Prologo

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Ta ta ta! Vi ho presi per il C**O!!!!!!
Eccovi qui il piccolo assaggio che vi avevo promesso, un bel prologo che vi farà capire (spero) un po' di cosette. VI AVVISO LA STORIA CONTIENE TAAANTO TRASH.

PROLOGO

La vita è come una partita a biliardo, è questo che ho imparato, non sai mai che buco andrai a c'entrare.

Sicuramente vi starete chiedendo cosa c'entra questo con la storia che vi sto per raccontare, beh, basta fare soltanto un nome, o un cognome, vedetevela voi.

Il problema è che Erri Stails la pensava così e, in quel caso, il buco ero io.

Mi chiamo Hopita Gerarda De la Guileira Smith, ma per tutti sono Hope, Hope Smith.

Sono una donna come tutte le altre, forse no, ma ho comunque la vagina (provare per credere).

Ho sempre cercato di fare ciò che mi piace fare (non pensate male) e non mi sono mai voltata indietro, per carità, qualche volta mi sono voltata, ma le circostanze erano ben diverse.

Quella che sto per raccontarvi è la storia della mia vita, dal momento in cui è degenerata, dal momento in cui l'ho visto per la prima volta.

Dei lunghi capelli folti color cacca gli penzolavano sempre dalla fronte, due bei occhioni blu e una sigaretta che sembrava non finire mai. Ecco com'era Erri Stails, che di stile ne aveva ben poco.

Ecco, come l'ho visto la prima volta.

Peccato che l'apparenza inganna (e non solo l'apparenza, purtroppo) e io sono sempre stata facilmente convincibile.

Ma bando alle ciance, è arrivato il momento di raccontare come sono andate le cose con Stails, è arrivato il momento di parlare di grandi cose (anche se grandi cose, il signor Stails, non le ha mai avute)

D'ora in poi ci saremo solo io e lui, il ribrezzo umano e la cogliona che gli corre dietro.

Instagram:

@michiamanochris

Cinquanta Sfumature di Hope (IN CORSO) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora