Spencer, anche se di solito ero davvero brava a mascherare i sentimenti. <<ok, foooorse ai ragione>> ero ancora in certa, anche se mi sarebbe davvero piaciuto sapere che Spencer fosse innamorato di me. Al solo pensiero mi spuntava un sorriso sulle labbra e gli occhi a cuoricino, come l'emoticon di Whatsapp. Mi chiedevo se anche Spencer in quel momento si stesse chiedendo le stesse cose che mi chiedevo io, anche se era palese il mio "amore" per lui. Non so se si poteva ancora chiamare amore. A ventitre anni avrei già dovuto sapere cosa fosse, secondo le mie amiche tranne Brad che ovviamente lo paragonava alla sofferenza, però l'amore, secondo me, è qualcosa che si costruisce con la persona di cui hai preso una cotta, se questa è reciproca, allora si potrà costruire l'amore. Ed io avevo preso una bella cotta per Spencer. Sospirai. <<bhè Brook, quale occasione sarà meglio di questa per chiarirti con Spencer?>> esclamò Brad. <<come?>> mi alzai di colpo mettendomi dritta sulla panchina su cui eravamo sedute. La mia migliore amica mi prese il viso e indicò con il dito quella persona che mai avrei dimenticato in vita mia. Avevo il batticuore. Mi tremavano gambe e mani. Era come se quella volta fosse come la prima volta che ci siamo incontrati. <<dai Brook, non puoi perderti quest'occasione. Fatti coraggio e vai. Tanto ci sono io qui>> mi rassicurò abbracciandomi. A volte solo lei sapeva come farmi calmare e sentire a mio agio. Annuì con la testa. Mi alzai e presi la borsa, per poi incamminarmi verso lui. 

Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora