39- "Perché? Perché? Perché?"

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"Blu!" Urlò Zoe quando la porta si spalancò. La piccola Zoe corse alla massima velocità verso di noi, braccia aperte e bocca spalancata. Indossava il suo pigiama, con sopra delle papere carine. Fece cadere il suo orsetto correndo. Si fermò di colpo in fondo al letto e si arrampicò, facendo scivolare le braccia intorno al sia mio che di Percy, tirandoci vicini per un abbraccio.

Percy ridacchiò mentre entrambi mettevamo le braccia intorno alla sua sorellina.

"Sono così felice che siate a casa, Blu, anche tu, Bethy." Sussurrò nelle nostre orecchie.

"Aw, Zo-Zo." Affondai la faccia tra i suoi capelli. "Anche noi."

Tirò su con il naso e si staccò, i suoi occhi spalancati. Si asciugò il naso con la manica, piangendo. "Mi siete mancati."

Il mio cuore si spezzò leggermente alla sua piccola faccia triste. "Non ti lasceremmo mai."

Percy la tirò di nuovo in avanti per un altro abbraccio, accarezzandole leggermente la schiena. "E se lo facessimo, torneremmo indietro. Proprio come abbiamo fatto questa volta."

Zoe annuì e si strinse tra di noi.

Percy e io ci eravamo addormentati insieme dopo che tutti erano andati via, tenendoci l'uno all'altra. Ci eravamo svegliati entrambi diverse volte durante la notte, terrorizzati o spaventati da un rumore silenzioso. Eravamo lì per l'altro, però, sussurrandoci parole confortanti mentre tremavamo di paura. Ci eravamo svegliati quando una domestica aveva portato la nostra colazione, ma non lasciai il suo letto. Non credo che sarò mai più in grado di stare a più di un paio di metri di distanza da lui.

"Dov'è Tyson?" Chiesi, facendo un po' più di spazio per Zoe.

"Dovevo aspettare che uscisse dalla doccia, ma ci stava mettendo troppo." Ridacchiò.

Percy sorrise e iniziò a fare il solletico ai fianchi di Zoe. Il suo ridacchiare divenne una risata quando iniziò a contorcersi per allontanarsi da Percy. Riuscì saltare oltre me e spingermi contro Percy, perciò mi spostai e Zoe si sedette vicino a me.

"Ora devi fare il solletico a Bethy."

Sollevai le mani per fermare Percy che stava sorridendo come un pazzo. "No. Ho diverse ferite che potrebbero essere peggiorate se rido troppo.

"Aw," Percy mise il broncio. "Sei una guasta feste."

Zoe sussultò. "Blu!" Puntò un dito verso di lui. "Hai appena detto una parolaccia."

La mia bocca si spalancò quando mi girai verso Percy. "Come osi, plebeo. Sua altezza Reale ti butterà nei sotterranei se userai un tale linguaggio osceno di nuovo!"

Percy roteò gli occhi. "So per certo che sua altezza Reale non ha un sotterraneo."

"Invece ce l'ho." Zoe incrociò le braccia davanti a sé.

Annuii verso Percy. "L'ho davvero."

"Come volete." Roteò gli occhi di nuovo.

"Riesci a vedere un cervello la dietro, plebeo?"

Percy fece un sorrisetto. "È molto grande a dire la verità, contiene la mia estrema conoscenza del mondo."

"Già," Scossi la testa. "Non credo."

"Fratello!"

Ci girammo tutti verso la porta per vedere Tyson lì in piedi, i suoi capelli leggermente umidi dalla doccia, con addosso la sua maglia arancione informale e pantaloncini di jeans.

"Ragazzone!" Dicemmo sia io che Percy in coro mentre Tyson correva verso di noi, saltando sul letto e abbracciandoci forte.

"Siete tornati!"

A Loophole (Percabeth Selection) [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora