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Taehyung aveva le mani talmente sudate da non riuscire nemmeno a tenere in mano il suo cellulare. Aveva cercato in tutti i modi di ripararlo, ma lo schermo in mille pezzi non aiutava di certo. E soprattutto, in quella situazione non avrebbe potuto mettersi a lamentarsi dell'ennesimo display frantumato: solo che stavolta non era stata una caduta, a segnare la fine definitiva del suo amato iPhone, bensí una pallottola arrivata dritta dritta nel bel mezzo dello schermo.

«Taehyung! Novità?» urló Namjoon dall'altro lato della stanza, intento a smanettare con uno dei tre computer che aveva acceso sulla grande scrivania in legno laccato.
«Merda... Questi tizi sono introvabili» ringhió ancora il tatuatore, sbattendo il mouse con forza.

«Namjoon, niente qui...» sospiró passando in rassegna i dati sul suo pc. Lanció ancora una occhiata stanca al suo telefono, distrutto, pensando a come dovesse sentirsi Jungkook in quel momento; era scappato senza dirgli nulla, lasciandolo così in balia di chissà quali domande a cui ovviamente lui non poteva dare risposta. Non sapeva se dire o meno a Jungkook della sua identità.

«Yoongi! Puttana ladra, l'indirizzo IP è oscurato. Fai qualcosa, se no a che cazzo ti sono serviti quei 3 anni di università.» continuó ad urlare spazientito Namjoon, che ora si era alzato dalla sua postazione e si era spostato verso Yoongi, con degli aggeggi sparsi sul tavolo —chissà come si chiamavano— che emettevano dei biiip continui.

«Joon... » cominció Taehyung a bassa voce, deglutendo poiché seriamente spaventato dal suo hyung «Io... Posso chiamare Jungkookie? Ti prego, sono sparito senza dirgli nulla e-e oddio... Chissà cosa penserà.»
Il tatuatore lo guardó con degli occhi iniettati di rosso, il che fece sobbalzare sul posto il modello. Sapeva di aver compiuto una mossa azzardata, nel fargli quella domanda, ma si disse che provare non gli sarebbe costato nulla.

«No.» rispose secco Namjoon «Sai in che situazione siamo e anche una sola chiamata potrebbe compromettere tutto. So che sono egoista a chiedertelo, ma dimenticati di Jungkook. Qui rischiamo la vita.» soffió arrabbiato, premendo la mano sul tavolo. Taehyung abbassó d'istinto la testa, lasciando uscire un sospiro frustrato.

Daddy's babyboy | Taekook Where stories live. Discover now