Capitolo 5

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Decido di uscire prima con Kostas. La redazione mi fa arrivare una scatola, la apro e trovo dei guantoni da boxe. Mi portano davanti alla sua palestra. No vabbè. Entro ridendo e lui mi aspetta già cambiato in canotta e pantaloncini.
"Dai su, sei in ritardo" mi dice.
"Che devo fare?" chiedo.
"Oggi ti faccio lezione di boxe"
"Ma altro vino non andava bene?" rido "dai ma io non sono capace, ho anche i tacchi"
"E te li levi, che sono incollati?"
"Si" rido.
"Ma va, levali"
"Già mi vuole menare alla seconda esterna, benissimo" mi tolgo le scarpe "il ringraziamento per averlo riportato fuori"
"Addirittura, guarda che ti può servire. Metti caso ti saltano addosso come Mauro, ti difendi. Vieni su" sale sul ring. Si mette quei guantoni strani con la gommapiuma per fare esercitazioni. Rido e mi aiuta a salire.
"Poi meno anche te, mhmh. Imparami" dico.
"No me no, io sono escluso. Sai che mesa che ci ho ripensato" mi dice.
"Il primo! Nono forza" mi metto i guantoni.
"Allacciateli" mi dice e lo faccio con i denti "uh rude. Per dare un cazzotto senza farti male, devi fare così" mi fa vedere "prova colpisci qua" si indica il guantone.
"Ovvio spartana. Se ti prendo in faccia?" chiedo.
"Vai spartà. Scappi te lo dico" dice.
Rido e gli do una botta sul guantone.
"Mh e la forza? Fai la moscetta mh?" mi dice e gli do un cazzotto fatto bene. Meglio dice lui. Mi dice che la tecnica sarebbe destro, sinistro e calcio.
"Ti devo dare un calcio?" gli do un calcetto piano sulla gamba.
"No ei non a me al guantone"
"Ma neanche mi ci arriva la gamba li, sono corta abbassa un po'.."
"Una minion" abbassa la mano.
"Ei mh" dico e faccio come mi ha detto, mi impegno nelle cose. "come vado?"
"Non male, potresti iscriverti" si leva i guantoni.
"Mai" me li tolgo anche io.
"Non ti persuado?"
"No, con niente" dico.
"Come non detto" alza le mani.
"Bravo" scendo e mi rimetto le scarpe.
"Era per farti vedere dove lavoro e come lavoro. Uh mo sei più alta"
"Guardi tette e culi a tutto spiano qua eh. Eccerto 20 cm di tacchi" dico.
"Madonna.. vabbè ci sta che l'occhio cade ma sto lavorando. Non mischio rapporti col lavoro" dice.
"Uh benone, Mauro due"
"No perché? Mica le trombo sul lettino"
"Eh ho I miei dubbi" mi siedo sul ring.
"Eh sono dubbi tuoi quelli, sennò facevo il gigolò." mi si mette davanti.
"Eh ma sono ormoni"
"Vabbè ma che c'entra scusa sono istruttore ma mica vado a palpa re i culi in giro, ne sono un maniaco" dice.
"Ah no?"
"Beh no, sono professionale. Ma allora quando parlo non mi ascolti. Che ti ho detto l'altra esterna? Non do confidenza a nessuno" dice.
"Vabbè ma mica sei gay però.."
"Che c'entra, lavoro e sesso sono due cose opposte" mi dice.
"Mi potrei fidare quindi"
"Beh si"
"Che ne pensi della puntata?" chiedo.
"Che hai fatto bene a eliminarlo. È un cojone tipo 15 anni in crisi ormonale, si pensa che sta a ballare. Esterna sua con te mi è sembrata squallida sinceramente. Non mi diceva niente. Tante, troppe parole" dice.
"Squallida addirittura.. E perché?"
"Perché si vedeva che non era lui, finissimo" dice.
"Vabbè pure con te ci sono state parole più che altro, ma non è stata brutta no?"
"Si ma io sono così. Nono che brutta. Ma ho parlato io e pure te. Lui una macchinetta, dio mio e sta zitto" dice e scoppio a ridere.
"Senti sei contento che ti ho riportato?"
"Si mi ha fatto piacere" dice.
"Menomale, ti puoi avvicinare eh non mozzico" dico.
"No lo so, beh oh aspetta, peperina come sei può darsi" si avvicina.
"Al massimo ti do un sinistro destro e calcio, così vedi se ho imparato" dico.
"No beh mi fido sai già tutto, impari in fretta" dice.
"Paura eh" lo guardo.
"Non voglio infortunarmi sennò poi non posso venire" mi guarda.
"Se ti prendo il braccio si, mica cammini con quello"
"Nono, lo muovo gesti colo"
"E stai fermo"
"No a volte è necessario"
"Perché?"
"Rende meglio il concetto" dice.
"Dei fare la che ca isterica" rido.
"A me? Pffff"
"Si a te"
"Ti sto per dare una capocciata calcola" mi dice.
"Daje sto qua"
"Non mi sfidare.." mi dice ed io mi avvicino un po' a lui. Lui appoggia la testa alla mia e spinge un po'. Lo guardo negli occhi e spingo anche io. Mi guarda le labbra, mi sta ad un centimetro. Io non mi muovo. Si avvicina ancora perché sposta la faccia e smette di spingere, ma le labbra sempre li. Anche la mia diminuisce. Non lo bacio, è la seconda esterna cazzo.
"Ragazzi avete due minuti.." ci dice il ragazzo della redazione.
Strofino il naso col suo e lui accenna un piccolo sorriso.
"Che ansia.." dice piano.
"5 minuti dai" chiedo a Giovanni.
"Mh.."
Metto le mani nelle sue tasche della felpa. Continuo a guardarlo e fare naso naso. Appoggia le mani ai lati del ring per tenersi. Per muovermi gli respiro sulla bocca e lo vedo mordersi il labbro. Non stacca gli occhi dai miei. Piano piano lo tiro in mezzo alle mie gambe. Mette una mano sul mio fianco. Sento che ha un bel pacco, oh ceh e inevitabile mi sta qua.
"Ragazzi sono passati i cinque minuti.." ci dicono.
"Altri 5.."chiede lui.
Annuiscono è gli metto le mani sotto alla felpa dietro la schiena. A quel contatto si avvicina di più e si lo sento molto meglio. Se prima avevo il sospetto che fosse ben dotato ora è palese.
Gli passo le mani dietro la schiena. Mette una mano sulla mia coscia.
"Ragazzi salutate i dai l'esterna e finita.." dicono.
"Si.." tolgo le mani.
"Mhmh.." anche lui su sposta un po'.
"Ciao ciao" dico.
"Ciao.."
Mi alzo e gli bacio la guancia, lui mi tocca i capelli e decido che me ne devo andare perché finisce male. Lo vedo sistemarsi i capelli e fare un sorriso alla redazione.
Me ne torno a casa, si questo Kostas mi piace molto.

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