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Parla Jungkook: Inutile dire che la lezione era stata davvero noiosa e che mi aspettavano ancora altre due orette prima di uscire da quell'inferno. La professoressa di inglese si girò verso la lavagna e iniziò a scrivere degli esercizi che dovevamo svolgere ma che non mi andava di fare. I miei pensieri vennero interrotti da qualcosa che mi colpì la spalla, mi girai. Un pezzettino di carta mi aveva colpito, mi abbassai per prenderlo da terra e vidi il sorrisetto di Jimin. Ridacchiai vedendo quanto fosse buffo cercando di conquistarmi. Lo aprì e potei notare la sua meravigliosa caligrafia, "trova una scusa da usare con la prof e va in bagno, ci andrò prima io per non destare sospetti. Raggiungimi dopo un po' di tempo." Alzai lo sguardo vedendo un piccolo Jiminnie alzare la mano per chiedere di andare in bagno, la prof annuì rigirandosi. All'inizio ero un po' indeciso se andare o meno, non volevo rovinare la mia condotta scolastica per niente e nessuno. Alla fine decisi di andare, alla fine non sarei rimasto via per tanto tempo. Feci come Jiminnie alzando la mano e la prof, non accorgendosi che anche il rosa era in bagno, mi diede il permesso. Aprì la porta del bagno e lo vidi in tutto il suo splendore, appoggiato al lavandino, davanti allo specchio, che fumava. Hey... iniziai a giocare con le mani nervoso, hey. Mi regalò un stupendo sorriso per poi iniziare ad avvicinarsi, iniziai a tremare. Brividi percorsero la mia schiena non appena mi prese per un polso spingendomi all'interno del bagno. Si morse il labbro squadrandomi dalla testa ai piedi, arrossì. Te l'ho già detto che ti stanno davvero bene questi vestiti? Deglutì ridacchiando leggermente per l'imbarazzo, sì Jiminnie, me lo hai già detto. Si avvicinò alle mie labbra cercando di baciarle ma mi allontanai posando una mano sul suo petto ridendo e abbassando il capo, non mi vuoi baciare, piccolino? Scossi la testa, ma non la alzai, non è questo, Jiminnie. Si leccò le labbra avvicinandosi sempre di più e le sue mani finirono sui miei fianchi cingendomi dalla vita, smettila di chiamarmi così o sento che potrei fotterti anche qui, da un momento all'altro. Posò lo sguardo sulle mie labbra ormai desiderose di lui mentre le mie guance si tingevano di un rosso ciliegia. Spostai lo sguardo dal muro ai suoi meravigliosi occhi, l'ho già detto un sacco di volte che sono stupendi vero? E non mi diede nemmeno il tempo di staccarmi da lui che posò le labbra sulle mie azzerando la distanza tra di noi. La mia mente era andata letteralmente a farsi fottere così come il mio cuore che lentamente sentiva di star provando qualcosa di più per Park Jimin. Approfondì il bacio mettendo entrambe le mani ai lati della mia testa, appoggiandole al muro e facendomi sentire così... così... il suo piccolino, e lui il mio daddy. Cercò di sfilarmi la maglietta ma lo allontanai lentamente posando le mani sul suo petto, mi guardò curioso e confuso allo stesso tempo. Credo dovremmo tornare in classe, si portò il ciuffo all'indietro, ah tu e il fottuto secchione che hai in te! Si grattò la nuca nervoso, scusa se non voglio rovinare la mia condotta scolastica mentre tu non ti fai scrupoli a rovinare la tua. Deglutì mordicchiandomi un'unghia, avevo paura di sbagliare vocabolario con lui, è così premuroso... ah vattene a fanculo Jeon! Cercò di andarsene ma lo presi per un polso facendogli fare marcia indietro e i nostri corpi si scontrarono, posso giurare di aver perso un battito. Smettila di fare lo stronzo con me, tu non sei così, gli accarezzai una guancia guardando la sua espressione di fuoco addolcirsi.

Jikook~ Bad Boy #WATTY2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora