4. Anxiety

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((T/n)'s Pov)
Divorasti le lenticchie, come al solito. Le adoravi. Anche a Shoto parvero piacere, infatti si complimentò con tua madre. A tavola fu quello che parlò di meno, poichè voi tre eravate molto loquaci e lui per carattere no, ma fu molto educato e quando parlava diceva sempre cose sensate e a volte faceva qualche battuta divertente in risposta alle tue freddure. A quel punto ti dovevi sempre fermare un attimo per calmare le risate, prima di ricominciare mangiare. Vederlo rilassato fece stare meglio anche te.
Dopo cena, tu e i tuoi faceste fare a Shoto un giretto della casa, visto che prima lo avevi subito trascinato in camera tua. La camera di tuo fratello era davanti alla tua, poi al piano di sotto c'erano l'ingresso, la cucina col tavolo per la cena, il salotto e la camera e lo studio dei tuoi genitori. Inoltre c'era un bagno per piano.
Gli prestaste i vestiti di tuo fratello che gli calzarono a pennello. Anche tu nel frattempo eri andata a cambiarti nell'altra stanza e ritornata. Quando lo vedesti con la camicia da notte addosso, gli dicesti che stava bene mentre la tua mente stava segretamente andando in tilt. Nooo ma a te non piaceva Shoto, nooo! Non stavi mica avendo film mentali! Per fortuna eri molto brava a non far trasparire all'esterno i pensieri che andavano tenuti a freno. Non volevi nemmeno pensare a come si sarebbe sentito venendo a conoscenza di ciò. Probabilmente ti avrebbe dato fuoco dall'imbarazzo, pensasti divertita, o ti avrebbe ghiacciato il cervello per evitare altri film mentali.
Poco dopo vi deste la buona notte tutti quanti e ognuno di voi andò nella propria stanza per dormire... tranne te che, una volta chiusa vicino la porta della stanza, accendesti il computer ed iniziasti a giocare a Slenderman: The Arrival, che avevi lasciato incompleto una vita e mezzo prima.

(Todoroki's Pov)
Mi trovai ancora immerso in quel buio insopportabile. Si trattava della mia mente, così vuota per l'assenza dei ricordi perduti? Forse, ma ero pervaso da un'ansia insensata che non mi permetteva di ragionare.
Sí, stavo meglio se in compagnia di (T/n) e dei suoi, ma nel momento in cui non mi trovavo con loro tornavo in preda alla sensazione del vuoto.
Una luce si accese improvvisamente, accecandomi per qualche istante, anche se intuii che mi stavo perdendo un sacco di immagini scorrermi davanti agli occhi. Siccome ero stato accecato le vidi troppo sfocate per distinguerle. Poi, passavano così in fretta che anche da nitide avrei faticato a metabolizarle tutte. Erano per caso le tappe della mia vita dimenticata?
Scattai seduto e, ansimante, mi ritrovai nella penombra della stanza. Pian piano la mia vista si ristabilizzò, mentre una lacrima rigó il lato sinistro del mio volto. Non ricordavo niente di quel che poteva essere successo se non l'ansia che non era ancora scemata, anzi, era forse più viva di prima.
Notai solo in un secondo momento uno spiraglio di luce blu provenire dalla camera di (T/n), che probabilmente stava giocando al computer come mi raccontò esser solita fare. Quindi era sveglia anche lei. Mi portai una mano agli occhi per strofinarli e mi alzai dal letto. Non mi andava di stare lì a rimuginare sulle mie paranoie, ma se non mi fossi distratto sarebbe diventato più forte di me.
Arrivato davanti alla porta della sua stanza provai a sussurrare il nome di (T/n), ma non ricevendo risposta dopo qualche istante la aprii legermente, notando la ragazza seduta sul letto con gli auricolari nelle orecchie e le mani alla tastiera. Le sue dita danzavano velocemente su quei tasti.
Quando aprii la porta, alzò lo sguardo per un attimo, accortasi del movimento anomalo in camera sua, poi abbassò un istante lo sguardo, credo per mettere in pausa il gioco, e lo rialzò su di me togliendosi gli auricolari.

((T/n)'s Pov)
"Shoto è tutto a posto?" sussurrasti facendogli cenno di entrare pure.
Lui si avvicinò e si sedette ai piedi del tuo letto, confessandoti di non riuscire a prendere sonno. Gli chiedesti se la causa fosse la luce del tuo computer e lui negò, spiegando che era per motivi suoi e lasciandoti intendere che aveva avuto un incubo ed ora era in ansia.
Lo invitasti a sedersi accanto a te, chiudendo Slenderman con il comando alt f4 e aprendo Scribblenauts Unlimited in un livello a caso. Sapevi che non ti avrebbe mai fatto cambiare gioco per non essere di disturbo anche se un horror lo avrebbe solo fatto stare peggio. Fanculo l'ultima pagina, la avresti presa un'altra volta.
Quindi, quando ti chiese a cosa stavi giocando tu gli spiegasti brevemente di cosa si trattava Scribblenauts, soffemandoti sul discorso del quaderno che può creare qualunque cosa, anche stupida. Per farlo ridere un po', cominciasti a chiedergli di dirti i primi oggetti a cui pensava e pian piano si lasciò trasportare. Abbassasti anche al minimo la luminosità, in modo da permettergli di prendere sonno in caso ci fosse riuscito.
"Aspetta un attimo, ma domani non c'è scuola?" Ti chiese poi "non vorrei tenerti sveglia e domani vederti stanca tipo zombie che si trascina per terra."
"Naah, tranquillo, domani è il 23, domani si dorme." Rispondesti. Avevi tanto atteso quelle vacanze di Natale.
Passaste ancora un paio d'ore a cazzeggiare prima su Scribblenauts e poi su altri giochi altrettanto divertenti, finché, assonnato, Shoto non crollò addormentato accanto a te.
La sua espressione parve piuttosto rilassata, anche se non del tutto. Lo osservasti intenerita, sperando che sarebbe riuscito a dormire almeno fino alle 10 e passa di mattina. Facesti appena in tempo a spegnere il computer e posarlo per terra accanto alla presa che anche tu crollasti come un sasso.

Let It Burn (ITA) [My Hero Academia Fanfiction]Where stories live. Discover now